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Borgo Berga, anche i martiri per promuoverlo? Dalla Pozza Peruffo: "partecipazione del sindaco inopportuna". Variati: “piazza vicino al tribunale”

Di Edoardo Andrein Domenica 12 Giugno 2016 alle 16:36 | 2 commenti

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Ieri 11 giugno a Borgo Berga è stata intitolata una piazza alla città di Pontelandolfo, città campana di 2400 abitanti teatro di un tragico fatto d'armi che coinvolge Vicenza come ci spiega Luciano Parolin, avendo raccolto personalmente documenti degli avvenimenti del tempo: “l'eccidio di 400 persone è avvenuto nell'agosto del 1861 a Pontelandolfo e coinvolse l'ufficiale dei Bersaglieri conte Pier Eleonoro Negri, vicentino emigrato/espulso da Vicenza dopo gli eventi del 1848 X giugno. Ho avuto contatti con il prof. Renato Rinaldi storico del comune beneventano per fare chiarezza sui fatti e cancellare definitivamente il titolo di città di Briganti attribuito da 150 anni a Pontelandolfo”.

Inaugurazione della piazza a Borgo Berga avvenuta alla presenza del sindaco di Pontelandolfo Gianfranco Rinaldi e di di Vicenza Achille Variati. In una zona della città da anni sotto l'occhio del ciclone, ma che tra i vari eventi organizzati negli ultimi tempi, ora sembra che pur di promuovere il nuovo complesso residenziale si ricorra alla celebrazione anche dei martiri...

“La scelta è caduta su questa piazza – spiega Variati - essendo vicina al nuovo palazzo di giustizia: sta a significare la volontà di fare giustizia perenne per questa brutta pagina di storia”.

Ma tre associazioni ambientaliste vicentine sono infuriate: i rappresentanti di Italia Nostra, Legambiente e Comitato Antiabusi, che operano da tempo una battaglia di trasparenza e legalità sulla realizzazione del complesso ex Cotorossi-Borgo Berga, hanno preparato un documento di accusa contro il sindaco.

“Vogliamo esprimere – spiega Giovanna Dalla Pozza Peruffo presidente di Italia Nostra – la sdegnata e vigorosa protesta per la partecipazione del sindaco Achille Variati alla intitolazione di Piazza Pontelandolfo all’interno di un complesso urbanistico oggetto di sequestro per abuso edilizio emesso dalla Magistratura della Repubblica di Vicenza”.

“Tale partecipazione politicamente inopportuna – continua Dalla Pozza - rappresenta di fatto un avallo alle negatività e illegittimità collegate al piano urbanistico Piruea ex- Cotorossi in una fase processuale molto delicata”.

 

Di seguito il testo del documento firmato dalle associazioni:

Italia Nostra, Legambiente e Comitato Antiabusi, desiderano manifestare alla pubblica opinione e a Vicenza tutta, l’indignazione nei confronti del Sindaco Achille Variati e della Giunta, per l’inaugurazione della intitolazione alla città di Pontelandolfo di una piazza all’interno del complesso edilizio ex Cotorossi di Borgo Berga, avvenuta sabato 10 Giugno 2016.

Se la memoria di una città martire nel 1861 di un massacro punitivo indiscriminato e ingiustificato da parte del Regio Esercito Unitario, può essere considerata un atto dovuto alla storia dell’Italia risorgimentale nel difficile cammino verso la realizzazione dell’ Unità del Paese, è obbligo etico per le Associazioni protestare vigorosamente per la partecipazione del Sindaco alla cerimonia stessa, chiedendogli nel contempo le ragioni di una tale scelta politica.

Achille Variati è sindaco di tutta la città anche dei cittadini che da anni stanno lottando per far emergere e condannare gli atti illegittimi che hanno portato alla realizzazione dell’enorme complesso edilizio che sorge a Borgo Berga, oggetto di indagine penale da parte della Procura che contesta, per tutta l’area di intervento urbanistico, il reato di lottizzazione abusiva. Rileva infatti il GIP: “E’ però un fatto che sussista l’illegittimità del piano di lottizzazione, e dunque dei permessi di costruire rilasciati o ancora da rilasciare, concernenti la complessiva edificabilità dell’area … tale illegittimità, ai sensi dell’art. 44 d.p.r. 380/2001, rende certamente abusiva la lottizzazione”.

Al riguardo non ci sembra inutile sottolineare che il Direttore Generale del Comune di Vicenza, arch. Antonio Bortoli, è attualmente indagato per abuso d’Ufficio assieme ad altre 17 persone; che il Lotto E) è stato sequestrato con ordinanza del GIP; che è in corso una indagine della Autorità Nazionale Anticorruzione e che una parte del Consiglio comunale, che ha approvato il Piano Urbanistico nel 2009, è stata messa in mora dalla Corte dei Conti.

Date queste premesse la sconveniente presenza del Sindaco, in un luogo urbanisticamente così scottante, viene pertanto percepita come un avallo per lo meno provocatorio e amaro nei confronti di quella che è una ferita aperta nella recente storia di Vicenza, avallo per scelte urbanistiche illegittime che prossimamente saranno oggetto anche di esame da parte degli Ispettori dell‘ UNESCO che, a causa proprio di quelle scelte, ha paventato la possibilità di ritirare il prestigioso riconoscimento .

Italia Nostra : Giovanna Dalla Pozza Peruffo presidente

Legambiente: Adriano Battagin presidente

Comitato Antiabusi: Paolo Crestanello responsabile


Commenti

Inviato Domenica 12 Giugno 2016 alle 18:34

La dr.ssa Dalla Pozza è come il sottoscritto, componente della Commissione consultiva per la Toponomastica e storia cittadina pertanto conosceva da tempo l'ubicazione della Piazza Pontelandolfo Città Martire 1861, Che si trova dietro al Tribunale...per una questione di Giustizia Storica nei confronti della città di Pontelandolfo marchiata come città di briganti. Personalmente ho scritto e analizzato gli avvenimenti dal punto di vista storico, dopo la pubblicazione di nuova documentazione, comunicata al Sindaco. Il Toponimo scelto dalla Commissione, in una zona di Borgo Berga, forse, per motivi politici estranei alle nostre competenze, non è gradito alle Associazioni che, ancora una volta chiamano in causa l'Unesco e il ......prestigioso riconoscimento. Ma la Storia e La Giustizia sono un'altra cosa. Bene ha fatto Variati, la Giunta, il Consiglio Comunale. Come già scritto, per Borgo Berga quando i buoi sono fuggiti,...comincia la raccolta firme..davanti al Tribunale.
Inviato Domenica 12 Giugno 2016 alle 21:44

il prof. Parolin , saggio ed attento conoscitore di Vicenza, ha ragione da vendere. Oramai la Prof. Dalla Pozza & Co Sono diventati patetici soprattutto se consideriamo che per anni non hanno fatto un bel nulla, e sottolineo nulla, per impedire certi scempi. Adesso, che sono state aperte le indagini, hanno pure il coraggio di criticare l 'inerzia della magistratura. Che faccia tosta!
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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