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Nel grigiore degli interessi da "convergenze parallele" spunta per un attimo Francesco Rucco sulla fu Fiera di Vicenza

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Venerdi 1 Giugno 2018 alle 22:55 | 0 commenti

Francesco Rucco, prima dell'appoggio della coalizione allargata di centro destra, aveva mostrato una originalità e una determinazione che non solo aveva colpito gli osservatori indipendenti ma aveva anche preoccupato l'avversario principe, Otello dalla Rosa, colpito, dopo la sua vittoria alle primarie di centro sinistra, da una strana sindrome da "paralisi" di fronte a proposte innovative che, per essere veramente tali, non possono prescindere da una analisi critica del passato, sia pure nominalmente dominato dalla stessa parte politica.

E se Dalla Rosa ha abbandonato i richiami alla "discontinuità", una volta paralizzato proprio dalle alleanze con i precedenti avversari della stesa area, Giacomo Possamai e Jacopo Bulgarini d'Elci, rappresentanti sia pure con tonalità diverse dell'establishment variatiano e degli interessi che rappresnta, di fatto a Rucco è successo lo stesso da quando al nucleo iniziale di supporter, le sue civiche e Fratelli d'Italia, si sono aggiunte, grazie alla tessitura paziente ma tenace di Sergio Berlato, Forza Italia e Lega, anche queste, però, guarda caso, formazioni storicamente portatrici di interessi.

In questa Vicenza sempre più povera di denaro e di qualità della vità per una parte crescente di cittadini (dopo il crac di Banca Popolare di Vicenza, la perdita della proprietà della Fiera di Vicenza, il flop del volano di sviluppo dei Musei Civici, la Fondazione Roi cioè, la crescita dell'ecomostro di Borgo Berga, l'inquinamento alla cinese..) questi centri di interesse sembrano sempre meno diversi fra di loro, e questo Berlato, noto per le sue battaglie di legalità, non lo aveva messo in conto.

Pronti come sono a spolparsi e dividersi, per continuare ad arricchirsi, quel che poco resta (ad esempio il Parco della Pace costosissimo per come è pensato, le spoglie di una Aim in "partenza" per Verona, le opere in città di una Tac Tav devastante quanto inutile per il traffico veramente "veloce" che interesserà la stazione centrale) gli interessi da "convergenze parallele" hanno messo il bavaglio sia a Dalla Rosa che a Rucco, che, abbandonati in loro ossequio i temi forti di cui abbiamo detto (analisi dei perchè e indicazione di strade reali di recupero economico e di qualità della vita), non sono stati capaci di trattare quelli del lavoro, della sicurezza sul lavoro e del sociale, comunque, di fatto lontani dal loro essere per cultura personale entrambi espressione di una elite borghese benestante (uso vecchi termini ma per come è vecchia Vicenza sono questi i termini che meglio descrivono i candidati principali a palazzo Trissino) e si sono lanciati in una campagna su like fascisti, sondaggi di parte, manganelli a sinistra e perbenismo a destra, una campagna così sterile da essere anestetica (non ci vergogniamo intellettualmente di dare ragione su questo aggettivo alla valutazione del Mis, scandalizzatevi pure, ma noi non siamo ipocriti!).

Torneremo sui candidati degli interessi da convergenze parallele, presenti copiosamente in entrambe le formazioni, scandalizzate dai like o indignate per l'uso e l'abuso dei relativi dossier ma non, ad esempio, dai Massimo Pecori o dai Marco Zocca candidati per dalla Rosa e Rucco, ma oggi vi presentiamo il video in cui della Fiera di Vicenza persa parla con un po' di coraggio Francesco Rucco, ascoltato prima del suo intervento odierno sulla BPVi, che sembra scritto da un infiltrato di Gianni Zonin (per errori e deimenticanze presenti) per generare come replica di Dalla Rosa la controproposta alla Variati del "tante chiacchiere, ma nulla di concreto".

Rucco sulla fu Fiera di Vicenza parla e dice cose ragionevoli che sono nella analisi fattane proprio da Daniele Pedrazzoli capogruppo cittadino e candidato del partito di Sergio Berlato.

Forse quel giorno (il 29 maggio) l'anestico era, almeno per un attimo, finito oppure Sboarina aveva per un attimo gasato un Rucco tutt'altro che messo a suo agio da una coalizione ampia...

Certo che, se sui temi della sicurezza di pancia il centro destra vince sui cloni del centro sinistra, per vincere sui temi veri Rucco deve per lo meno partire da quello che ha detto per la Fiera...

Altrimenti che vinca l'uno o l'altro sarà Vicenza a perdere.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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