Commissione territorio su Borgo Berga: requisitoria di Ferrarin e Dovigo, maggioranza frettolosa, media Cicero. Si vota il 28
Giovedi 9 Luglio 2015 alle 19:14 | 0 commenti
Dopo l'ultima, lontanissima convocazione della Commissione territorio oggi il suo presidente Eugenio Capitanio inizia a gestirne con qualche "difficoltà " il primo incontro del 2015, dopo quello del 30 ottobre 2014, sull'analisi delle relazioni relative alla "Verifica dell'attività edificatoria in corso lungo gli argini dei fiumi Bacchiglione e Retrone", alias l'affaire Borgo Berga - Sviluppo Cotorossi del gruppo Maltauro, che ora è sotto la lente d'ingrandimento dell'Anac, l'Autorità Nazionale Anti Corruzione, della Corte dei Conti e della Procura di Vicenza che indaga il dg del Comune Antonio Bortoli.
Ad accendere l'atmosfera di Sala Chiesa, priva di esponenti di Forza Italia, Ncd, Lega e "assimilabili", ci ha pensato subito il consigliere pentastellato Daniele Ferrarin che ha lamentato l'azzeramento dell'operatività della Commissione e ha elencato le mancanze di comunicazione e trasparenza dell'Amministrazione e di alcuni dirigenti anche di fronte agli ultimi fatti: le indagini della Procura sul dg Bortoli, accusato di aver sottovalutato per 11 milioni a sfavore del Comune e, quindi, presumibilmente a favore del privato le opere di compensazione a carico di Sviluppo Cotorossi; un procedimento aperto dall'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) che con nota del 26 maggio 2015, indirizzata al Comune, avrebbe accertato che le opere di urbanizzazione furono assegnate senza la necessaria gara pubblica; un procedimento per danno erariale avviato dalla Procura presso la Corte dei Conti che ha portato alla messa in mora dei consiglieri comunali che il 26/11/2009 votarono a favore della delibera di approvazione del Piruea Cotonosi.
Mentre scriviamo al combattivo fronte di opposizione M5S e lista Dovigo Sel, per la quale Valentina Dovigo chiede comunque un incontro con i tre "enti indagatori prima di procedere ad ulteriori passi, si accompagna la posizione di Claudio Cicero, che rinvia ogni valutazione al dopo pronunciamento dei suddetti organi mentre  l'atteggiamento della maggioranza, espressa da Giacon, Rossi e Marobin, è per votare subito i due documenti presentati e chiudere la commissione oggi stesso.
Durissima la reazione scandalizzata di Ferrarin, a cui si associa Valentina Dovigo, che, dopo aver stigmatizzato Capitanio che aveva tentato di giustificare i ritardi con la campagna elettorale regionale che coinvolgeva due membri della Commissione, denuncia "l'atteggiamento censorio e dittatoriale" della maggioranza che dopo 9 mesi di vuoto operativo pretende che sia votato oltre al documento di opposizione anche quello di maggioranza, presentato solo oggi e che Ferrarin chiede di poter esaminare e discutere con la giusta tempistica.
Mentre Pd & c. sono per il voto immediato, Cicero propone di mediare rinviando la votazione a una prossima e decisiva commissione e Dovigo, trovando l'assenso di Ferrarin, rilancia su una prima Commissione per valutare i documenti alla presenza dei tecnici competenti del Comune e una seconda definitiva per il voto, purchè non intervengano ulteriori fatti gravi da parte degli organi inquirenti che obblighino a una sospensione del voto finale.
Capitanio rileva che tali organi non sono convocabili da una Commissione, che ha compiti esclusivamente politici, anche se Dovigo insiste sulla necessità di avere maggiori informazioni sulle questioni sollevate dai vari inquirenti, e mette ai voti le due proposte di dedicare una o due commissioni per arrivare al voto.
Passa la proposta di una Commissione unica il 28 luglio.
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