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Congresso PdCI: "riunire i comunisti per unire la sinistra", senza contropartite di governo

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 2 Ottobre 2011 alle 13:11 | 0 commenti

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Di Giorgio Langella, segretario provinciale di PdCI - FdS Vicenza
Il 1° ottobre 2011, presso il circolo operaio di Magrè (Schio), si è svolto il 6° congresso provinciale del Partito dei Comunisti Italiani. Un congresso che ha avuto il titolo "ricostruire il partito comunista, unire la sinistra".  La relazione del segretario uscente Giorgio Langella ha analizzato alcuni punti del documento nazionale proposto. La necessità di ricostruire un partito comunista organizzato che possa riportare al centro del dibattito e della politica i temi del lavoro, dell'istruzione pubblica, dello stato sociale. Un partito diverso (come lo sono i comunisti italiani) da chi oggi è in parlamento che fa della questione morale un valore inderogabile.

L'assenza di un partito comunista in parlamento si nota proprio per la protervia della maggioranza di destra e il torpore timido dell'opposizione parlamentare. Una situazione che ha portato, nel nostro paese, a un deciso peggioramento delle condizioni di vita dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani. La proposta dei comunisti italiani è, quindi, quella di unificare in un'unica organizzazione tutti i comunisti con o senza partito di riferimento. Ma, come è stato ribadito nel congresso di ieri, i comunisti hanno anche un altro compito, quello di unire la sinistra. Di fare "massa critica" per poter contrastare efficacemente la deriva populistica di destra che investe l'Italia. Unità dei comunisti in una sola organizzazione, unità programmatica con le altre forze di sinistra non comuniste e alleanza democratica per battere la destra che oggi è al governo. I comunisti italiani sono consci che c'è necessità di cambiare governo. E' la condizione necessaria per uscire dalla crisi e dare speranza di riscatto ai lavoratori, ai pensionati e ai giovani. Un'alleanza che si fonda su questioni precise (sviluppo del lavoro, scuola, conflitto di interessi, pubblicizzazione dei beni comuni ...) e soluzioni condivise da tutto il centro sinistra. Un programma con il quale andare alle elezioni e vincerle. I comunisti, quindi, sono disponibili e vogliono essere attori di un'alleanza democratica ampia che abbia la difesa dei principi e dei valori costituzionali. Ma non chiedono né vogliono patteggiare poltrone o posti di sottogoverso.
Consapevoli delle differenze su alcuni punti (guerra, metodo "Marchionne" nei rapporti di lavoro) con il principale partito del centro-sinistra, il PD, i comunisti italiani ritengono che non sia fattibile, nelle condizioni attuali, ipotizzare una propria presenza al governo. Sarebbe portatrice di una conflittualità assolutamente da evitare.
Questo l'impianto della proposta comunista ai partiti del centrosinistra. Una proposta fattibile e concreta che non chiede contropartite, anzi, chiede dedizione e volontà di costruire un governo alternativo a quello PDL-lega.
In questa linea si muovono le proposte fatte dai comunisti (e che vedono uniti PdCI e PRC) a Vicenza: un tavolo programmatico di tutti i partiti di centro-sinistra, le associazioni e i movimenti democratici per le prossime elezioni provinciali; la realizzazione di un "piano per il lavoro" provinciale che, a partire dalla conoscenza, l'analisi e l'interpretazione della realtà del mondo del lavoro vicentino, diventi un vero e proprio progetto che indichi come e dove indirizzare risorse per lo sviluppo del tessuto produttivo. Due proposte concrete che devono essere realizzate e per le quali i comunisti vicentini stanno lavorando.
Il dibattito è stato ampio e approfondito, toccando temi importanti come la questione sindacale, la necessità di far ritornare la politica nei luoghi di lavoro, la questione morale, la questione giovanile, la messa in sicurezza del territorio ecc.
Erano presenti al congresso come invitati Marina Bergamin (segr. CGIL), Marta Goldin (Vicenza capoluogo), Giuliano Ezzelini Storti (PRC), Tomaso Rebesani (SEL) che hanno portato non solo un saluto ma un contributo prezioso al dibattito. Hanno inviato un messaggio l'Anpi e l'IdV.
Il congresso si è concluso con l'approvazione di due ordini del giorno (il primo di forte critica al "manifesto" presentato da confindustria, il secondo di solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori della Marlane-Marzotto), l'approvazione all'unanimità del documento nazionale, la riconferma del compagno Giorgio Langella segretario provinciale del partito, l'elezione degli organismi dirigenti provinciali e dei delegati al congresso nazionale.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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