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Rucco e Dalla Rosa, Potere al Popolo! Vicenza: Shut up and go home! La base l'abbiamo subita e non voluta, il Parco della Pace sia una "testimonianza"

Di Note ufficiali Mercoledi 9 Maggio 2018 alle 15:00 | 1 commenti

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Nel 2004, scrive nella nota che pubblichiamo Potere al Popolo! Vicenza, gli USA avanzano la richiesta di ampliare la loro presenza militare a Vicenza costruendo una nuova base; il governo italiano, presieduto da Berlusconi, coinvolge il sindaco di Vicenza Enrico Hüllweck che esprime parere favorevole. Solo due anni dopo nel 2006 i vicentini vengono a conoscenza del progetto della base militare e costituiscono il movimento di opposizione No Dal Molin, che attira attivisti da tutta Italia e del quale non si possono trovare corrispettivi nella memoria storica della Vicenza del secondo dopoguerra.

Nonostante questa colossale mobilitazione popolare, il sindaco Hüllweck fa approvare dal consiglio comunale un'opinione favorevole alle richieste statunitensi tradendo la volontà e le esigenze della popolazione vicentina che di fabbriche di morte proprio non vuole saperne. Il via libera definitivo giunge invece dal governo Romano Prodi il 16 gennaio 2007 che non si oppone alle richieste statunitensi.

In questi venti anni Vicenza è stata letteralmente sbranata da potenti interessi immobiliari, assecondati dalle forze politiche locali e nazionali che si sono succedute. Borgo Berga, Dal Molin, Nuovo Tribunale di Vicenza e la futura TAV TAC di Vicenza sono enormi ecomostri, dannosi per la città del Palladio, imposti con ottusa prepotenza dalla politica alla comunità e alle generazioni future.

Francesco Rucco e Otello Dalla Rosa sono le due facce della stessa medaglia, l'espressione della perfetta continuità di queste forze politiche che hanno fatto il loro tempo e ora devono cedere il passo alla sovranità dei cittadini. E' ora di dire basta al potere politico, militare, economico e giudiziario che a vario titolo circonda e appoggia questi personaggi, ipocriti esecutori materiali di trame oscure e il cui scempio ha impestato per sempre la città del Palladio.

Per Potere al Popolo il Parco della Pace è una decisione non negoziabile, troppe colate di cemento, di tutti i colori politici, stanno già soffocando Vicenza, il Veneto è la seconda regione per consumo di suolo dopo la Lombardia e la tendenza non accenna a rallentare.

Ma questo parco non deve essere solo il polmone nord della città, deve testimoniare alle generazioni future la ferma volontà della città di Vicenza: contraria all'occupazione militare statunitense, favorevole alla denuclearizzazione del suo territorio, pronta ieri, oggi e domani ad affermare con forza l'inutilità e la dannosità della guerra.

Il "parco PER LA pace" - rigorosamente fra virgolette - è stata l'unica conquista concreta del grande movimento No Dal Molin e come tale va difeso, dedicandolo alla lotta popolare contro la guerra imperialista e le sue basi, senza se e senza ma. Il parco non dovrà mai essere utilizzato dai soldati americani e nessuna iniziativa culturale sociale politica li deve vedere coinvolti perchè "la base l'abbiamo subita e non voluta".

Potere al Popolo! Vicenza


Commenti

Inviato Mercoledi 9 Maggio 2018 alle 15:45

Quello che non riesco davvero capire è come un gruppo che si firma "Potere al Popolo" possa scrivere "...E' ora di dire basta al potere politico, militare, economico e giudiziario che a vario titolo circonda ...", perché Il potere politico è un potere sociale e come tale ... la capacità di influenzare i comportamento che esseri umani esercitano su altri esseri umani in modo legittimo. Mi sembra di capire che il Potere al Popolo sta dicendo basta a ogni potere incluso il suo!
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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