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Due notizie e un ricordo oggi sul "mondo Marzotto": è morto Pietro, stanno morendo MCS e ICS, cedute senza garanzie per i lavoratori, morirono in più di 100 alla Marlane

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Giovedi 26 Aprile 2018 alle 20:31 | 0 commenti

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Oggi a 80 anni è morto Pietro Marzotto, sicuramente un grande nome dell'impresa vicentina  e non solo, per giunta ammantato di quell'aura di uomo di sinistra anche se ricco per i soldi guadagnati per la sua capacità di intraprendere ma in un'epoca in cui le condizioni degli operai erano così infime che passava facilmente per un messia uno come lui che, dopo l'abbattimento giusto 50 anni fa, il 18 aprile 1968, della statua del padre Gaetano da parte di 6.000 lavoratori di Valdagno, scesi in sciopero per opporsi alle condizioni imposte dall'azienda, cominciò a mettere a loro disposizione villaggi e servizi per farli lavorare meglio (e produrre di più?).

Oggi è morto Pietro Marzotto e di sicuro è giusto dargli merito per quanto di buono ha fatto, ma a questo ci stanno già pensando e ci penseranno i soliti politici, delle cui meritate lodi, che solo il buono ricorderanno, riferiamo a parte.

A noi rimane il "lavoro sporco": evidenziare, ecco la seconda notizia, che proprio oggi una nota della stessa regione Veneto evidenzia la crisi (fallimento) di due brand come MCS e ICS che facevano parte del gruppo e che, seguendo la filosofia della famiglia, sono stati ceduti a fondi di investimento senza adeguate garanzie per i lavoratori, tanto a incassare ci pensa la proprietà, a cercare di sopravvivere o a morire economicamente tocca ai dipendenti venduti come scatoloni.

Non c'entra in quella cessione, ora senza prospettive per i ceduti, l'uomo più noto della dinastia?

Non lo sappiamo e non ci va di verificarlo, questa volta, la prima, per MCS e ICS perchè altre cessioni per moneta, tra cui quella stessa delle sue quote nell'azienda a quelli che per lui erano familiari poco rispettosi della sua grandezza, sono state da lui fatte o accettate. 

E non ci va di verificarlo perchè nel processo in cui, dopo oltre venti anni di ritardi, tecnici e voluti, era imputato per la morte di oltre cento lavoratori della Marlane Marzotto di Praia a Mare, che nessun politico ha mai celebrato come, ad esempio, Luca Zaia o Achille Variati stanno ora facendo con Pietro con i loro comunicati affranti, e lacrimevoli, in quel processo, dicevamo, il fratello Gaetano, pur se lui non imputato, espresse bene la vera linea difensiva di tutti, Pietro Marzotto incluso: "noi eravamo lì (alla Marlane Marzotto, ndr) a curare i nostri soldi, non ci occupavano d'altro".

E, quindi, da assolvere come furono assolti anche per tanti altri, e forse condannabili, motivi dopo aver tutti insieme versato un obolo risarcitorio ai familiari dei morti di ben 30.000 euro...

Se questo è il valore della vita di una persona, sacrificata al profitto quì dei Marzotto, tra cui allora soprattutto Pietro (e per quì intendiamo anche i morti più o meno occulti per amianto nel Vicentino nelle fabbriche con quela proprietà) e altrove per gli imprenditori con qualunque nome sulla pelle dei lavoratori, noi come elogio funebre gli dedichiamo, col semplice rispetto dovuto ad ogni defunto, le note altrui perchè più umilmente proviamo a ricordare i lavoratori, morti fisicamente o morenti economicamente, che nessuno celebra e piange...


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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