Categorie: Ambiente, Economia&Aziende
Domenica 2 Settembre 2018 alle 18:29
Predisposto dalla Direzione Generale per le Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali - Divisione IIIÂ - Rischio rilevante e autorizzazione integrata ambientale in base ai dati comunicati dall'ISPRA a seguito delle istruttorie delle notifiche inviate dai gestori degli stabilimenti soggetti alÂ
D.Lgs. 105/2015 relativo al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose è stato emesso il 25 gennaio 2018 ilÂ
nuovo elenco degli stabilimenti di cui al suddetto decreto legge che attua la direttiva UE Seveso IIIÂ e da cui estraiamo quelli di Vicenza e del Vicentino.Â
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Categorie: Ambiente
Domenica 29 Luglio 2018 alle 04:17
Categorie: Politica, Economia&Aziende
Domenica 23 Luglio 2017 alle 00:09
È certo che, se la marea dei piccoli soci
BPVi truffati nell'era di
Gianni Zonin,
come ha detto anche Pierpaolo Baretta, dovranno fare i conti personali con un flop miliardario, questo peserà non poco anche sulle casse e sull'economia del territorio, che, però, rimane appetibile sia nel caso, auspicabile, che superi nei prossimi anni il disastro attuale sia in quello che chi gestirà il potere poltico e finanziario, col secondo sempre più predominante sul primo, debba accontentasi delle briciole o delle fette del dolce rimasto nelle provviste vicentine. Ebbene cercherà di sicuro di sopravvivere a se stesso il "vecchio sistema", quello incentrato intorno all'ex presidente della
Banca Popolare di Vicenza contro cui ha tuonato, sia pure una sola volta prima di zittirsi (da solo o per cicchetti amici non è dato sapere), anche
Jacopo Bulgarini d'Elci.
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Categorie: Economia&Aziende
Mercoledi 25 Gennaio 2017 alle 08:15
La famiglia
Amenduni ha preso il controllo della
Ferak, una società che detiene titoli Generali per 320 milioni di euro (alle quotazioni di ieri) e che con l’1,5% del capitale è tra i più rilevanti azionisti della compagnia. Gli industriali vicentini a capo delle
Acciaierie Valbruna possedevano già il 38% della finanziaria e ora hanno rilevato, per una sessantina di milioni secondo alcune fonti, la quota in mano a
Palladio (24%), la finanziaria di
Giorgio Drago e
Roberto Meneguzzo, partecipata anche da
Intesa Sanpaolo,
Banco Bpm e
Veneto Banca. Il veicolo era stato creato anni fa da una cordata veneta con lo scopo di mettere a fattor comune, gestire ed eventualmente incrementare le rispettive partecipazioni in
Generali.
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Giovedi 2 Giugno 2016 alle 11:09
Dopo la vittoria in tre gradi di giudizio in Italia, le Acciaierie Valbruna ottengono giustizia anche negli Usa per la vicenda che le vede contrapposte all'indiana Viraj, accusata di avere sottratto segreti industriali con l'aiuto di un ex manager del gruppo vicentino, passato alla concorrenza. La commissione al commercio internazionale degli Usa ha stabilito che l'import di prodotti in acciaio inox di Viraj saranno proibite sul territorio degli Usa per 16,7 anni. Proibite, inoltre, le attività legate alla vendita, inclusi marketing e pubblicità . Valbruna, specializzata in prodotti lunghi inox, possiede un impianto produttivo a Fort Wayne, nell'Indiana. «Siamo soddisfatti che la Commissione abbia riconosciuto il danno che Viraj ha prodotto al nostro business e ai lavoratori negli Usa - dice in una nota Massimo Amenduni Gresele, ad di Valbruna -. La sottrazione e il commercio di segreti industriali sono problemi seri».
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Sabato 30 Aprile 2016 alle 09:45
Di Michele Lucivero
Ma quanto sono composti questi vicentini? C'è da imparare dai vicentini, e dai veneti in generale, su come affrontare questioni anche gravi che riguardano la loro salute e il loro patrimonio economico; questi nostri concittadini potrebbero dare lezioni di compostezza a tutti gli italiani e in particolare, ad esempio, ai campani, quei piagnoni che denunciano i camorristi che hanno interrato rifiuti tossici nei loro territori, ai pugliesi, che si sono lamentati fin troppo delle morti di tumore causate dalle polveri dell'Ilva, a toscani e marchigiani, che rompono le scatole per pochi risparmi andati in fumo, persino ai siciliani che per una installazione satellitare americana nei pressi di Niscemi hanno sollevato un gran polverone che ancora si arrovella tra procure e tribunali.
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Lunedi 1 Febbraio 2016 alle 16:30
Valentina Dovigo, consigliera comunale Sel e Lista Civica, ha presentato due interrogazioni: una sul tema dell'inquinamento alle acciaierie Valbruna e l'altra sulle spese finora sostenute per il Parco della Pace
Sulla stampa on line (
qui la nota di VicenzaPiù) del 30 gennaio, una rappresentante di ADUC, tra l’altro, afferma: “il 55% dell
'inquinamento dell'aria su Vicenza è dovuto alle emissioni delle acciaierie Valbruna, che insistono sulla città , lo dice uno studio del Comune di Vicenzaâ€.
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Domenica 31 Gennaio 2016 alle 16:08
Maria Grazia Lucchiari, delegata regionale dell'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori), ieri, sabato,
denunciava non solo che «il 55% dell
'inquinamento dell'aria su Vicenza è dovuto alle emissioni delle acciaierie Valbruna...» ma aggiungeva che significa «
prendere in giro la popolazione con le limitazioni del traffico e le domeniche ecologiche», che «
i piani farlocchi che agitano i sindaci non sono quelli previsti dalla legge», che, infatti, «
la legge europea e italiana... obbliga, a dotarsi del Piano Strategico di risanamento dell'aria» e che questo «
significa Valutazione ambientale strategica (Vas) con azioni su tutte le fonti di inquinamento e in sinergia con tutti gli altri piani che incidono sull'ambiente e lo sviluppo del territorio, con monitoraggi e partecipazione e informazione alla popolazione che è la diretta interessata». E la delegata Aduc Veneto, dulcis in fundo, concludeva la sua, finora tecnicamente credibile, accusa così: «
Lo sa pure Legambiente, che se ne sta zitta».
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Sabato 30 Gennaio 2016 alle 13:51
Riceviamo da Maria Grazia Lucchiari, delegata Aduc Veneto, e pubblichiamo
Il 55% dell
'inquinamento dell'aria su Vicenza è dovuto alle emissioni delle acciaierie Valbruna, che insistono sulla città , lo dice uno studio del Comune di Vicenza. Allora ci spieghino, gli amministratori del comune, se vogliono continuare a prendere in giro la popolazione con le limitazioni del traffico e le domeniche ecologiche oppure se non intendono rispettare le regole ovvero la legge europea e italiana che li, obbliga, a dotarsi del Piano Strategico di risanamento dell'aria.
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