Zaia: no all'Afghanistan come il nostro Vietnam
Sabato 9 Ottobre 2010 alle 16:04 Luca Zaia, Regione Veneto  -  Zaia: "L'Afghanistan non può diventare il nostro Vietnam. Riportiamo a casa i nostri ragazzi"
				
			
			
			Luca Zaia, Regione Veneto  -  Zaia: "L'Afghanistan non può diventare il nostro Vietnam. Riportiamo a casa i nostri ragazzi" "In ogni vicenda c'è un inizio, ma deve esserci anche una fine. Ciò vale anche per la missione di pace in Afghanistan che si sta trasformando per il nostro Paese in un nuovo, tragico Vietnam". Lo dichiara il presidente della Regione Veneto Luca Zaia in relazione alla morte di 4 alpini in Afghanistan.
Continua a leggereMorti in Afghanistan, Zaia: cordoglio alle famiglie degli alpini
Sabato 9 Ottobre 2010 alle 11:32 Luca Zaia, Regione Veneto  -  Afghanistan: Zaia, "Cordoglio alle famiglie. Per gli alpini in veneto un sentimento del tutto particolare"
				
			
			
			Luca Zaia, Regione Veneto  -  Afghanistan: Zaia, "Cordoglio alle famiglie. Per gli alpini in veneto un sentimento del tutto particolare" "Ho appreso con dolore a sgomento della morte dei nostri connazionali in Afaghanistan ed esprimo prima di tutto il cordoglio e la vicinanza mia personale e di tutto il Veneto alle famiglie dei caduti". Lo sottolinea il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia.
Continua a leggereFilippi: Afghanistan, continua la mattanza
Sabato 7 Agosto 2010 alle 13:18 Alberto Filippi, Lega Nord  -  ''La mattanza contro i cristiani continua. La terra di nessuno, l'enclave talebana, al confine con il Pakistan e' oramai un enorme cimitero. Non c'e' pieta' per queste canaglie''. Così il vicepresidente della commissione esteri del Senato, Alberto Filippi (Lega), sulla mattanza compiuta oggi dai talebani contro otto medici di una ong cristiana al confine con il Pakistan.			
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			Alberto Filippi, Lega Nord  -  ''La mattanza contro i cristiani continua. La terra di nessuno, l'enclave talebana, al confine con il Pakistan e' oramai un enorme cimitero. Non c'e' pieta' per queste canaglie''. Così il vicepresidente della commissione esteri del Senato, Alberto Filippi (Lega), sulla mattanza compiuta oggi dai talebani contro otto medici di una ong cristiana al confine con il Pakistan.			
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			Afghanistan,Filippi (LN): ridotte spese missioni
Martedi 3 Agosto 2010 alle 17:03 Alberto Filippi (LN)  -  La spesa complessiva prevista per le missioni all'estero ''e' di poco superiore ai 700 milioni di euro, inferiore a quella di sei mesi fa che superava di poco gli 800 milioni. Si tratta quindi di un ottimo risultato a fronte di un aumento anticipato delle nostre forze armate nel territorio afgano. Una razionalizzazione di risorse economiche ed umane, allo scopo di arrivare ad un risultato come auspicato dalla conferenza del 20 luglio a Kabul in cui e' previsto entro il 2014 la responsabilita' della sicurezza sul territorio da parte delle forze afgane''.			
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			Alberto Filippi (LN)  -  La spesa complessiva prevista per le missioni all'estero ''e' di poco superiore ai 700 milioni di euro, inferiore a quella di sei mesi fa che superava di poco gli 800 milioni. Si tratta quindi di un ottimo risultato a fronte di un aumento anticipato delle nostre forze armate nel territorio afgano. Una razionalizzazione di risorse economiche ed umane, allo scopo di arrivare ad un risultato come auspicato dalla conferenza del 20 luglio a Kabul in cui e' previsto entro il 2014 la responsabilita' della sicurezza sul territorio da parte delle forze afgane''.			
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			Filippi: morti italiani per democrazia afgana
Giovedi 29 Luglio 2010 alle 18:05 Alberto Filippi, Lega Nord  -  Afghanistan: dolorosa fatalità ma paese deve rinascere democraticamente
				
			
			
			Alberto Filippi, Lega Nord  -  Afghanistan: dolorosa fatalità ma paese deve rinascere democraticamente ''Una dolorosa fatalità che al Senato, mentre le commissioni Affari Esteri e Difesa in sessione riunite stavano licenziando il rifinanziamento alle missioni all' estero, venivano commemorati dal ministro La Russa i due nostri soldati morti ieri in Afghanistan''.
Continua a leggereAlcuni spunti di riflessione
Martedi 8 Giugno 2010 alle 09:13 
				
			
			
			di Giorgio Langella
1.- dall'inizio dell'anno 455 morti sul lavoro, 11386 invalidi. Perché non se ne parla più?L'eventuale modifica dell'art. 41 comporterà il silenzio totale o, peggio, l'impunità per chi "favorisce" gli incidenti sul lavoro? E che fine ha fatto la legge sulla sicurezza sul lavoro del governo Prodi? Le norme attuative sono ancora bloccate?
2.- Ci dicono che la ripresa è iniziata (e alla grande). La produzione è cresciuta. Evviva! E allora, perché l'ISTAT ci dice che i consumi sono calati in aprile di oltre 1.5 punti rispetto a marzo? E perché la disoccupazione continua a salire? Dov'è la verità ?
Continua a leggerePSI-SEL: l'uccisione dei militari Pascazio e Ramadù
Lunedi 17 Maggio 2010 alle 18:19 Sinistra Ecologia e Libertà, Psi Vicenza  -  Mentre il Ministro della Difesa aveva ancora gli occhi cisposi per i festeggiamenti per l'ennesimo scudetto dell'Internazionale, in Afghanistan altri due militari italiani venivano uccisi in una guerra che le forze internazionali non riescono a vincere ma non vogliono ammettere di dover perdere.
				
			
			
			Sinistra Ecologia e Libertà, Psi Vicenza  -  Mentre il Ministro della Difesa aveva ancora gli occhi cisposi per i festeggiamenti per l'ennesimo scudetto dell'Internazionale, in Afghanistan altri due militari italiani venivano uccisi in una guerra che le forze internazionali non riescono a vincere ma non vogliono ammettere di dover perdere.PSI e SEL esprimono tutto il più profondo cordoglio per la morte dei militari (Luigi) Pascazio e (Massimiliano) Ramadù (foto nell'ordine da sx a dx e link precedente da Adnkronos, n.d.r.) ed il ferimento di (Cristina) Buonacucina e (Gianfranco)  Scirè. Continua a leggere
Liberi i tre di Emergency. Kabul: "Non colpevoli"
Domenica 18 Aprile 2010 alle 23:03 
				
			
			
			Ansa.it - Napolitano: governo ha lavorato con accortezza. 
Gino Strada: mi sembra una bella conclusione
Redazione di VicenzaPiù: fin dall'inizio abbiamo espresso solidarietà incondizionata!
I tre italiani di Emergency (nella foto fermo immagine del Tg2) sono stati rilasciati perché "non colpevoli". Lo dice un comunicato del Nds, i servizi di intelligence afghani. "Siamo molto contenti di essere fuori, soprattutto contenti di questo perché sia io che i miei compagni abbiamo passato momenti terribili", ha detto Marco Garatti, uno dei tre operatori di Emergency liberati in Afghanistan, parlando nella residenza dell'ambasciatore italiano a Kabul. "Siamo soprattutto contenti di essere fuori con il nostro nome completamente pulito. La nostra reputazione e quella di Emergency sono intatte", ha aggiunto.
Leggi tutto e vedi le foto cliccando QUI 
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Emergency, 50 mila in piazza S. Giovanni a Roma
Sabato 17 Aprile 2010 alle 23:26 Ansa.it - "Siamo più di 50 mila, la piazza è piena": ci hanno messo un po', i volontari di Emergency, a calcolare il numero delle persone accorse a piazza San Giovanni a Roma per sostenere i tre operatori della ong arrestati in Afghanistan. E probabilmente non si aspettavano neanche loro di vedere così tanta gente a una manifestazione, organizzata in soli tre giorni, e da soli, senza l'apporto di partiti politici o sindacati. Emergency è riuscita dunque a rendere tangibile quello che in questi giorni, dopo l'arresto di Marco Garatti, Matteo Dell'Aira e Matteo Pagani, i suoi responsabili vanno ripetendo come un mantra: e cioé che il loro lavoro viene apprezzato, in barba ai tentativi di screditare l'organizzazione e i suoi operatori. Leggi tutto e vedi le foto cliccando QUI
				
			
			
			Ansa.it - "Siamo più di 50 mila, la piazza è piena": ci hanno messo un po', i volontari di Emergency, a calcolare il numero delle persone accorse a piazza San Giovanni a Roma per sostenere i tre operatori della ong arrestati in Afghanistan. E probabilmente non si aspettavano neanche loro di vedere così tanta gente a una manifestazione, organizzata in soli tre giorni, e da soli, senza l'apporto di partiti politici o sindacati. Emergency è riuscita dunque a rendere tangibile quello che in questi giorni, dopo l'arresto di Marco Garatti, Matteo Dell'Aira e Matteo Pagani, i suoi responsabili vanno ripetendo come un mantra: e cioé che il loro lavoro viene apprezzato, in barba ai tentativi di screditare l'organizzazione e i suoi operatori. Leggi tutto e vedi le foto cliccando QUIContinua a leggere
Emergency, italiani arrestati: quanti dubbi!
Domenica 11 Aprile 2010 alle 23:31Redazione di VicenzaPiù                           Â
Sono varie le versioni sull'evoluzione dell'arresto in Afghanistan di 9 operatori di Emergency, di cui 3 italiani, il trevigiano Matteo Dell'Aira, infermiere capo dell'ospedale di Lashkargah, Marco Garatti, coordinatore medico del progetto di Emergency in Afghanistan, e Matteo Pagani, logista dello stesso ospedale.
Sono tutti accusati di un progettato attentato al governatore della provincia afghana di Helmand, Gulab Mangal, e avrebbero confessato secondo l'Ansa che riferisce di fonti afgane che fanno capo all'accusatore. 
Secondo la Cnn i 3 italiani sarebbero anche accusati di aver assassinato, Adjmal Nashkbandi, l'interprete di Daniele Mastrogiacomo, giornalista de La Repubblica.
Come ieri abbiamo riportato direttamente o con rinviia l web le varie versioni di una situazione a dir poco confusa, potete cliccare su Ansa e su Repubblica.it per leggere i dettagli (a dir poco contrastanti) di quanto sopra sintetizzato.
Sono tanti, troppi i dubbi su tutto, certo alimentati anche dall'iniziale negazione da parte dell'Isaf (Nato) della partecipazione all'operazione, poi inconfutabilmente dimostrata da un video anche da noi pubblicato e ripreso da RaiNews 24.
Visto, quindi, che le fonti dell'Ansa sono ‘interessate', considerato che Repubblica, il giornale di Daniele Mastrogiacomo, di fatto smonta le relative accuse grazie anche ad inoppugnabili dichiarazioni dello stesso Mastrogiacomo, ma, soprattutto, avendo sempre apprezzato quanto fa contro ogni guerra Emergency, di cui ci onoriamo di ospitare mensilmente su VicenzaPiù una rubrica, all'organizzazione di Gino Strada, che da sempre si batte contro la guerra, e ai suoi operatori continua ad andare la nostra solidarietà fino a che non verrà dimostrato senza gli attuali 'equivoci' il contrario.
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