Assoluzioni Marlane Marzotto, l'accusa non molla: milioni di euro di indennizzi, perchè? E il disastro ambientale non è prescritto
Giovedi 25 Dicembre 2014 alle 11:30
Praia a Mare, nostro servizio. Parti civili, comitati ambientalisti, M5S e Cgil. Per tutti è un coro unanime: "Aspettiamo le motivazioni, ma ricorreremo in appello. La nostra è una battaglia per la verità ".«Attendiamo le motivazioni, ma sin da ora preannunciamo la nostra volontà di presentare appello contro la sentenza assolutoria». Lo sostiene Lucio Conte, avvocato del foro di Paola, difensore di parte civile per il Comune di Tortora nel processo Marlane Marzotto sui morti per tumore tra gli operai e per l'inquinamento dell'area industriale dismessa di Praia a Mare (nella foto l'area degli stabilimenti, fronte mare...).
Continua a leggereAl processo Marlane-Marzotto, i giudici hanno emesso sentenza: 107 morti, nessun colpevole
Domenica 21 Dicembre 2014 alle 15:30
Tutti assolti! Al processo Marlane-Marzotto, i giudici hanno emesso la sentenza: nessuno è colpevole. Non ci sono prove sufficienti o il fatto non sussiste. Comunque in pochi secondi, dopo quasi vent'anni di indagini preliminari, rinvii, dibattimenti, udienze e quant'altro, si è deciso: non ci sono responsabili. Tutti assolti! Così come è successo per il processo sui veleni della Montedison che hanno riempito la discarica di Bussi o per l'indecente sentenza della cassazione nel processo Eternit. Coincidenze? Tutti assolti!
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Assoluzione processo Marlane Marzotto: difesa elogia indipendenza giudici dai media. Che invece di Marlane dicono "Marlène"...
Venerdi 19 Dicembre 2014 alle 23:46
Pioggia di assoluzioni al tribunale di Paola (Cs) nel processo Marlane Marzotto. "Il fatto non sussiste". Le motivazioni tra 90 giorni. Disposto anche il dissequestro dell'ex area industriale di Praia a Mare di proprietà del Gruppo Marzotto. Tra gli "innocenti illustri" i vicentini Pietro Marzotto, Lorenzo Bosetti e Attilio Rausse.
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Morti Marlane Marzotto: tutti assolti meno sindacati e media
Venerdi 19 Dicembre 2014 alle 21:23
Mentre a Pescara in Abruzzo per il caso Montedison tutti erano stati appena assolti (Repubblica.it: «Il disastro c'è per la mega discarica di Bussi, ma il resto è prescritto. Sono stati tutti assolti i vertici della Montedison nel processo che vedeva imputati a Chieti 19 tra ex amministratori, ex dirigenti e tecnici») è arrivata stasera la seconda "mazzata" per chi, più a sud, a Praia a Mare, sperava che i 107 morti della Marlane Marzotto nella sentenza del tribunale di Paola, attesa a venti anni dall'inizio delle indagini, trovassero almeno una ragione: fare da deterrente con una condanna esemplare per futuri omicidi sul lavoro, da non derubricare con falsa e assolutoria ipocrisia in "morti sul lavoro".
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Processo per i morti Marlane Marzotto, il 19 sentenza di primo grado: chiesti in totale 62 anni per Pietro Marzotto, Lorenzo Bosetti & c.
Giovedi 18 Dicembre 2014 alle 15:22
In attesa che domani al tribunale di Paola (Cs) venga data lettura del dispositivo della sentenza di primo grado sul Processo Marlane Marzotto continuiamo a parlarne con vigore uguale a quello di quando abbiamo iniziato nel silenzio quasi assoluto dei sindacati confederali e dei media locali e forniamo tramite il nostro rorrispondente a Praia a Mare un quadro su imputati, reati contestati e pene richieste dalla pubblica accusa.
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Marlane Marzotto, la sentenza il 19 dicembre. L'accusa chiede 62 anni, le difese assoluzioni
Venerdi 5 Dicembre 2014 alle 20:03
Paola 5 decembre. Gli avvocati di Attilio Rausse, classe '47 di Valdagno, hanno chiesto l'assoluzione con formula piena per il loro assistito nell'ambito del processo Marlane Marzotto. Il procedimento per le morti bianche e il disastro ambientale nell'ex fabbrica tessile di Praia a Mare, in provincia di Cosenza, appartenente al gruppo Marzotto, vive le sue battute finali. Nell'udienza di oggi, venerdì 5 dicembre 2014, si è chiusa la fase della discussione (nella foto di oggi Nico D'Ascola e Patrizia Morello, difensori di Lomonaco).
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Morti Marlane Marzotto: Pm chiede condanne per 61 anni di carcere, 6 per Pietro Marzotto
Domenica 21 Settembre 2014 alle 11:44
Da miocomune.it Processo Marlane Marzotto chieste condanne per 61 anni di carcere. Ieri i Pubblici ministeri, Maria Camodeca e Linda Gambassi hanno fatto la requisitoria, durata circa otto ore chiedendo pene che variano dai tre ai dieci anni. Quella più alta è stata chiesta per l'ex sindaco di Praia a Mare, Carlo Lomonaco. Per il "patron" della fabbrica, l'industriale Pietro Marzotto, l'accusa chiede la reclusione a sei anni. All'inizio dell'udienza è intervenuto anche il procuratore capo, Bruno Giordano (nella foto l'aula del Processo Marlane al tribunale di Paola, Cz).
Continua a leggereProcesso Marlane Marzotto: si va verso la conclusione, forse
Sabato 20 Settembre 2014 alle 19:06
Ieri, nel processo Marlane-Marzotto in svolgimento presso il tribunale di Paola si è conclusa la fase dibattimentale con la testimonianza di Carlo Lomonaco ex sindaco di Praia a Mare ed ex dirigente della Marlane Marzotto. Lomonaco, è stato l'unico imputato a voler testimoniare (il servizio è di Retetre Digiesse).
Continua a leggereSabato libro Ferracuti su morti Mecnavi. Si parlerà anche di quelli Marlane Marzotto
Lunedi 10 Febbraio 2014 alle 22:12
Sabato 15 febbraio alle ore 16,00 in sede del PdCI di Schio in via XXIX aprile, complesso le Fontane, ci sarà un incontro per presentare il libro di Angelo Ferracuti "Il costo della vita - storia di una tragedia operaia". E' il racconto di 13 operai morti asfissiati dai fumi sprigionati da un incendio nelle stive della Elisabetta Montanari nei cantieri della Mecnavi di Ravenna nel 1987. E' un'iniziativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e la presentazione di un libro sulla morte di 13 operai a Ravenna (era il 1987). Il retro della locandina è un volantino sulla Marlane di cui riportiamo di seguito il contenuto.
Continua a leggereZanettin, Koris, Miteni, Mcs e Marzotto: la sciarada secondo Follesa
Mercoledi 31 Luglio 2013 alle 10:54
Massimo Follesa è consigliere di opposizione a Trissino, la cittadina dell'Ovest Vicentino investita dal caso dell'inquinamento da pfoa, che riguarderebbe in primis la Miteni, sempre di Trissino «ma non solo quella». In tal senso il consigliere sta mettendo a punto una memoria che presto renderà pubblica. E così in vallata la preoccupazione si moltiplica. Da una parte «ci sono sacrosante ragioni in termini di sicurezza ambientale», dall'altra ci sono «le ragioni legittime» di chi teme per il posto di lavoro. Tanto che la valle dell'Agno ritorna al centro dell'attenzione provinciale.
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