I «salotti» vicentini Palladio e Ferak scossi dalla cacciata di Perissinotto da Generali
Domenica 3 Giugno 2012 alle 15:34Assindustria: si ... Salvagnini chi può
Venerdi 16 Dicembre 2011 alle 01:11Lo "strappo" da Assindustria Vicenza
Sabato 10 Dicembre 2011 alle 22:07Giornale di Vicenza e Athesis, Amenduni li vende per 7 milioni a Confindustria Vicenza
Domenica 20 Novembre 2011 alle 12:18Gli industriali avrebbero pagato 7 milioni di euro
Il preliminare d'acquisto è di qualche mese fa, ma il perfezionamento è atteso in questi giorni. La famiglia Amenduni e l'architetto Gaetano Ingui, nomi di primissimo piano dell'impresa vicentina, sono usciti dalla compagine societaria di Athesis, l'editrice del Giornale di Vicenza e de L'Arena, oltre che controllante di altri media e testate, come il quotidiano BresciaOggi o Telearena. Continua a leggere
Amenduni: elusione da 100 mln, multa da 6. Crolla un mito: il primo richiamo a Vicenza?
Venerdi 16 Settembre 2011 alle 08:53La mappa del potere: asse Variati-Sartori contro Dal Lago
Lunedi 28 Marzo 2011 alle 21:41da VicenzaPiù e Ovest-Alto Vicentino n. 210 (in distribuzione e scaricabile da qui)
Alleanza sottobanco fra il sindaco Pd e la sua ex sfidante Pdl. Nemica comune, la leghista Manuela. Dietro le quinte, si prepara la guerra in Assindustria
Chi ha il potere a Vicenza? La risposta deve tener conto, come da prassi, di due piani: da una parte la politica, che è la facciata visibile ai cittadini, e dall'altra il mondo degli affari, che ne costituisce il retrobottega.
Continua a leggerePalladio Finanziaria acquista Snai: scommesse ippiche, giochi online e terreni di S. Siro
Domenica 23 Gennaio 2011 alle 23:59Assindustria, altra sconfitta per Amenduni
Sabato 20 Marzo 2010 alle 07:29 Articolo pubblicato sul numero 187 di VicenzaPiù, da oggi in edicola a 1 euro.
Assindustria, altra sconfitta per Amenduni L'elezione del nuovo consiglio della sezione meccanica consolida la linea del presidente Zuccato Bocciati, invece, gli esponenti della vecchia dirigenza L'ennesima battaglia della lunga guerra di posizione che si sta giocando all'interno di Assindustria si è chiusa con un risultato chiaro.
E forse, questa volta, definitivo. Da un lato una conferma del gradimento per il nuovo corso impostato dal presidente Roberto Zuccato, dall'altro una debacle con pochi precedenti per il vecchio gruppo dirigente. È difficile dare una lettura diversa di quanto avvenuto un paio di settimane fa con le elezioni del nuovo consiglio della sezione della meccanica e della metallurgica.
In apparenza un passaggio di routine, un semplice rinnovo di cariche interne: in realtà uno snodo cruciale per gli equilibri dell'Associazione. E, a cascata, per tutti quelli che dipendono da Palazzo Bonin Longare. Perché la sezione meccanica è la più importante tra tutte quelle della Confindustria provinciale (da sola raggruppa un terzo degli iscritti, e nomina in giunta ben sei rappresentanti, quando tutte le altre sezioni ne hanno uno, al massimo due). E perché in quella votazione, ancora una volta, si sono fronteggiate la linea del presidente Zuccato, eletto nel 2008 soprattutto grazie al consenso della base di piccoli imprenditori, e quella della "vecchia" dirigenza. I fatti sono andati così.
Continua a leggerePmi e lavoro muoiono tra banche indifferenti
Venerdi 19 Marzo 2010 alle 07:47Si fa un gran parlare in questi mesi della necessità che il sistema bancario, artefice principale dell'attuale crisi all'estero, ma certo non un angelo in Italia, supporti col credito le imprese, soprattutto quelle piccole, perché tanto le grandi il sistema le ha sempre aiutate per non rimetterci troppo o per altri motivi, da quelli politici a mille altri.
Ora le banche, in questo caso sì piccole e grandi, hanno ripreso a macinare utili e spesso con i vecchi sistemi ‘speculativi', che non sono quelli tipici di una banca: la raccolta del risparmio e la sua destinazione agli impieghi, sia pure opportunamente ‘garantiti'.
E' sotto gli occhi di tutti, e per capirlo non bisogna essere esperti economici o della finanza dei derivati e della speculazioni in Borsa con soldi in gran parte dei ... risparmiatori, che buona o gran parte della crisi attuale è, invece e tuttora, crisi di credito.
Questo si è fermato o pretende dai piccoli garanzie o condizioni di tassi non sostenibili e alla base della piramide qualcuno non può pagare il suo fornitore che a sua volta non può pagare il suo e così via verso un incancrenimento generale che sfocia in fallimenti aziendali, perdite crescenti di posti di lavoro e ora anche suicidi, di imprenditori e lavoratori!
Continua a leggereGenerali: Ferak (Amenduni) sale nelle quote
Giovedi 18 Marzo 2010 alle 01:31Redazione di VicenzaPiù    Â
La Ferak, finanziaria che fa capo alla famiglia Amenduni Gresele di Vicenza, tramite la Effeti, società al 50% tra Fondazione Crt e Ferak stessa, ha rilevato ieri, mercoledì 17, una quota in Generali del 2,26%, che si va ad aggiungere (in quota parte) all'1.7% già posseduto direttamente (Il Sole 24 Ore Radiocor).
La Crt (Fondazione Cassa di Risparmio di Torino) non aveva, invece, azioni del gruppo di Trieste.
Le 35.300.587 azioni ordinarie Generali (pari a circa il 2,26% del capitale) sono state acquistate da Unicredit, che è uscita totalmente dalla partecipazione nel colosso assicurativo di Trieste per i vincoli imposti dall'Antitrust, e la Effeti le ha rilevate al prezzo di 18 euro per azione (circa 635 milioni di euro in totale il controvalore dell'acquisto).
L'operazione di rafforzamento delle quote in Generali da parte degli imprenditori vicentini è stata perfezionata prima della scadenza del termine della presentazione delle liste per il nuovo Cda di Generali, termine fissato al 6 aprile.
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