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Marlane Marzotto, gli eterni rinvii, la richiesta di processo a Vicenza e il libro di Cirillo

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 18 Ottobre 2010 alle 09:12 | 0 commenti

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Giorgio Langella, Federazione della Sinistra, PdCI, Prc  -  Ricevo da Francesco Cirillo una breve cronaca di quanto successo all'udienza del 16 ottobre scorso a Paola nell'ambito del processo Marlane. Francesco Cirillo sta curando la preparazione di un libro sul caso Marlane. Un libro, questo, che dovremo diffondere per far conoscere quello che è successo a Praia a Mare, la storia di una strage di lavoratori e di una devastazione ambientale che è stata troppo spesso soffocata nel silenzio.

A chi continua la lotta diamo la nostra piena solidarietà e chiediamo a ogni democratico di fare altrettanto. Non lasciamo soli i lavoratori della Marlane per non restare soli anche noi.

Giorgio Langella (Partito dei Comunisti Italiani - Federazione della sinistra di Vicenza)

 

da Francesco Cirillo - Praia a Mare

L'udienza del sabato 16 ha avuto due momenti distinti. La prima parte ha riguardato la richiesta delle parti civili, sia quelli dei familiari e degli operai che delle varie associazioni. A parte un gruppo di 6 familiari esclusi dalla parte civile per incompatibilità secondo il giudice delle malattie presentate con quelle accertate provenienti dalla fabbrica, per il resto è andata discretamente bene. Sono state accettate le parti civili della Legambiente e del WWF (escluse quelle del Forum Ambientalista e Medicina democratica - per errata documentazione però), e quella dei sindacati, CGIL, Si Cobas e Slai Cobas.

La seconda parte ha visto il gruppo degli avocati della Marzotto all'attacco su un punto. Se c'è stato dolo, secondo loro , questo è avvenuto per gli ordini che venivano dall'alto e cioè dalla direzione di Valdagno, per cui la sede naturale del processo non può che essere Vicenza. Insomma un tentativo o di smembrare il processo o di spostarlo totalmente a Vicenza, in una sede evidentemente considerata "sicura" dagli avvocati. La decisione su questa richiesta avverrà nella prossima udienza, il 23 ottobre. È importante dire come fra gli operai ed i familiari ci sia una forte convinzione sulla battaglia intrapresa e ogni udienza è caratterizzata da un piccolo sit-in che essi fanno fuori il tribunale con striscioni e cartelli coadiuvati in questo dagli ambientalisti della Calabria da sempre presenti in questa battaglia vicino a loro.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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