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Borgo Berga. Tra new jersey e interpretazioni viarie

Di Nicola Tonello Mercoledi 7 Ottobre 2015 alle 12:58 | 0 commenti

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Dopo tre anni dalla rivoluzione sulla viabilità dell’entrata sud della città e i diversi  esperimenti sullo snodo sotto l’Arco delle Scalette in v.le Risorgimento, l’unica certezza che salta agli occhi, sia dei forestieri sia dei comuni cittadini, sono i New Jersey. Abbiamo usato il nome tecnico, più precisamente barriera jersey, che indica appunto quei dispositivi di sicurezza (in questo caso di plastica) che servono ad incanalare il flusso stradale o delimitare provvisoriamente un cantiere. 

Provvisoriamente appunto. Sì perché dall’inaugurazione di via Ettore Gallo ancora non è stata fatta la definitiva modifica. La questione che sembra premere più delle altre, oltre all’impatto “biancorosso” presente su ogni punto di snodo della zona, sembra essere l’effettivo perdurare della mancanza di segnaletica nel bivio che porta o verso il centro o verso lo stadio. La posticcia “zona jersey” si trova spesso irregolare, a causa delle auto che a volte vi urtano contro, a volte addirittura senza i segnali di obbligo generico blu con freccia bianca ad indicare le direzioni. Mancanza di segnaletica dunque che dovrebbe indicare la via verso lo stadio o borgo casale e l’accesso verso il centro. Non riuscendo a capire immediatamente dove si debba andare, la prassi è diventata l’aspettarsi una manovra improvvisa da parte dei veicoli nella corsia di destra che, in extremis, si accorgono che la carreggiata da imboccare verso il centro è quella opposta. E viceversa per coloro che sono magari diretti verso lo stadio. La speranza è che l’amministrazione prenda al più presto in esame il completamento (peraltro già previsto nel più critico snodo a Porta Monte) di tutte le “zone jersey” di Borgo Berga sia per gli effettivi disagi procurati, ma soprattutto per l’intenzione di farlo sembrare sempre meno un festival del cantiere permanente. Anche se l’impatto visivo nel suo complesso toglie, e toglierà chissà per quanto ancora, ogni dubbio.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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