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Lavoro, Giorgio Langella (Pci): "per gli imprenditori è un costo che deve essere tagliato"

Di Note ufficiali Domenica 25 Novembre 2018 alle 19:37 | 0 commenti

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Nel conflitto tra capitale e lavoro - scrive in una nota Giorgio Langella (PCI veneto) - vera e propria guerra in atto nei luoghi di lavoro, chi vive del proprio lavoro continua a morire. Le cause sono evidenti: mancanza di sicurezza, ritmi di lavoro sempre più alienanti, retribuzioni insufficienti a condurre una vita decente, cancellazione di diritti, crescente precarietà, competizione e divisione tra i lavoratori. In poche parole, brutale sfruttamento che lavoratrici e lavoratori devono subire per sopravvivere.

Tutto in nome "dell'impresa" e "del profitto". Nella guerra in atto non esiste alcuna "pace", nessuna "tregua". Anche ieri i lavoratori morti nei luoghi di lavoro sono stati almeno tre (da quanto riporta l'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro:  "A Roma è deceduto Sabri Buski un operaio kossovaro di 25 anni che è rimasto incastrato o fra la piattaforma aereasu cui lavorava e un balcone della facciata di un edificio che stavano ristrutturando." - "Lungo  ferroviaria tra Milano e Brescia un operaio di 35 anni è stato investito da un treno che l'ha ucciso all'istante. Il lavoratore era dipendente di una ditta esterna." - "In provincia di Ragusa ha perso la vita Salvatore Sangiorgio che è morto dissanguato dopo essere stato travolto dalla motozappa con la quale stava lavorando.")
Da inizio anno a ieri sera i morti nei luoghi di lavoro sono, in Italia, 651 (17 in più rispetto al totale dei morti di tutto il 2017). Nel Veneto (che guida la tragica classifica dei decessi) i morti nei luoghi di lavoro da inizio anno sono 64.
Nessuno dei "governanti del popolo (sic)", fa nulla. Neppure dice qualcosa. 
Postano gattini nei social, esultano a pugno chiuso (insultando in maniera indegna il simbolo dell'unità della classe che vive del proprio lavoro) in parlamento, parlano a vanvera, producono leggi e decreti che impediranno ai lavoratori di protestare e lottare per condizioni di lavoro perlomeno decorose (cfr decreto "sicurezza" di Salvini) ... 
Ci fanno credere che siamo tutti sullo stesso piano, lavoratori e padroni, e intanto chi vive del proprio lavoro muore per il profitto di qualcuno, in un sistema che fa dello sfruttamento la sua ragione d'essere e del profitto l'unico idolo da adorare.
Rendiamoci conto che, per lorpadroni e per i governi a loro asserviti, il lavoro (garantito, sicuro e ben retribuito) è considerato nulla di più un costo che deve essere tagliato. Lo sfruttamento (se non ricominceremo a lottare ed agire, se non ricominceremo ad esigere dai sindacati - CGIL in primis - un'azione decisa, una lotta degna di questo nome) sarà sempre più pesante e sarà l'unica forma di rapporto di lavoro. Chi vive del proprio lavoro non avrà altro futuro che quello di servire un padrone e sperare nella sua benevolenza. Altro che modernità e progresso.

Leggi tutti gli articoli su: cgil, Lavoro, capitale, Giorgio Langella, Morti sul lavoro, Pci

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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