Riceviamo da Daniele Ferrarin, portavoce Consigliere Comunale M5S Vicenza, e pubblichiamoCosì funziona in Italia e a Vicenza: pagano sempre gli ultimi, in questo caso i cittadini, che hanno subito questo “Ecomostro†alle porte della Vicenza del Palladio, patrimonio dell’Umanità . La giunta Variati-Bulgarini tenta di far credere di agire nella massima trasparenza, ma la tecnica del "rallentamento" è usata con disinvoltura e spregiudicatezza.
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Alla luce di quanto appresorelativamente all’area di Borgo Berga (i firmatari citano il nostro lancio “Agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno da pochi minuti lasciato il cantiere dell'area ex Cotorossi a Borgo Berga dopo aver delimitato l'area e apposto il cartello che recita: area sottoposta a sequestro penale in esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso in data 2 novembre 2015 dal GIP del Tribunale di Vicenzaâ€) i componenti della commissione Territorio, Daniele Ferrarin del Movimento 5 Stelle e Valentina Dovigo di SEL e La città respira, hanno inviato una richiesta con urgenza al presidente della Commissione Territorio del Comune di Vicenza Eugenio Capitanio.
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Il sequestro del cantiere dell'area ex Cotorossi a Borgo Berga disposto dal Tribunale di Vicenza e raccontato in diretta sul posto da VicenzaPiù, ha "scatenato" subito i commenti soddisfatti del senatore Enrico Cappelletti del Movimento 5 stelle e di Valentina Dovigo, consigliera comunale Lista Civica e Sinistra Ecologia Libertà , che da anni si battono per avere chiarezza sulla vicenda della cementificazione a Borgo Berga.
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Agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno da pochi minuti lasciato il cantiere dell'area ex Cotorossi a Borgo Berga dopo aver delimitato il lotto a sud del nuovo Tribunale e apposto il cartello che recita: "area sottoposta a sequestro penale in esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso in data 2 novembre 2015 dal GIP del Tribunale di Vicenza". La magistratura dunque mette in atto il sequestro, provvedimento culmine delle indagini che stanno riguardando da tempo l'area.
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«Ci siamo mangiati l'Italia. Abbiamo più che raddoppiato le zone coperte dal cemento e dall'asfalto, sfregiando la ricchezza del nostro paesaggio con tanti piccoli ecomostri. E ora il silenzio-assenso introdotto dalla legge Madia apre la strada a nuovi possibili scempi»: è così che titolo e sommario sintetizzano l'inchiesta di Enrico Arosio per l'Espresso in edicola da venerdì 16 ottobre. Pubblichiamo a seguire l'artiolo per esteso ma ve ne anticipiamo un passaggio significativo e pesante come un macigno: «In ben 15 regioni si supera il 5 per cento di suolo consumato; in Lombardia e Veneto oltre il 10» (la fonte dei dati è l'Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ndr).
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Dopo tre anni dalla rivoluzione sulla viabilità dell’entrata sud della città e i diversi  esperimenti sullo snodo sotto l’Arco delle Scalette in v.le Risorgimento, l’unica certezza che salta agli occhi, sia dei forestieri sia dei comuni cittadini, sono i New Jersey. Abbiamo usato il nome tecnico, più precisamente barriera jersey, che indica appunto quei dispositivi di sicurezza (in questo caso di plastica) che servono ad incanalare il flusso stradale o delimitare provvisoriamente un cantiere. Continua a leggere
Tre vasche per il riciclo dell'acqua piene di mucilaggine, melma, alghe e zanzare. La zona è quella di Borgo Berga, già nota per recenti indagini della Procura ma che soffre anche di una crisi immobiliare e che da sempre è sotto accusa per la sospetta scarsa sostenibilità idrogeologica delle sue costruzioni.
Le indagini da parte  della Magistratura inquirente e dell'Autorità Nazionale Anticorruzione relative a quello che può a ragione essere definito "l'affaire" Borgo Berga, come è noto continuano. Sul piano pratico questo è dovuto alla caparbietà di cittadini, di comitati,  di associazioni e del M5S che  non si "rassegnano" a vedere impunita, se saranno accertate violazioni di legge imputate, la "violenza" perpetrata al paesaggio palladiano  e a quanto costituisce l'emblema più rappresentativo della cultura vicentina, dunque della nostra identità , il cui valore - oggi pesantemente impoverito - è stato riconosciuto dall'UNESCO patrimonio mondiale dell'Umanità .
Dopo l'ultima, lontanissima convocazione della Commissione territorio oggi il suo presidente Eugenio Capitanio inizia a gestirne con qualche "difficoltà " il primo incontro del 2015, dopo quello del 30 ottobre 2014, sull'analisi delle relazioni relative alla "Verifica dell'attività edificatoria in corso lungo gli argini dei fiumi Bacchiglione e Retrone", alias l'affaire Borgo Berga - Sviluppo Cotorossi del gruppo Maltauro, che ora è sotto la lente d'ingrandimento dell'Anac, l'Autorità Nazionale Anti Corruzione, della Corte dei Conti e della Procura di Vicenza che indaga il dg del Comune Antonio Bortoli.Continua a leggere
Dopo mesi di attesa, la commissione Territorio per Borgo Berga è convocata presso la Sala Chiesa di Palazzo Trissino per il giorno 9 luglio 2015 alle ore 17.30 per l'analisi delle relazioni relative alla "Verifica dell'attività edificatoria in corso lungo gli argini dei fiumi Bacchiglione e Retrone".
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