Archivio per tag: Andrea Guglielmi

Categorie: VicenzaPiù, Informazione, Dal settimanale

Doni e Donazzan

Venerdi 15 Giugno 2012 alle 00:09
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Da VicenzaPiù n. 236 in edicola, in distribuzione e sfogliabile comodamente dagli abbonati

Dal guazzabuglio che regna in casa del Pdl emerge un giro di finanziamenti a pattuglie di vicini e sodali tra le quali spicca il gruppo Rete Veneta, capitanato da Filippo Jannacopulos, uomo vicino all'assessore alla formazione. E soprattutto all'europarlamentare Lia Sartori

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Categorie: Storia

Fieri di una storia, uniti per la Patria! Sabato la Giovane Italia celebra a Verona

Venerdi 18 Marzo 2011 alle 23:13
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Andrea Guglielmi, Dirigente regionale Giovane Italia Veneto  -  Per celebrare i 150 anni di unità nazionale la Giovane Italia ha organizzato una manifestazione regionale indetta per sabato 19 Marzo p.v. a Verona. L'evento, al quale prenderanno parte delegazioni da tutto il nord Italia oltre a quella dei Giovani Italiani del Partito Popolare Europeo, sarà per il movimento giovanile del PDL il momento culminante dei festeggiamenti riguardanti il 150° anniversario dell'unità d'Italia.

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Categorie: Politica

Interrogazione sul "caso Donazzan"

Lunedi 30 Novembre 2009 alle 12:24

On. Daniela Sbrollini

INTERROGAZIONE ON. SBROLLINI

Al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca On. Mariastella Gelmini


Premesso che

Da settimane in Veneto si è "acceso" un dibattito politico che ogni giorno si arricchisce di nuovi sviluppi, e che vede come attore principale l'Assessore Regionale all'istruzione Elena Donazzan.
Il dibattito si snoda attorno ad una pubblicazione dal Titolo: "Europa: unita, libera, forte. 1989/2009. 20 anni dalla caduta del muro". Pubblicazione a cura dell'Associazione "Strade d'Europa" e finanziata dall'Assessorato Regionale, con relativa distribuzione del manuale nelle scuole superiori della Provincia di Vicenza.

Considerato che

Il volume in questione, realizzato con finanziamenti pubblici, si è dimostrato essere un vero e proprio assemblaggio di testi estratti da altre pubblicazioni e da siti internet, con un uso esagerato della tecnica del "Copia/Incolla" senza neppur realizzare la bibliografia per avere il giusto riscontro delle fonti utilizzate.
Gli autori del volume, associati a "Strade d'Europa", sono dei giovani studenti universitari privi di titoli scientifici ed esperienza didattica, ai quali con assoluta superficialità è stato dato il compito di spiegare a coetanei momenti fondamentali della storia recente che hanno rilanciato il processo d'Integrazione Europea.
Il contenuto del Testo distribuito presenta la storia in modo marcatamente impregnato di ideologia neo fascista.
Nel volume si parla di II Guerra Mondiale senza nominare le parole Fascismo e Nazismo, e non si presenta la vittoria su questi ultimi, frutto della Resistenza e degli alleati Angloamericani, come elemento fondante per la riconquista della Democrazia e della Costituzione Repubblicana.
Nell'analizzare il testo, molti insegnanti di scuola superiore hanno potuto constatare le chiare discrepanze storiche presenti nel volume.

L'interrogante chiede al Ministro:

Se è a conoscenza dei fatti qui riportati.
Quale giudizio complessivo il Ministro dà di quanto sopra riportato. Fatto questo, che coinvolge sicuramente il mondo scolastico, ma che colpisce soprattutto il tessuto civile e culturale della nostra Provincia.
Quali iniziative il Ministro intenda promuovere per non lasciar cadere nell'indifferenza fatti di questa gravità.
Se la spesa, sostenuta dalla Regione e dall'Assessorato competente, si possa giudicare legittima.

On. Daniela Sbrollini

 

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Categorie: Politica, Dal settimanale

Le Strade d'Europa non sono infinite. E piegano a destra

Sabato 28 Novembre 2009 alle 10:56

Articolo pubblicato sul numero 173 di VicenzaPiù, da oggi in edicola a 1 euro.


La copertina del cd finanziato dalla RegioneSono finiti per una settimana su tutti i giornali per essere gli autori del libretto sulla caduta del Muro di Berlino accusato di "copia e incolla" e diffuso nelle scuole a spese della Regione Veneto. Andrea Guglielmi, l'autore del volumetto, fa parte insieme a Michele Bonanno (che ne è presidente) dell'associazione "Strade d'Europa". Un nome stampato su tutte le diecimila copie di «Europa: unita, libera, forte. 1989/2009. 20 anni dalla caduta del muro di Berlino». Un'associazione che, hanno ripetuto in più occasioni, vuole essere assolutamente apolitica. «Sono un militante del Pdl, e orgoglioso di esserlo, e anche il presidente Michele Bonanno lo è - dice Andrea Guglielmi, ventidue anni, studente di Scienze politiche -. Ma la politica è una cosa, l'associazione un'altra. La politica rimane fuori dalle iniziative dell'associazione, che sono di carattere culturale. E rispecchiano diversi punti di vista politici, tanto che uno dei nostri iscritti vota addirittura il Pd» assicura Guglielmi.

Origini ed idee

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Categorie: Politica

Caso Donazzan: diversi i brani clonati

Martedi 24 Novembre 2009 alle 13:10

Matteo Quero

Caso Donazzan. Diversi brani "clonati" da un libro di Sergio Romano nella lista dei copia-incolla

Arriva anche la segnalazione di un altro curioso caso di copia-incolla dal celebre discorso di John Fitzgerald Kennedy davanti al Muro

 

Alcune pagine di Sergio Romano entrano nella lista delle copiature da parte degli autori del libro "Europa: unita, libera, forte", promosso dall'assessore all'istruzione della Regione Veneto Elena Donazzan, finanziato con contributi regionali e distribuito in tutte le scuole del Vicentino dalla Provincia di Vicenza. Una nuova tegola sugli autori (ma soprattutto sui promotori, Regione Veneto e Provincia di Vicenza) dell'opera che sta creando grandi polemiche dopo la denuncia del consigliere provinciale del Pd Matteo Quero.

«Inizialmente pensavamo si trattasse di un copia-incolla da una recensione di un libro di Sergio Romano - spiega Matteo Quero -. Ma un lettore del mio blog www.matteoquero.it, dove abbiamo lanciato il concorso "Trova anche tu il tuo copia-incolla", ci ha segnalato che ad essere copiate erano state proprio le parole di Romano dalle pagine 147, 156, 162 e 163 del libro "Europa, storia di un'idea" edito da Longanesi nel 2004».

La documentazione sul caso di copia-incolla da Sergio Romano è disponibile nella pagina web http://www.matteoquero.it/?p=475

«A rischio di diventare noioso - prosegue Quero -. Ripeto la domanda all'assessore regionale all'istruzione Elena Donazzan, promotrice del libretto "Europa: unita, libera, forte", che ancora non ha risposto: era a conoscenza dei (sempre più numerosi) copia-incolla privi di citazioni delle fonti?»

«Quello dei copia incolla sembra ormai un'abitudine dei "Ragazzi del Muretto", citando la serie televisiva della Rai degli anni '90, sostenuti dall'assessore Donazzan - conclude Quero -. Un altro lettore ci ha segnalato infatti un gustoso copia-incolla, legato alla presentazione del libretto in Provincia, rigorosamente anche in questo caso privo di citazione della fonte. Protagonista è il presidente di strade d'Europa Michele Bonanno che si è appropriato di parte del celebre discorso di John Fitzgerald Kennedy davanti al Muro, a quanto si apprende dallo stesso comunicato stampa della Provincia di Vicenza del 9 novembre scorso".

La documentazione sul caso di copia-incolla da John Fitzgerald Kennedy è disponibile nella pagina web http://www.matteoquero.it/?p=475

Oggi il caso Donazzan è arrivato all'attenzione dei media nazionali: oggi al libretto "Europa:unita, libera forte" dedica ampio spazio Il Riformista a pagina 15 dal titolo "Quindicimila euro per saccheggiare l'89 su Internet".

Il dossier completo sul caso Donazzan è visibile nella pagina web: http://www.matteoquero.it/?p=322

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Categorie: Politica

Muro di Berlino, il vero autore protesta

Lunedi 23 Novembre 2009 alle 12:38

Matteo Quero

Il vero autore dei testi protesta per i copia-incolla nel libro della Regione Veneto

Dal sito www.viaggio-in-germania.de "clonate" diverse pagine finite nell'opera promossa dall'assessore Donazzan

 

Vicenza - La violazione del copyright operata dagli autori del libretto "Europa: unita, libera, forte", promosso dall'assessore regionale all'istruzione Elena Donazzan e distribuito nelle scuole del Vicentino dalla Provincia di Vicenza, rischia di finire in tribunale.

Matteo Quero, consigliere provinciale del Partito Democratico, che ha scoperto e denunciato l'opera di copia-incolla, racconta: «Dopo la nostra denuncia dei giorni scorsi dei massicci copia-incolla, ci ha scritto l'autore dei testi del sito www.viaggio-in-germania.de, letteralmente "saccheggiato" da chi ha scritto il libretto per la Regione Veneto e per la Provincia di Vicenza".

L'autore si chiama Wolfgang Pruscha, è tedesco e vive ad Altavilla Vicentina. Vive in Italia da 25 anni, è un libero professionista che lavora come insegnante di tedesco e gestore di vari siti internet per cui cura anche la redazione di testi. In una e-mail inviata oggi a [email protected] scrive: "Sono Wolfgang Pruscha, autore del testo sulla storia del Muro di Berlino. Il Sig. Andrea Guglielmi ha copiato testi miei (per ca. 5 pagine del suo libricino e cioè: parzialmente nelle pagine 12 e 13 e quasi completamente nelle pagine 14-17). In ogni pagina del mio sito c'è un link alla "Pagina del copyright" (http://www.viaggio-in-germania.de/contatto.html) dove ho scritto: "Tutti i testi di viaggio-in-germania.de sono stati scritti da Wolfgang Pruscha, salvo i casi in cui non sia esplicitamente indicato un altro autore. La riproduzione dei testi in forma digitale o cartacea è permessa, ma solo dopo esplicito permesso del webmaster. Ogni riproduzione di un testo deve recare la seguente indicazione di copyright: © Wolfgang Pruscha - www.viaggio-in-germania.de . Quindi, il Sig. Guglielmi avrebbe dovuto sapere cosa doveva fare".

Il signor Pruscha segnala che sta valutando la possibilità di intraprendere azioni legali per ottenere un risarcimento.

«Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi - commenta Matteo Quero -. Lo avevo previsto in conferenza stampa qualche giorno fa, quando ho denunciato l'opera di copia-incolla: se si faranno vivi i reali autori dei testi, i già alti costi della pubblicazione aumenteranno. E pensare che nel sito del signor Pruscha c'è scritto chiaro e tondo che la riproduzione dei testi è consentita citando la fonte e chiedendo l'autorizzazione».

«Ripropongo quindi ancora una volta la domanda all'assessore Elena Donazzan, che non ha ancora risposto: sapeva che quel testo era un collage di testi presi da internet senza citare le fonti? - conclude Quero -. E mi domando: in caso di azioni legali chi pagherà? La Regione Veneto? La Provincia di Vicenza? L'"autore" dell'opera?».

 

Il dossier completo sulla vicenda è visibile all'indirizzo: http://www.matteoquero.it/?p=322

 

 

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Categorie: Politica

Moretti esprime solidarietà a Quero

Lunedi 23 Novembre 2009 alle 12:36

Comune di Vicenza

Dichiarazione del vicesindaco Alessandra Moretti sul libro "Europa unita libera, forte"

In merito alla polemica circa la pubblicazione Europa: unita, libera, forte, che ha coinvolto i docenti dell'ITIS Rossi, il consigliere provinciale Matteo Quero e l'assessore regionale Elena Donazzan, mi corre l'obbligo di esprimere la mia piena solidarietà a Quero e ai docenti vicentini per l'attacco scomposto ed offensivo di cui sono stati fatti oggetto da parte della Donazzan solo per aver espresso una critica di metodo e di contenuto riguardo al testo in questione, di cui Regione e Provincia si sono fatti promotori.
Spiace constatare come la risposta della Donazzan sia deludente, ma soprattutto fuori tema, perché non ha preso in considerazione il merito delle contestazioni, ma si è addirittura riferita, nel caso del consigliere Quero, a fatti personali che niente hanno a che vedere con la valenza storico-scientifica della pubblicazione, né con gli eventi in essa contenuti. Così come non è stata data una risposta soddisfacente alle legittime domande sollevate sulla natura discutibile della scelta delle fonti e della composizione del libretto, frutto come è emerso non di una elaborazione propria degli autori ma di una riproposizione parziale e politicamente orientata di testi rinvenuti online.
Dal momento che le questioni sollevate sia dai docenti del Rossi e poi di altri istituti vicentini sia dal consigliere provinciale Quero e dal consigliere regionale Claudio Rizzato hanno interesse di natura pubblica, personalmente mi sono resa garante di favorire un confronto tra l'autore Guglielmi e i docenti dell'Istituto Rossi che per primi hanno avanzato una seria critica circa l'autorevolezza ed il rigore che dovrebbero sempre essere alla base di ogni pubblicazione storica.
Il dibattito previsto per sabato 28 alle ore 17,00 presso gli spazi dell'Informagiovani dovrà essere improntato sul rispetto delle reciproche posizioni e sul confronto storiografico e scientifico, senza scadere nello scontro verbale e nelle offese personali.

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Categorie: Politica

Wikipedia, il Muro e l'arte del copia e incolla

Venerdi 20 Novembre 2009 alle 17:53

La presentazione del libro commemorativo sulla caduta del MuroÈ decisamente il caso politico del momento. L'Ipab e il crac Ristocenter? La privatizzazione dell'acqua? La delibera sul Pat da ritoccare? Macché. Parliamo ovviamente del libro commemorativo sulla caduta del Muro di Berlino "Europa: unita, libera, forte", scritto da un giovane vicentino (Andrea Guglielmi, dell'Associazione Strade d'Europa), sponsorizzato dall'assessorato regionale alla formazione guidato da Elena Donazzan, e distribuito in tutte le scuole superiori del territorio sotto la regia dell'assessorato provinciale alle politiche giovanili di Andrea Pellizzari. Neanche il tempo di arrivare sui banchi degli alunni che i professori del Rossi hanno preso carta e penna per inviare alla Donazzan una lettera aperta con precise critiche nei confronti di un'operazione che, a loro dire, mostrava evidenti lacune di metodo (la scelta di affidarsi ad un'associazione politicamente connotata), di valenza didattica (un autore non ancora laureato) e di merito (varie affermazioni marcatamente ideologiche). Il giorno dopo, altrettanto pronta, la replica dell'assessore Donazzan: "Il livore ideologico di certi docenti è la morte dell'insegnamento libero, perciò alla lettera rispondo: chi se ne frega" (Corriere del Veneto di giovedì 19 novembre).

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Categorie: Politica

I "prof" del Rossi scrivono alla Donazzan

Giovedi 19 Novembre 2009 alle 09:55

Docenti di storia dell'ITIS Rossi

LETTERA APERTA ALL'ASSESSORE VENETO ALLE POLITICHE DELL'ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO, ELENA DONAZZAN

Gentile Assessore Donazzan,

noi sottoscritti, insegnanti di storia dell'Itis "A. Rossi" di Vicenza, desideriamo esprimere il disagio e lo sconcerto che abbiamo provato nel prendere visione dell'opuscolo Europa: unita, libera, forte. 1989/2009. 20 anni dalla caduta del muro, da Lei fatto giungere alle scuole superiori della provincia per essere distribuito agli studenti delle classi IV e V.
Prima ancora di prendere visione del contenuto, il coordinatore del Dipartimento di lettere ha provveduto immediatamente ad avvisare gli insegnanti perché ritirassero e distribuissero l'opuscolo, pensando di avere a disposizione un utile strumento per trattare un argomento così importante come l'anniversario del 1989, che comunque - le assicuriamo - nessuno di noi ha trascurato. Questo per dimostrare che non vi era nessun atteggiamento pregiudiziale da parte nostra. Purtroppo, non appena presa visione del materiale, abbiamo dovuto rilevare una serie di gravi mancanze sia di metodo, sia di congruità didattico-scientifica, sia infine di merito. Procediamo per ordine.
Innanzitutto, ci pare del tutto inopportuno che la regione finanzi e distribuisca un testo prodotto da un'associazione (Strade d'Europa) la cui collocazione ideologico-politica (di destra) è nota, benché non esplicitata nell'opuscolo. Qualsiasi organizzazione ha il diritto di fare informazione e propaganda con i mezzi e strumenti che ritiene più adatti, ma ci sembra improprio e illegittimo, da parte delle istituzioni, finanziare e promuovere le iniziative di organizzazioni politiche. Sembra inoltre singolare che una Regione così ricca e importante, in cui hanno sede tre prestigiose università, intervenga su un argomento di tale portata affidandosi ad una semisconosciuta associazione.
Con ciò veniamo al valore didattico dell'iniziativa. L'assessore Donazzan non può non sapere, visto l'incarico che ricopre, che si sta rivolgendo ad una categoria di professionisti delle proprie discipline, che hanno alle spalle esperienze pluriennali di didattica, aggiornamento, spesso e volentieri corroborate da significative attività di ricerca. Troviamo perciò offensivo che ci si fornisca una testo redatto da un ventiduenne "laureando in Scienze politiche", ovvero privo di alcun titolo scientifico e della minima esperienza didattica. Parla da sé, del resto, l'organizzazione dei testi, una silloge priva dell'organicità che il titolo lascerebbe presupporre, e soprattutto non accompagnata da alcun apparato critico. Ci permettiamo di segnalare che anche la più modesta delle tesine dei nostri studenti non manca mai almeno di riferimenti bibliografici. Siccome non vogliamo credere che un laureando ignori i criteri di base della ricerca storica, la spiegazione di tanta sciatteria non può che trovarsi nella natura politica e non storiografico-didattica dell'operazione.
E qui arriviamo - last but not least - ai contenuti, limitandoci ad alcuni esempi. A pagina 12 si parla del comunismo come del "modello politico, sociale ed economico più aberrante del secolo scorso". Un'opinione più o meno condivisibile, ma anche gli storici (veri) che la sostengono (come Nolte, o Furet) non mancano mai di citare, accanto al comunismo, gli altri sistemi totalitari: si può parlare infatti del XX secolo senza riferirsi a nazismo e olocausto? L'opuscolo riesce a non nominare fascismo e nazismo nemmeno a proposito della seconda guerra mondiale, che viene così sintetizzata (sempre a p. 12): fu il primo conflitto della storia d'Europa da cui non uscì vincitore nessuno degli stati collegati con il sistema imperiale costruito da Carlomagno. A parte che la Francia è una delle quattro potenze vincitrici (e infatti siede nel consiglio di sicurezza dell'ONU), a noi pareva che l'esito fondamentale della seconda guerra mondiale fosse la sconfitta del nazifascismo, che per l'Italia significò la Repubblica, nata dalla liberazione compiuta dagli Angloamericani e dalla Resistenza. Macché: la conseguenza logica dell'alato discorso è che fino al 1989 siamo vissuti sotto il comunismo (senza nemmeno accorgercene), mentre Hitler e Mussolini erano i difensori dell'Europa carolingia: forse è per questo che il 10 giugno 1940 l'Italia attaccò una Francia già in ginocchio. Sarcasmo? Non tanto, visto che il Terzo Reich si definiva così proprio richiamandosi all'eredità carolingia (il primo Reich era l'impero romano di nazione tedesca che aveva ereditato la corona di Carlo Magno, il secondo era l'Impero degli Hoenzollern 1871-1918), e che il "Nuovo ordine europeo" era la definizione che i nazisti davano ai territori da loro sottomessi. Dobbiamo credere che al laureando manchi più di un esame, o è più lecito supporre che si vogliano surrettiziamente riesumare ideologie e genealogie che si supponevano sconfitte nel 1945?
E che dire della didascalia che accompagna l'immagine della croce celtica (pagina 33)? La croce simbolo della spiritualità irlandese; spesso le omissioni sono peggiori delle menzogne. Dire questo infatti, senza ricordare come nel XX secolo (e anche nel XXI, si vedano gli striscioni di tanti ultras negli stadi) quella croce sia stata un simbolo del neofascismo (a cominciare da Ordine Nuovo, organizzatore della strage di Piazza Fontana, che annoverava tra i suoi membri personaggi del calibro di Freda, Maggi, Zorzi, pluricondannati per atti terroristici), equivale a descrivere la svastica come "simbolo di spiritualità indiana", omettendo il nazismo.
Ultimo esempio: la dichiarazione a favore della "risposta identitaria" (pag. 34, molto vicino alla foto di cui sopra), non solo svela di nuovo il carattere di manifesto politico del testo, ma entra in un viluppo di ambiguità e "non detti" molto inquietanti. Che vuole dire, infatti? Quali sono i criteri dell'identità? Sono soggetti alla scelta individuale o si originano da caratteri "oggettivi" o ereditari? Supponiamo (vista la croce di cui sopra), ad esempio, che la fede cristiana sia un carattere costitutivo dell'identità nazionale italiana. Domandiamo: Rita Levi Montalcini o Primo Levi rientrerebbero o meno nella identità italiana? Non vede l'assessore un qualche rischio in una così netta dichiarazione? Quando noi spieghiamo la costituzione repubblicana ai nostri studenti, chiariamo per esempio che la cittadinanza (con i diritti e doveri che essa comporta) è sottoposta a precisi criteri giuridici, quali la nascita, la residenza, il matrimonio, chiaramente riconoscibili ed esigibili, mentre nessun peso vi hanno caratteristiche somatiche, religiose, sessuali. L'identitarismo condivide questi presupposti? Perché altrimenti emergono discriminazione, gerarchia dei diritti, persecuzione, come la storia ricordata nell'opuscolo (quella del comunismo), e quella da esso dimenticata (il nazifascismo o il franchismo, tanto per restare in Europa), dimostra.
In conclusione, crediamo che una simile impostazione e simili contenuti non solo siano poco rispettosi della nostra professionalità di insegnanti, ma non aiutino a far crescere nei nostri studenti quella consapevolezza storica e quel senso critico che sono alla base dell'attaccamento ai valori di libertà ed unità europea che pure si afferma di voler promuovere.
Cordialmente

I sottoscritti docenti di storia dell'Itis "A. Rossi"

P.S. En passant, gentile Assessore, le ricordiamo che - in rispetto della morfologia che governa la nostra lingua - "questo" al plurale, al plurale, non può subire elisione (Cfr. i Suoi "Saluti iniziali"). Queste ultime, dunque, e non quest'ultime, per amore del comune, illustre nostro idioma.

Roberto Monicchia (coordinatore Dipartimento di Lettere)
Marco Appoggi
Elisabetta Bazzocchi
Liana Bruschi
Maria Calcaterra
Marilisa Cirella
Maria Luisa Conterno
Roberto De Poli
Gemma Lorenzi
Patrizia Mirri
Maria Luisa Pavan
Alessandra Volpato

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Categorie: Politica

Dalla caduta del muro all'Europa unita

Lunedi 9 Novembre 2009 alle 15:59

Provincia di Vicenza

Dalla caduta del muro di Berlino all'Europa unita
Un libro realizzato da Strade d'Europa inviato a tutti gli istituti superiori vicentini


"Non un giorno puramente celebrativo, ma uno stimolo a riflettere sui muri che ancora esistono: virtuali e materiali, come a Belfast e a Cipro".
L'Assessore Provinciale alle Politiche Giovanili Andrea Pellizzari definisce così il 9 novembre, dichiarato lo scorso aprile 2005 "Giorno della Libertà" dal Parlamento Italiano, che ha considerato la caduta del muro di Berlino evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo.
Questa mattina a Palazzo Nievo, sede della Provincia di Vicenza, a ricordare lo storico evento sono stati l'Assessore Pellizzari e l'Assessore Regionale alla Formazione e al Lavoro Elena Donazzan, sostenitori di alcune iniziative per la diffusione della cultura della libertà e per la conoscenza di ciò che il muro ha rappresentato e rappresenta.
"Il 9 novembre 1989 -ha esordito la Donazzan- io e Pellizzari, coetanei, avevamo 17 anni. Abbiamo vissuto l'abbattimento del muro con l'entusiasmo e la passione tipica di due giovani affamati di conoscenza, ma ignari dei nuovi assetti geo-politici che si sarebbero stabiliti in Europa. Oggi vogliamo aprire un dialogo con i "figli" della caduta del muro, capire come i ventenni vivono questo anniversario, ma soprattutto continuare con loro a credere in un'Europa che talvolta ci sembra troppo lontana, troppo impegnata nei dettagli mentre perde di mira l'orizzonte. Attraverso i giovani vogliamo che l'Europa ritrovi i valori e le premesse su cui è nata, in un cammino che tutti assieme dobbiamo fare."
Di qui l'idea di un agile libretto a cura dell'Associazione Strade d'Europa, dal titolo "Europa: unita, libera, forte", che in questi giorni la Provincia sta consegnando a tutti gli istituti superiori del vicentino. Scritto dal giovanissimo Andrea Guglielmi, 22 anni, il libro si divide in due parti: la prima legata alla storia del muro, dalla costruzione alla caduta, la seconda parla di Europa, delle opportunità che offre e anche dei suoi limiti.
"Siamo la generazione Erasmus -commenta Guglielmi- quelli che con pochi euro riescono a muoversi da uno Stato all'altro, per studio, lavoro o semplicemente per curiosità. Con l'Europa abbiamo un contatto diretto, ma siamo consapevoli anche che il futuro dell'Europa dipende da noi. E' necessario che ogni popolo, Italia per prima, crei un suo modello di integrazione, per arrivare ad una vera condivisione di obiettivi comuni come la pace e la prosperità."
"Duemila anni fa -aggiunge Michele Bonanno, Presidente di Strade d'Europa- l'orgoglio più grande era poter dire "civis romanus sum". Oggi noi giovani italiani vogliamo essere il motore perché tutti i giovani europei possano con vanto affermare "Sono un cittadino europeo".
Per analizzare le tematiche del libro, l'Associazione Strade d'Europa, in collaborazione con Provincia e Regione, organizza un incontro martedì 10 novembre alle 20 all'Hotel Viest di Vicenza che avrà come relatore Angelo Mellone.
"A prescindere dal credo religioso o dalle ideologie politiche -conclude l'Assessore Pellizzari- c'è condivisione sul valore che ha avuto, e che continua ad avere, la caduta del muro di Berlino. Questo ci fa ben sperare sulla diffusione di una mentalità che vede nell'unione, nella mancanza di barriere, nel dialogo, l'unica via di crescita e di sviluppo."

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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