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IdV: le calamità naturali e le loro conseguenze non sono dovute a una tragica fatalità

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 4 Novembre 2010 alle 23:39 | 0 commenti

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Italia dei Valori - L'alluvione del giorno dei Santi, drammatico anche per le vittime che ha provocato, alle quali va il nostro cordoglio, ci conferma, come spesso accade, che le calamità naturali e le loro conseguenze non sono dovute a una tragica fatalità. A tutti i livelli non ci sono state scelte politiche e amministrative adeguate per prevenire e impedire quanto accaduto. La tutela del territorio, in particolare rispetto al rischio idrogeologico, è stata spesso sottovalutata e anzi subordinata a strategie di programmazione urbanistica degli insediamenti e delle infrastrutture che ne prescindono.

Basti pensare che in Regione Veneto la Giunta Zaia, rispetto alle previsioni di spesa per il 2010, ha deciso pochi giorni fa di tagliare ben 5 milioni di euro rispetto alla voce di bilancio "Rischio idrogeologico" e addirittura 21 milioni di euro alla voce "Difesa del suolo".
E dal 2001 giace inspiegabilmente fermo il progetto di realizzazione di casse di espansione nel territorio a Nord di Vicenza, rispetto al quale la Giunta Galan non ha ritenuto di far dichiarare lo stato di emergenza per far nominare un commissario straordinario, come invece si è proceduto l'anno scorso per far approvare e per realizzare in tempi rapidi il progetto della superstrada Pedemontana Veneta.
Il ruolo dei consorzi di bonifica e delle Arpav è stato d'altra parte ridimensionato e privato delle risorse necessarie, rendendone inefficace l'operato.
Da oggi occorre "girare pagina" attraverso un deciso e irreversibile cambiamento del modo di progettare e costruire le nostre Città e i sistemi di trasporto e comunicazione, evitando inutili e dannosi sprechi di territorio e cementificazioni selvagge.
Si cominci, a Vicenza, dalla riconsiderazione delle previsioni di nuovi interventi edilizi contenute nel PAT, rispetto all'impatto che potranno avere sulla Città e sul territorio circostante, e si ripensi la realizzazione del progetto di Pedemontana Veneta nel territorio della Provincia di Vicenza che provocherà un pesante impatto ambientale anche rispetto all'equilibrio idrogeologico.
Il "modello veneto" va integralmente ripensato e praticato per realizzare condizioni di effettivo progresso non di sviluppo dissennato e senza regole .
Ma va riconsiderato anche rispetto al recupero di alcuni valori fondamentali come la solidarietà civica che il Sindaco di Vicenza ben ha fatto a richiamare invitando i cittadini a rendersi disponibili per aiutare la Città ad uscire dall'emergenza.
In questo momento, soprattutto, è urgente l'adozione di concreti provvedimenti da parte del Governo e della Regione Veneta in favore dei cittadini e delle imprese che hanno subito gravi danni, ai quali va la nostra solidarietà e massima attenzione.
Auspichiamo e proponiamo pertanto decisi interventi del Governo volti a sospendere per un congruo periodo di tempo il prelievo fiscale nei confronti dei contribuenti colpiti e a riservare una parte rilevante del prossimo acconto IRPEF dei contribuenti della Provincia di Vicenza alle spese per la realizzazione delle opere pubbliche necessarie e al risarcimento dei danni subiti dai cittadini e dalle imprese in conseguenza dell'alluvione.
Quanto alla Regione, riteniamo debba intervenire subito con un deciso assestamento di bilancio che destini congrui fondi per far fronte ai danni e per realizzare le opere necessarie e indifferibili di prevenzione e salvaguardia del territorio


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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