Al processo Marlane-Marzotto, i giudici hanno emesso sentenza: 107 morti, nessun colpevole
Domenica 21 Dicembre 2014 alle 15:30 | 0 commenti
Tutti assolti! Al processo Marlane-Marzotto, i giudici hanno emesso la sentenza: nessuno è colpevole. Non ci sono prove sufficienti o il fatto non sussiste. Comunque in pochi secondi, dopo quasi vent'anni di indagini preliminari, rinvii, dibattimenti, udienze e quant'altro, si è deciso: non ci sono responsabili. Tutti assolti! Così come è successo per il processo sui veleni della Montedison che hanno riempito la discarica di Bussi o per l'indecente sentenza della cassazione nel processo Eternit. Coincidenze? Tutti assolti!
Per carità . È tutto legalmente e formalmente corretto. Quindi è tutto normale ... ma è questa normalità che lascia sgomenti (mentre è partita, non si sa ora con quale fiducia nella sua evoluzione giusta un'inchiesta anche a Vicenza per lo stabilimento Marzotto a Schio, ndr). Perché ormai nel nostro "bel paese" - e non in una di quelle nazioni che noi consideriamo "incivili" - per qualcuno è possibile fare qualsiasi cosa.
Inquinare, rendere pericoloso lavorare, permettere condizioni di lavoro disastrose che portano incidenti, malattia e morte. E far perdere dignità a chi lavora col ricatto occupazionale. Tutto legalmente, senza conseguenze, senza responsabilità , senza rimorsi. In piena normalità . Per questo si vede lo stupore di chi viene accusato, la sua arroganza, la sua sicurezza nel sentirsi intoccabile grazie a leggi e cavilli che sembrano fatte apposta per evitargli qualsiasi condanna. Del resto, che colpa possono avere "lorpadroni" il cui unico pensiero è il guadagno personale?
Avendo la ricchezza si possono assumere avvocati bravissimi nel costruire impianti difensivi a prova di qualsiasi evidenza. E arrivare a determinare, per legge, che "il fatto non sussiste" .
Ma la realtà è un'altra. E i fatti esistono, eccome. Ci sono le tombe che custodiscono i morti, ci sono i sorrisi di quando erano vivi e che restano scolpiti nei ricordi di chi è rimasto, ci sono le malattie che divorano vite e futuro, c'è l'inquinamento che distrugge l'ambiente nel quale si ha diritto di vivere.
Ci sono, terribili, le testimonianze di chi, poco prima di morire, ha voluto denunciare quei metodi e quelle prassi che erano comandati a eseguire e che li hanno uccisi. Testimonianze che, nei processi, spesso non possono essere prese in considerazione perché "arrivate in ritardo" o per qualche eccezione procedurale.
E così, le parole degli "umili" che hanno toccato con mano (rimettendoci salute e vita) quale sia la forza del profitto rispetto a qualsiasi altra cosa, restano lettera morta. Sono considerate ininfluenti e inutili da chi dovrebbe cercare la verità e stabilire giustizia.
Nella vicenda della Marlane-Marzotto (e in troppe altre) la verità e la giustizia sono rimaste utopie lontane.
Ufficialmente inesistenti come per Piazza Fontana e per le tante stragi mai risolte. Misteri coperai da segreto di stato che hanno bloccato il corso della storia e lo sviluppo democratico del nostro paese.
Tutti assolti!
La sentenza Marlane-Marzotto mette una pietra tombale su quanto è successo e succede quotidianamente nelle fabbriche del "bel paese". I ricatti occupazionali, le negligenze, la sicurezza carente o inesistente, l'inquinamento non possono essere negatI ma sono stati dichiarati non rilevanti e nessuno è condannato né condannabile. Per queste cose nessuno viene punito e, di conseguenza, continueranno ad essere normali condizioni di lavoro.
Tutti assolti!
E adesso? Si permetteranno speculazioni di qualsiasi tipo sulle aree sequestrate e tornate a disposizione di "lorpadroni"? Si bonificheranno le aree inquinate o "il fatto non sussiste"?
Il profitto ha trionfato sulla vita. Così i morti della Marlane continueranno a morire e gli "assolti" continueranno ad arricchirsi. Lo faranno senza rimorsi né sofferenza perché lorpadroni "pensano solo ai loro soldi".
Tutti assolti secondo giustizia ... ma quale?
Alla Marlane-Marzotto su poco più di 1000 lavoratori, oltre 150 si sono ammalati di tumore e per lo meno 107 sono morti.
Questo è successo! Anche se "il fatto non sussiste" e per i giudici nessuno è responsabile.
Ricordate! Il sistema nel quale viviamo è spaventoso.
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