Marlane Marzotto: Slai Cobas, soddisfazione per l'assemblea di Valdagno
Domenica 21 Novembre 2010 alle 23:36 | 0 commenti
Slai Cobas - Valdagno, città del vicentino, dove anche le piazze denotano l'inquietante "presenza" della dinastia Marzotto, nella serata di venerdì 19 novembre ha ospitato l' attesa assemblea sulla vicenda ormai nota come il caso Marlane. L'evento, mediato in modo egregio da Annalisa dell'organizzazione Primomaggio, era stato organizzato in quella sede dallo SLAI Cobas nazionale e dal rappresentante della sicurezza nella Marzotto locale Daniele Faccin, per far conoscere le implicazioni che hanno determinato negli anni la strage operaia di Praia a Mare.
Hanno relazionato: Mara Malavenda dello SLAI Cobas nazionale, Fulvio Aurora di Medicina Democratica, Daniele Faccin RSU CUB Marzotto e Alberto Cunto quale coordinatore provinciale SLAI Cobas di Cosenza. Di tutto rispetto la presenza in sala, a dimostrazione dell'importanza degli argomenti in agenda, e davvero alta era l'attenzione essendo del tutto simili i fenomeni che hanno investito negli anni l'azienda capofila e la periferica Marlane. Tra le presenze anche quella del collaboratore di "VicenzaPiù" Marco Milioni, l'unico organo d'informazione ad essersi speso ripetutamente sul caso Marlane, e Giorgio Langella, di FdS e Pdci, che per la battaglia Marlane molto si è speso nel Vicentino. Nel corso della serata si è fatto un excursus su quanto accaduto nella fabbrica praiese, si è relazionato sull'inosservanza delle norme di tutela e si è posto l'accento sulla frammentazione del sindacalismo e di quello di base in particolare. D'estremo interesse gli interventi dei presenti in sala, da quelli di tipo medico a quelli inerenti il coinvolgimento ispettivo, ai referenti sindacali di movimenti impegnati nelle lotte in itinere. Tra le proposte, degna di nota tra le altre, quella di creare un coordinamento operativo tra realtà industriali omogenee, ad imitazione di quel "modus operandi" attivo da circa un decennio tra attivisti delle due aziende nonostante li separassero mille chilometri. Si è pure auspicato un maggior coinvolgimento dei movimenti vicini ai lavoratori, oggi impegnati a giorni alterni e raramente in modo mirato e producente, specialmente quando sono subalterne a partiti od a caste politico-sindacali. Ovviamente ampia soddisfazione, e tra gli organizzatori e tra le persone che hanno seguito con partecipazione l'intera assemblea.
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