Quotidiano | Categorie: Politica, Lavoro

Sportelli Informalavoro, Sergio Berlato (FdI): "approvata la legge regionale, i Comuni possono fare richiesta"

Di Note ufficiali Martedi 23 Ottobre 2018 alle 21:14 | 0 commenti

ArticleImage

E’ stata approvata la legge regionale che prevede la possibilità di aprire nei Comuni del Veneto gli sportelli Informalavoro. L’obiettivo di questa legge – commentano in una nota i Consiglieri del Gruppo consiliare Fratelli d’Italia, Massimiliano Barison e Sergio Berlato – è quello di attuare una diffusione capillare nella nostra Regione dei servizi per il lavoro attraverso la rete con i Comuni, favorendo in questo modo la massima equità nelle condizioni di accesso alle opportunità occupazionali.

Praticamente è una facoltà: i Comuni possono fare richiesta alla Regione di voler aprire nei propri uffici questi sportelli - che potranno essere gestiti anche in forma associata in consorzi piuttosto che unioni di Comuni - ed avranno tutta una serie di funzioni attualmente disponibili solo nei centri per l’impiego. Servizi dall’orientamento all’analisi delle competenze della persona disoccupata fino all’aiuto alla ricerca di un lavoro attraverso l’incrocio tra la domanda e l’offerta utilizzando il portale telematico regionale.

Non solo, gli sportelli serviranno per informazioni anche sulla formazione e riqualificazione professionale, sull’autoimpiego, sui tirocini, sull’avvio di una impresa.

Oltre che per i disoccupati gli informalavoro garantiranno informazioni e servizi di ricerca del personale per le imprese che vogliono assumere.

Concretamente l’apertura dello sportello - spiegano Barison e Berlato – avverrà previa stipula di una convenzione tra Regione e Comuni che prevede impegni reciproci:

I Comuni metteranno a disposizione il personale, gli spazi, gli arredi e le strumentazioni informatiche mentre la Regione garantirà la formazione e l’aggiornamento continuo del personale, il collegamento telematico con il sistema regionale del lavoro, e il coordinamento attraverso i centri per l’impiego.

Il progetto nasce da una buona prassi già sperimentata quando ero assessore provinciale al lavoro a Padova – commenta Barison – dove tra il 2010 e il 2012 furono aperti 16 sportelli informalavoro con ottimi risultati in termini di servizi ai cittadini e alle imprese. Purtroppo con la riforma Del Rio che prevedeva il passaggio dei centri per l’impiego dalle Province all’agenzia nazionale per il lavoro questi sportelli furono soppressi nel 2016. Adesso dopo che l’ennesimo cambio di rotta nazionale ha riportato i servizi per il lavoro in capo alla Regione ho deciso di riproporre questa buona prassi – specifica il Consigliere Barison.

E’ facile intuire – proseguono Barison e Berlato – l’utilità del progetto per i cittadini che nello stesso sportello dove si rivolgono per i servizi comunali (carta d’identità, certificato, cambio di residenza etc..) potranno avere un servizio anche per la ricerca di lavoro; mentre per i centri per l’impiego ci sarà un alleggerimento dei carichi di lavoro consentendo al personale di dedicarsi di più alle politiche attive del lavoro come l’accompagnamento e la ricerca di posti di lavoro presso le imprese visto che gli ultimi dati del Veneto ci dicono che solo il 5% del tempo dei cpi (centri per l’impiego) viene dedicato per queste attività e solo il 3% dei disoccupati ha trovato un lavoro attraverso i cpi.

Non solo ma ciò consentirà ai Comuni di conoscere la situazione degli occupati e disoccupati nel proprio territorio per meglio definire politiche sociali mirate per disoccupati di lunga durata senza ammortizzatori sociali piuttosto che politiche occupazionali attraverso fiere del lavoro con le imprese locali che cercano personale da assumere.

Anche in vista della riorganizzazione e potenziamento dei centri per l’impiego annunciata dal Governo – concludono Barison e Berlato – questa legge potrebbe essere ripetuta in tutte le Regioni in quanto esprime concretamente il principio di sussidiarietà verticale tra Stato, Regione e Comune su una materia centrale come il lavoro che ha in sé l’obiettivo di accrescere il benessere sociale di una comunità, obiettivo comune ad ogni Istituzione pubblica.

Leggi tutti gli articoli su: Sergio Berlato, Lavoro, fdi, Informalavoro

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network