Cancro, morti, silenzi: Marlane Marzotto
Mercoledi 15 Settembre 2010 alle 22:46 | 0 commenti
Riceviamo da Giorgio Langella (FdS, PdCI, Prc) e pubblichiamo.
Il 30 settembre ci sarà l'udienza preliminare del processo "Marlane" che vede indagati Silvano Storer, Antonio Favrin, Jean De Jaegher, Carlo Lomonaco, Attilio Rausse, Lorenzo Bosetti, Bruno Taricco, Vincenzo Benincasa, Salvatore Cristallino, Ivo Comegna, Giuseppe Ferrari, Lamberto Priori, Pietro Marzotto (foto mib.edu), Ernesto Emilio Fugazzola.
Tanti nomi ben conosciuti nella nostra provincia perché lo stabilimento di Praia Mare fu di proprietà della Lanerossi prima e, dal 1987, della Marzotto che pubblicizza ancora il marchio "Marlane". In quella fabbrica è successo qualcosa di estremamente grave. Si sono ammalati di cancro moltissimi lavoratori e decine sono morti. Sono stati sotterrati veleni che hanno inquinato il terreno dove sorge la fabbrica. Una strage di persone e una devastazione ambientale che ha pochi paragoni in Italia e nel mondo. Eppure se ne parla e se ne scrive poco. Quasi nulla. Si dirà "aspettiamo le decisioni dei giudici". Ma intanto forse è bene non sapere. Forse è meglio nascondere, non dire, non dichiarare. Un silenzio assordante del quale la "grande" informazione vicentina (il Giornale di Vicenza in primis) è complice. Così tacendo si crede che i morti della Marlane non siano esistiti? Il vuoto di informazione sul processo che sta iniziando è indicativo di una mancanza di libertà . La libertà di conoscere.
Da quando non esiste più un forte partito comunista e i comunisti non sono più in parlamento, lorsignori si sentono in grado di fare qualsiasi cosa. Non hanno più freni. E, soprattutto, "se ne fregano" della legalità .
Giorgio Langella
segr. prov. Partito dei Comunisti Italiani - Federazione della Sinistra Vicenza
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