Archivio per tag: discariche

Categorie: Politica

Cave, discariche e rischi infiltrazioni mafiose. Rolando: buona iniziativa del PD

Martedi 5 Maggio 2015 alle 14:56
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Giovanni Rolando, coordinatore regionale Area progressista "civatiana" PD Veneto

È dal 1984 che il Veneto attende il piano di attivita' estrattive: poteri forti e lobbies di interesse ne contrastano l'approvazione con il beneplacito di chi  ha governato la regione fin qui. Ieri sera in Comune di Valeggio sul Mincio (13.571 abitanti), provincia di Verona, ottima partecipazione,  83 persone, buona discussione, proposte,  all'iniziativa organizzata dal  locale Circolo del PD.

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M5S: il Veneto deve mettere in sicurezza e bonificare le discariche fuorilegge

Lunedi 27 Aprile 2015 alle 18:50
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La nota del Movimento 5 Stelle su discariche venete e sanzioni europee

Il Veneto deve portare a termine la messa in sicurezza e la bonifica delle discariche entro il 2 giugno prossimo, altrimenti incorrerà in altre sanzioni pecuniarie da parte dell'Europa. A dirlo sono i parlamentari veneti del Movimento 5 Stelle, gli europarlamentari e Jacopo Berti, candidato alla presidenza della Regione per il Movimento.

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Categorie: Politica

Manuela Lanzarin gioisce: prorogato divieto di emissione fanghi in discarica

Martedi 22 Gennaio 2013 alle 18:10
ArticleImage On. Manuela Lanzarin, Lega Nord - Il Consiglio dei Ministri, nella seduta di venerdì 11 gennaio, ha prorogato di un anno il "Divieto di smaltimento in discarica dei rifiuti con potere calorifico inferiore (PCI) che supera 13mila Kj/Kg dal 1 gennaio 2013". Il divieto - come si legge nel documento del Governo - è stato differito di un anno per consentire, nel pieno rispetto delle meno severe norme europee, la gestione in discarica anche di questa particolare e diffusissima tipologia di rifiuti.

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Discariche, Conte: Veneto regione virtuosa e rispettosa delle leggi

Mercoledi 29 Febbraio 2012 alle 23:48
ArticleImage Maurizio Conte, Regione Veneto - "Il Veneto non compare fra le Regioni per le quali Bruxelles ha aperto una procedura di infrazione per la non ottemperanza alle norme comunitarie in materia di discariche". E' l'assessore all'ambiente Maurizio Conte a farlo rilevare, ricordando che il Veneto è tra le Regioni che hanno dato immediata applicazione alle disposizioni della Direttiva Europea 1999/31/CE poi recepita con decreto legislativo n. 36/2003.

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Monitoraggio discariche, Quero: bene, si da seguito a Odg presentato nel 2010

Giovedi 14 Luglio 2011 alle 17:49
ArticleImage Matteo Quero, Consigliere provinciale Partito Democratico  -  "Sono soddisfatto di vedere che la Provincia ha dato seguito ad una precisa indicazione del Consiglio". Matteo Quero, consigliere provinciale del Partito Democratico, commenta così l'avvio del progetto di monitoraggio sancito da un accordo Provincia-Comuni che ha ricevuto lo stanziamento di 120 mila euro da parte della Regione.

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Categorie: Energia

Aim, finanziata ricerca Università di Padova

Martedi 27 Luglio 2010 alle 23:21
ArticleImage Aim Vicenza - Finanzia una ricerca dell'Uniersità di Padova per sviluppare la pompa geotermica di Viale Cricoli e studiare la fattibilità del reimpiego del calore di recupero degli impianti di biogas

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Chiudere le discariche che minacciano la falda

Mercoledi 12 Maggio 2010 alle 05:19
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Partito democratico Provinciale - "Tutela dell'acqua: la Provincia agisca nel PTCP contro le minacce alla falda". Dal gruppo consiliare del Pd due ordini del giorno a difesa della qualità dell'acqua
Bonificare le discariche che minacciano la ricarica della falda acquifera, intervenendo subito sui siti degradati non autorizzati e avviando entro dieci anni la chiusura di quelle attualmente autorizzate.

Sono le due proposte avanzate dal gruppo consiliare del Partito Democratico, che chiede alla giunta Schneck di inserire indirizzi adeguati nel PTCP.

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La Provincia controlla 13 discariche dismesse

Mercoledi 24 Marzo 2010 alle 20:21

Provincia di Vicenza 

La Provincia mette sotto osservazione 13 discariche dismesse


E' stata presentata oggi la relazione di chiusura della prima fase del progetto provinciale di monitoraggio dei siti di discarica dismessi negli anni '80. Un progetto unico in Italia, tanto da avere ottenuto il finanziamento di 120mila euro dalla Regione Veneto. Il risultato è una lista di 43 aree degradate, appartenenti a 33 diversi Comuni del vicentino, divise in tre fasce a seconda del punteggio di rischio ottenuto, valutando sia la dimensione della discarica che la tipologia dei rifiuti conferiti, il sistema di copertura, le caratteristiche del sottosuolo, la distanza dalla falda e dalle abitazioni.
Il 50% dei siti ricade nella fascia "verde", quindi non costituisce rischio alcuno. Nella seconda fascia, gialla, si trovano 9 aree su cui non si ritiene prioritario un intervento ma si auspica un maggiore approfondimento nei prossimi anni.
I siti di prima fascia sono 13 e sono contrassegnati con un colore arancione, "un rosso pallido -spiega l'Assessore Provinciale all'Ambiente Antonio Mondardo- a significare che non stiamo parlando di aree pericolose, perché è bene sottolineare che qui venivano conferiti i rifiuti solidi urbani o gli inerti, non rifiuti pericolosi né industriali. Quindi sono situazioni su cui è giusto intervenire, ma senza creare alcun allarmismo." Sono siti con più elevata estensione di superficie e spessore del corpo dei rifiuti, inseriti in contesti idrogeologici vulnerabili o con maggiore probabilità di contatto con la falda.
Ai 10 Comuni di appartenenza di questi 13 siti è stato proposto questa mattina un Protocollo di Intesa per realizzare la seconda fase del progetto, illustrata da Vincenzo Restaino direttore dell'Arpav, Alberto Piccoli responsabile del Servizio Suolo-Rifiuti della Provincia e Roberto Pedron, geologo dello Studio Sinergeo che ha curato il progetto. Nei prossimi 8 mesi si prevede un approfondimento del quadro conoscitivo che possa confermare o attenuare i punteggi preliminari attraverso la progettazione, il dimensionamento e la realizzazione di reti piezometriche funzionali al monitoraggio della falda. Verranno analizzati gli elementi di rischio ambientale e l'eventuale rilascio di agenti inquinanti ed entro fine anno saranno disponibili i dati frutto delle campagne di campionamento, con le analisi chimiche provenienti dalle reti di sondaggio.
Le indagini saranno finanziate con il contributo della Regione a cui la Provincia ha affiancato 107mila euro. Gli ulteriori 68mila euro che mancano per coprire interamente il lavoro saranno richiesti ai Comuni, a seconda del numero e dell'estensione dei siti da monitorare.
" Per ora - conclude l'Assessore Mondardo- non abbiamo individuato situazioni di rischio particolare e ci auguriamo che le analisi confermino le nostre aspettative. In ogni caso questo studio permette a tanti amministratori locali di dare risposte concrete ai concittadini in merito allo stato di fatto di siti finora abbandonati e magari anche valutare la possibilità di riqualificarli."

 


Siti di prima fascia:
Bassano del Grappa - Rivarotta
Caldogno - Revelin
Rosà - via Prati (Castellan)
Bassano del Grappa - Piovesan
Cismon del Grappa - Boschetto
Cornedo - via Pascoli1
Vicenza - Ospedaletto
Bassano del Grappa - Cà Cornaro
Caldogno - via Ghiare
Montecchio Maggiore - via Molinetto
Isola Vicentina - Bassanese
Dueville - via Corvo
Grumolo delle Abbadesse - via Fogazzaro

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Categorie: Politica

Provincia, permette qualche domanda?

Domenica 24 Gennaio 2010 alle 09:02

Articolo pubblicato sul numero 179 di VicenzaPiù, in edicola da sabato a 1 euro e disponibile da domani nei punti di distribuzione in città , oppure scaricabile da oggi in formato pdf dal box a destra

Lo stemma della ProvinciaParchi evaporati, discariche "segrete" da verificare
e lo scontro (tutto interno al centrodestra, col Pd che tace) sul caso Cis-Filippi
I retroscena e gli interrogativi sul Ptcp

Nei documenti come questo, pomposamente chiamato "Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (o Ptcp)", trattandosi della Provincia che, al momento, ha poteri effettivi principalmente su scuole, viabilità e poco altro, in genere si trovano molto fumo e poco arrosto. Del resto, nello specifico si tratta di un atto d'indirizzo, cioè a dire una cornice di orientamenti che Palazzo Nievo dà ai Comuni, gli enti preposti alla reale pianificazione urbanistica. Eppure qualcosa che non torna, o semplicemente che non si trova, c'è sempre.


Dolomiti scomparse
Uno scorcio delle Piccole DolomitiUna prima questione riguarda l'assenza di qualsiasi riferimento al Parco delle Piccole Dolomiti. Istituito alla fine dell'ottobre scorso con un accordo fra Regione Veneto, Ministero dell'Ambiente e l'Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, la recentissima area protetta lambisce anche una porzione della provincia vicentina. Nel Ptcp non si trova mezzo cenno ad un nuovo parco definito dall'assessore regionale Flavio Silvestrin «un nuovo modo di gestire la governance del territorio». A cui sono delegate «le funzioni d' incidenza ambientale (vinca) e le gestioni di tutte le zone z.p.s., aree protette e siti della rete Natura2000».

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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