4 novembre 1018: sono orgoglioso di essere Italiano

Dopo 100 anni dalla conclusione della Grande Guerra, l'Italia, ha oramai consolidata la sua unitarietà , sul piano geografico, morale, religioso. Stamane in Piazza all'alzabandiera uno scrosciante applauso ha salutato la salita del tricolore sul pennone di Contrà Cavour, in molti hanno cantato l'Inno di Mameli. Dopo 1000 anni di battaglie, l'Italia è unita. Non è stato facile, la storia Patria per noi è stata molto diversa. I Comuni furono praticamente il soggetto storico che, con la Chiesa e l'Impero, hanno costruito per primi l'idea dell'Italia, bloccata a causa della lotta secolare tra Papato e Impero.
Continua a leggereGrande guerra, Donazzan: "donne in prima linea, grazie al presidente Mattarella che le ha ricordate"

"Il primo conflitto mondiale, di cui oggi celebriamo il centenario della fine - scrive nella nota che pubblichamo l'assessore regionale Elena Donazzan -, fu una guerra immane e totale che cambiò i costumi del nostro popolo. Le donne vissero lo stravolgimento più forte: il dolore dell'abbandono dei loro affetti e del lutto, il coraggio di restare sole per la prima volta nella storia, la forza di prendere il posto degli uomini nelle fabbriche, nei campi, negli ospedali, nei giornali. " (nella foto in una fabbrica di munizioni un'operaia posa durante il suo turno durante la Grande Guerra, ndr).
Continua a leggereFesta dell'Unità Nazionale, Francesco Rucco nel Centenario della Vittoria scopre la lapide ai Caduti in piazza dei Signori e va ad Asiago

Ristoro risparmiatori BPVi, Veneto Banca...: proposte di modifica del prof. Bettiol al testo del governo sul fondo. Miatello scrive a Bitonci e Villarosa (MEF)

Maltempo, Maria Teresa Turetta (Cub) a Zaia: Veneto Agricoltura assuma stabilmente i 300 operai forestali ora con contratto a termine

La scrivente O.S. da tempo sta sostenendo la vertenza dei trecento operai forestali assunti a tempo determinato da Regione Veneto tramite Veneto Agricoltura.
Continua a leggereIl decreto Pillon, egoismo e malafede alla corte di Salomone

Quando davanti a Salomone furono portate due donne che si contendevano l'unico figlio, il gran re d'Israele decise che l'oggetto della contesa fosse diviso in due parti uguali, una per ognuna delle madri. Lo smascheramento finale, ad opera di una ragione geometrica, apparentemente incurante dei sentimenti e delle relazioni, fu permesso in una società ancestrale dov'era ancora presente il sacro rispetto del vincolo. Oggi, nella famiglia moderna, si affrontano più interessi inconciliabili, a cui il salomone bresciano Pillon e una piccola pattuglia di alleati giallo verdi, rispondono con un animo gender-neutral.
Continua a leggere4 novembre 1918: nel dì della vittoria... non dimentichiamo migliaia di vedove e di orfani

Don Torta e Arman scaricano su governo e burocrazia (sic!) le loro colpe. Non basta che si scusino per l'idolatria e per il tempo fatto perdere a vittime di BPVi, Veneto Banca e di... loro stessi: ora si facciano da parte!

Don Enrico Torta e Andrea Arman, un prete malato di protagonismo e un avvocato con una storia condita da discutibili affari, anche con le proprie azioni della Banca Popolare di Vicenza vendute per 500.000 euro al prezzo massimo, e da una sospensione dall'ordine degli avvocati per usura (ci fermiamo come è giusto ad alcuni fatti certi), hanno fatto fuoco e fiamme, prima e dopo il 27 dicembre 2017, giorno della sua approvazione, contro la legge 205, solo perché promossa non dalla loro congrega, sorretta anche da costosi avvocati "consigliati" e forte di ambizioni elettorali, che fissava "l'erogazione di misure di ristoro in favore di risparmiatori che hanno subito un danno ingiusto, riconosciuto con sentenza del giudice o con pronuncia degli arbitri in ragione della violazione degli obblighi di - informazione, - diligenza, - correttezza e trasparenza...)".Â
Continua a leggereTelefonata del Presidente della Repubblica Mattarella a Zaia: "evitare spopolamento montagne". Tremila volontari per taglio alberi

“Veneto Terra di Pace”, firmata la dichiarazione a Villa Giusti dove cent’anni fa fu firmato l’armistizio della Grande Guerra
