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Sabato libro Ferracuti su morti Mecnavi. Si parlerà anche di quelli Marlane Marzotto

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 10 Febbraio 2014 alle 22:12 | 0 commenti

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Sabato 15 febbraio alle ore 16,00 in sede del PdCI di Schio in via XXIX aprile, complesso le Fontane, ci sarà un incontro per presentare il libro di Angelo Ferracuti "Il costo della vita - storia di una tragedia operaia". E' il racconto di 13 operai morti asfissiati dai fumi sprigionati da un incendio nelle stive della Elisabetta Montanari nei cantieri della Mecnavi di Ravenna nel 1987. E' un'iniziativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e la presentazione di un libro sulla morte di 13 operai a Ravenna (era il 1987). Il retro della locandina è un volantino sulla Marlane di cui riportiamo di seguito il contenuto.

Partito dei Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista, Unione Sindacale di Base - Al tribunale di Paola è in corso il processo su quanto è successo alla Marlane di Praia a Mare. Sul banco degli imputati siedono Silvano Storer, Antonio Favrin, Jean De Jaegher, Carlo Lomonaco, Attilio Rausse, Lorenzo Bosetti, Bruno Taricco, Vincenzo Benincasa, Salvatore Cristallino, Ivo Comegna, Giuseppe Ferrari, Lamberto Priori, Pietro Marzotto, Ernesto Emilio Fugazzola. Persone importanti.

Dirigenti d'azienda, manager, imprenditori, ex sindaci. Nomi molto conosciuti anche nella nostra provincia. Perché lo stabilimento di Praia a Mare fu di proprietà della Lanerossi prima e, dal 1987, della Marzotto. In quella fabbrica è successo qualcosa di eccezionale gravità. Si sono ammalati di cancro moltissimi lavoratori e decine sono morti (fonti attendibili parlano di oltre 100 deceduti). Sono stati sotterrati veleni che hanno inquinato il terreno dove sorge la fabbrica. Una strage di persone e una devastazione ambientale che ha pochi paragoni in Italia e in Europa.

Ogni anno in Italia muoiono una media di tre lavoratori ogni giorno. E sono migliaia le persone che muoiono a causa di malattie professionali. È una strage indegna di un paese civile. Una tragedia che continua nel silenzio e nell'indifferenza. Il "caso Marlane-Marzotto" è un drammatico esempio.
Noi Accusiamo...!

Gli organi di informazione più diffusi nella nostra provincia che hanno taciuto e continuano a tacere. Della Marlane si trova solo qualche riga in cronaca, senza spiegazioni, senza approfondimenti. Le organizzazioni politiche e sociali vicentine hanno fatto poco o niente. Un muro di gomma che serve solamente a nascondere la verità. Noi accusiamo quella che è vera e propria omertà.

E, SE LE PAROLE SONO PIETRE ... IL SILENZIO È UN MACIGNO CHE SCHIACCIA IL DIRITTO A OTTENERE VERITÀ E GIUSTIZIA.

Facciamo appello a tutti perché quanto avvenuto (e avviene) alla Marlane di Praia a Mare sia portato a conoscenza dell'opinione pubblica. Facciamo appello alle forze politiche e sociali democratiche perché si mobilitino. Forse il processo finirà con un "nulla di fatto" (magari perché hanno pagato i parenti delle vittime sfruttando le loro necessità e la loro stanchezza per un processo infinitamente lungo, oppure per qualche cavillo burocratico o per la prescrizione visto che gli imputati eccellenti e i loro avvocati fanno di tutto per rinviare le udienze e spostare sempre più in là nel tempo il giorno della sentenza), ma le decine di morti restano. Restano gli ammalati di cancro. Resta il dramma di intere famiglie. Dobbiamo agire e lottare uniti perché non si debba più morire per il profitto di qualche padrone.

NOI NON POSSIAMO E NON VOGLIAMO TACERE!


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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