Primo maggio veneto per tutti, la nostra festa: pane e rose alle lavoratrici e ai lavoratori nei supermercati e nei centri commerciali
 Pubblicato il 25 aprile 2018, aggiornato il 28 alle 22.21. Anche quest'anno molte lavoratrici e molti lavoratori sono costretti a lavorare anche il Primo Maggio, come in qualsiasi altro giorno dell'anno. Noi, giovani lavoratrici e lavoratori, studentesse e studenti, vogliamo che il Primo maggio sia la festa di tutti i lavoratori, la nostra festa. Per questo, come l'anno scorso, invitiamo tutti a dedicare un po' del proprio tempo per festeggiare il Primo Maggio insieme a chi - per necessità o per obbligo - lo passa a lavorare. Vogliamo farlo con un gesto semplice: donando una rosa, per ribadire che le persone e i loro diritti hanno più valore di ogni esigenza di mercato.
			
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			Pubblicato il 25 aprile 2018, aggiornato il 28 alle 22.21. Anche quest'anno molte lavoratrici e molti lavoratori sono costretti a lavorare anche il Primo Maggio, come in qualsiasi altro giorno dell'anno. Noi, giovani lavoratrici e lavoratori, studentesse e studenti, vogliamo che il Primo maggio sia la festa di tutti i lavoratori, la nostra festa. Per questo, come l'anno scorso, invitiamo tutti a dedicare un po' del proprio tempo per festeggiare il Primo Maggio insieme a chi - per necessità o per obbligo - lo passa a lavorare. Vogliamo farlo con un gesto semplice: donando una rosa, per ribadire che le persone e i loro diritti hanno più valore di ogni esigenza di mercato.
			
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			Morti sul lavoro record in Veneto, Usb: responsabili i padroni e i loro sindacati complici
 E' una strage silenziosa - scrivono nella nota che pubblichiamo USB e Comitato Voci Operaie F.I.P. Schio - ma uccide ed invalida in modo permanente migliaia di lavoratori ogni anno. Nelle ultime due settimane sono morti sui luoghi di lavoro 32 persone. Dall'inizio dell'anno sono quasi 200 i lavoratori che sono stati ammazzati mentre lavoravano. E di anno in anno aumentano e crescono anche gli incidenti che non vengono denunciati. E peggio di tutto è che questi omicidi legalizzati avvengono nella  completa indifferenza del mondo politico e sindacale (nella foto d'archivio una manifestazione per la morte a Schio di Raffaele Sorgato).			
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			E' una strage silenziosa - scrivono nella nota che pubblichiamo USB e Comitato Voci Operaie F.I.P. Schio - ma uccide ed invalida in modo permanente migliaia di lavoratori ogni anno. Nelle ultime due settimane sono morti sui luoghi di lavoro 32 persone. Dall'inizio dell'anno sono quasi 200 i lavoratori che sono stati ammazzati mentre lavoravano. E di anno in anno aumentano e crescono anche gli incidenti che non vengono denunciati. E peggio di tutto è che questi omicidi legalizzati avvengono nella  completa indifferenza del mondo politico e sindacale (nella foto d'archivio una manifestazione per la morte a Schio di Raffaele Sorgato).			
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			Accordo Manfrotto (Vitec group), Adriano Poli (Fim Cisl Vicenza): rappresentanti sindacali nel comitato strategico del Cda, passaporto professionalità, premio risultato 1.100 euro
 Firmato ieri mattina a Feltre (Bl), scrive nella nota che pubblichiamo Adriano Poli (Fim Cisl Vicenza Territorio di Bassano del Grappa), il contratto aziendale alla Manfrotto (Vitec group), azienda leader nella progettazione, produzione e distribuzione di una vasta gamma di accessori per i mercati della fotografia, del video e dell'intrattenimento. Il contratto aziendale avrà valenza per il triennio 2018-2020 e coinvolgerà più di 150 lavoratori del quartier generale di Cassola (Vi) e dei tre stabilimenti produttivi di Feltre, dove lavorano 350 dipendenti. L'accordo è stato firmato unitariamente da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm.			
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			Firmato ieri mattina a Feltre (Bl), scrive nella nota che pubblichiamo Adriano Poli (Fim Cisl Vicenza Territorio di Bassano del Grappa), il contratto aziendale alla Manfrotto (Vitec group), azienda leader nella progettazione, produzione e distribuzione di una vasta gamma di accessori per i mercati della fotografia, del video e dell'intrattenimento. Il contratto aziendale avrà valenza per il triennio 2018-2020 e coinvolgerà più di 150 lavoratori del quartier generale di Cassola (Vi) e dei tre stabilimenti produttivi di Feltre, dove lavorano 350 dipendenti. L'accordo è stato firmato unitariamente da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm.			
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			Primo maggio, Cavedon (Acli Vicenza): il mercato del lavoro va rifondato nei suoi valori per i giovani
 
				
			
			
			1 maggio le Acli si rifanno all'esortazione del Santo Padre: "la gioventù non esiste, esistono i giovani".
"Spesso siete emarginati dalla vita pubblica ordinaria, vi trovate a mendicare occupazioni che non vi garantiscono un domani". L'affermazione, forte, è di Papa Francesco, che ha denunciato come la mancanza di lavoro sia un peccato sociale. "Precariato, lavoro nero, gerontocrazia del lavoro minano il mercato del lavoro, che va rifondato nei suoi valori. Siamo responsabili tutti di questa situazione - spiega il presidente provinciale delle Acli di Vicenza, Carlo Cavedon - in quanto ai giovani va dato spazio vero, opportunità , non semplici concessioni o ritagli di spazio che nessun altro occuperebbe, perché infruttiferi.".
Continua a leggereÈ morto Pietro Marzotto: scusatemi ma non riesco a commuovermi
 È morto Pietro Marzotto e, di fronte a eventi drammatici, si tende sempre a esprimere "sentite condoglianze" e commuoversi. Scusate, ma non ci riesco. E non per colpa di Pietro Marzotto e per il suo "essere padrone". Per il suo "essere dall'altra parte della barricata" rispetto alla mia "scelta di vita". Anche per un avversario si può avere pietas. No. La questione è più profonda. Pietro Marzotto è morto e, adesso, tutta l'informazione ne darà notizia. Si leggeranno necrologi di personaggi importanti e famosi, italiani e non solo.			
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			È morto Pietro Marzotto e, di fronte a eventi drammatici, si tende sempre a esprimere "sentite condoglianze" e commuoversi. Scusate, ma non ci riesco. E non per colpa di Pietro Marzotto e per il suo "essere padrone". Per il suo "essere dall'altra parte della barricata" rispetto alla mia "scelta di vita". Anche per un avversario si può avere pietas. No. La questione è più profonda. Pietro Marzotto è morto e, adesso, tutta l'informazione ne darà notizia. Si leggeranno necrologi di personaggi importanti e famosi, italiani e non solo.			
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			Due notizie e un ricordo oggi sul "mondo Marzotto": è morto Pietro, stanno morendo MCS e ICS, cedute senza garanzie per i lavoratori, morirono in più di 100 alla Marlane
 Oggi a 80 anni è morto Pietro Marzotto, sicuramente un grande nome dell'impresa vicentina  e non solo, per giunta ammantato di quell'aura di uomo di sinistra anche se ricco per i soldi guadagnati per la sua capacità di intraprendere ma in un'epoca in cui le condizioni degli operai erano così infime che passava facilmente per un messia uno come lui che, dopo l'abbattimento giusto 50 anni fa, il 18 aprile 1968, della statua del padre Gaetano da parte di 6.000 lavoratori di Valdagno, scesi in sciopero per opporsi alle condizioni imposte dall'azienda, cominciò a mettere a loro disposizione villaggi e servizi per farli lavorare meglio (e produrre di più?).			
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			Oggi a 80 anni è morto Pietro Marzotto, sicuramente un grande nome dell'impresa vicentina  e non solo, per giunta ammantato di quell'aura di uomo di sinistra anche se ricco per i soldi guadagnati per la sua capacità di intraprendere ma in un'epoca in cui le condizioni degli operai erano così infime che passava facilmente per un messia uno come lui che, dopo l'abbattimento giusto 50 anni fa, il 18 aprile 1968, della statua del padre Gaetano da parte di 6.000 lavoratori di Valdagno, scesi in sciopero per opporsi alle condizioni imposte dall'azienda, cominciò a mettere a loro disposizione villaggi e servizi per farli lavorare meglio (e produrre di più?).			
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			Omba dei Malacalza (Carige), Patrizia Carrella (Fiom Cgil Vicenza): dr. Alessandro Caldana, quanto ci vuole per perizie? Il 27 in Confindustria Vicenza incontro decisivo
 Domani venerdì 27 aprile 2018 al mattino - scive nella nota che pubblichiamo la Fiom Cgil Vicenza - si svolgerà in Confindustria a Vicenza un incontro decisivo tra le delegazioni sindacali e i vertici aziendali di Omba Spa, l'azienda metalmeccanica di Torri di Quartesolo di cui la proprietà (famiglia Malacalza, soci di controllo della Carige, ndr) ha annunciato la chiusura ancora a inizio anno. Intanto non si è tenuto l'incontro al MISE, programmato di concerto con l'Azienda nell'ultima riunione tenutasi a Roma a già convocato dal Ministero stesso; incontro che aveva come scopo la verifica sulle manifestazioni di interesse all'acquisto.			
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			Domani venerdì 27 aprile 2018 al mattino - scive nella nota che pubblichiamo la Fiom Cgil Vicenza - si svolgerà in Confindustria a Vicenza un incontro decisivo tra le delegazioni sindacali e i vertici aziendali di Omba Spa, l'azienda metalmeccanica di Torri di Quartesolo di cui la proprietà (famiglia Malacalza, soci di controllo della Carige, ndr) ha annunciato la chiusura ancora a inizio anno. Intanto non si è tenuto l'incontro al MISE, programmato di concerto con l'Azienda nell'ultima riunione tenutasi a Roma a già convocato dal Ministero stesso; incontro che aveva come scopo la verifica sulle manifestazioni di interesse all'acquisto.			
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			Rsu 2018, Andrea Gregori: un risultato memorabile per il Nursind nel Vicentino
 
				
			
			
			"Abbiamo ottenuto un risultato al di la di ogni migliore previsione. Nel Vicentino 1789 lavoratori hanno manifestato la propria scelta. Un voto deciso e compatto, che va a sostenere il sindacato maggiormente rappresentativo delle professioni infermieristiche, sempre attento e partecipe della vita lavorativa e dell'evoluzione della Sanità nel territorio". Con queste parole il segretario provinciale del Nursind di Vicenza, Andrea Gregori commenta lo straordinario risultato delle recenti elezioni Rsu. Il Nursind, infatti, a conti fatti è risultato il primo sindacato in provincia di Vicenza, sia all'Ulss 7 Pedemontana, che all'Ulss 8 Berica.
Continua a leggereShopping anche il 25 aprile e primo maggio: tutti aperti a Vicenza e in Veneto
 Non si sono ancora sopite le polemiche sulle aperture straordinarie a Pasqua e Pasquetta che già bisogna affrontare le nuove. I centri commerciali preparano infatti una «doppietta»: non solo saranno tutti aperti il 25 aprile come capita ormai da qualche anno ma anche il primo maggio. Porte aperte anche per molti piccoli esercizi soprattutto lungo la costa e, naturalmente, a Venezia, in entrambe le festività. Fa caldo come in pieno giugno, avranno pensato i manager della grande distribuzione, un po' di shopping al fresco attirerà.			
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			Non si sono ancora sopite le polemiche sulle aperture straordinarie a Pasqua e Pasquetta che già bisogna affrontare le nuove. I centri commerciali preparano infatti una «doppietta»: non solo saranno tutti aperti il 25 aprile come capita ormai da qualche anno ma anche il primo maggio. Porte aperte anche per molti piccoli esercizi soprattutto lungo la costa e, naturalmente, a Venezia, in entrambe le festività. Fa caldo come in pieno giugno, avranno pensato i manager della grande distribuzione, un po' di shopping al fresco attirerà.			
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			Centri per l'impiego: per l'Rsu Cgil Gianluca Cappellozza i lavoratori sono contro il trasferimento a Veneto Lavoro, con Berlato contro Donazzan
 Sembra non finire mai la vicenda del trasferimento dei dipendenti dei Centri per l'Impiego veneti, che tuttora mantiene incerto il futuro di 400 lavoratori. La proposta dell'assessore Elena Donazzan, che mira a far confluire i dipendenti dalla dipendenza provinciale a quella dell'ente autonomo Veneto Lavoro, vede da febbraio scorso la ferma opposizione del presidente della commissione "Lavoro" del consiglio regionale Sergio Berlato. La controproposta vuole verificare la possibilità di far transitare i lavoratori direttamente alle dipendenze della regione (ora come ora l'assorbimento di personale in regione è in deroga).			
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			Sembra non finire mai la vicenda del trasferimento dei dipendenti dei Centri per l'Impiego veneti, che tuttora mantiene incerto il futuro di 400 lavoratori. La proposta dell'assessore Elena Donazzan, che mira a far confluire i dipendenti dalla dipendenza provinciale a quella dell'ente autonomo Veneto Lavoro, vede da febbraio scorso la ferma opposizione del presidente della commissione "Lavoro" del consiglio regionale Sergio Berlato. La controproposta vuole verificare la possibilità di far transitare i lavoratori direttamente alle dipendenze della regione (ora come ora l'assorbimento di personale in regione è in deroga).			
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