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Quotidiano | Categorie: Fatti, giornalismo

Ci avevamo "azzeccato": Luca Ancetti va al Gdv dopo 36 anni a Tva, di cui 20 da direttore. Rappresenta il "nuovo" voluto da Luciano Vescovi al posto del "vecchio" Ario Gervasutti. E a Tva il direttore è... Basso

ArticleImage Domenica 11 settembre mattina all'alba, dopo non aver ancora smaltito, come scrivevamo, "la gioia per le nostre due squadre (totale per il forte Napoli, parziale per il Lane che fa quel che può e la... rabbia (sportiva) per la strapotenza della Juve...", riferivamo delle "prime, consistenti, voci sul successore al GdV di Ario Gervasutti, dopo che terminerà l'interim di Marino Smiderle. Il candidato di maggior fede confindustriale, tutto fatto in casa e, in parte, low cost, sarebbe Luca Ancetti, il direttore di Tva di lungo corso che anche l'8 settembre ha incontrato il presidente Vescovi, mentre il suo ruolo in Tv verrebbe assunto da Domenico Basso che oggi ha lasciato, salutando i suoi ascoltatori e non rimanendo muto, Antenna 3 (fa parte del consorzio di Tva) e che, secondo quanto riportato da Il Corriere del Veneto, "già lunedì sarà impegnato altrove".... Oggi nella riunione di Giunta di Confindustria Vicenza, dove si decidono le sorti (e le informazioni" de Il Giornale di Vicenza è stato confermato (per il 2 ottobre) quanto da noi previsto per Luca Ancetti, mentre da Il Corriere del Veneto apprendiamo di aver fatto bingo: ci abbiamo "azzeccato" anche sul suo sostituto visto che dal 19 settembre) il direttore di Tva è... Basso (nel foto montaggio da sx Basso, Ancetti, Vescovi, Gervasutti e Zigliotto).

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Quotidiano | Categorie: Fatti, giornalismo

Confindustria Vicenza e il suo GdV muti con i lettori sul licenziamento di Ario Gervasutti: li informiamo noi, come per BPVi. Al giornale arriva Luca Ancetti e a Tva Domenico Basso?

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A quasi una settimana dal "licenziamento in tronco" di Ario Gervasutti, il direttore che da sei anni lo gestiva, la proprietà de Il Giornale di Vicenza (l'Athesis controllata, come abbiamo rivelato. da una fitta ragnatela di società con un multilpo consistente di membri dei relativi Cda e che affida al socio di riferimento locale, Confindustria Vicenza, la gestione del quotidiano di Via Fermi) non ha ancora avuto il buon gusto di informare compiutamente sul fatto avvenuto il 5 settembre e comunicato solo con due fredde righe ufficiali il 7 i suoi lettori, a cui dovrebbe almeno un po' di trasparenza, dopo il buio con cui ha coperto di anno in anno tante storie scomode, una su tutte e per tanti anni il flop annunciato (vedi il nostro "Vicenza. La città sbancata") della Banca Popolare di Vicenza da cui non ha difeso migliaia di suoi lettori con un'informazione appena più "equidistante".

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Quotidiano | Rassegna stampa | Categorie: Politica, giornalismo

Il caso Raggi e i "nostri casi": Peter Gomez e noi di VicenzaPiù faremmo un altro mestiere se avessimo voluto vivere tra gli applausi

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Cari lettori, io e i miei collaboratori, che cerchiamo di raccontare, da sempre, le cose "come stanno" a prescindere da "a chi facciano comodo", ci riconosciamo in questo articolo di Peter Gomez, direttore de IlFattoQuotidiano.it, bollato con etichette varie a seconda delle sue posizioni, che sono uniche, contro il malaffare e le incoerenze, che, invece, quelle sì, sono varie e purtropo generalizzate. Leggete se volete. Lui e noi. Perchè un vero giornalista non accetta mai la logica del "chi non è con me è contro di me" di chi lo vuole asservito. Giovanni Coviello

"Il vero giornalista? Quello che scrive solo ciò che piace"

di Peter Gomez

Quando lavoravo a Il Giornale di Montanelli capitava spesso che mi dessero del fascista. Tra i miei primi servizi vi fu un viaggio in incognito su un autobus di leoncavallini diretto a Montalto di Castro dove si sarebbe dovuta costruire una centrale atomica. Rientrato in redazione scrissi un pezzo di cronaca che nei fatti era per loro lusinghiero: stando a quello che avevo visto, i miei compagni di viaggio erano dei giovani idealisti, molti dei quali minorenni, animati da sentimenti di sincero ambientalismo.

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Quotidiano | Categorie: Fatti, giornalismo

VicenzaPiu.com: ora è più bello da vedere, ascoltare e leggere. E con pochi tuoi clic in più è indipendente sempre di più

ArticleImage I contenuti sono essenziali e fondamentali per una buona informazione, l'unica che interessa a noi di VicenzaPiù perchè è quella che cercate voi che ci seguite sul nostro network multimediale, a volte concordando con le nostre opinioni, che arrivano sempre dopo e ben distinte dalla notizie, altre volte convincendoci delle vostre, ma sempre rispettandoci l'un l'altro. Se ci leggete o vedete e ascoltate sapete per certo che non abbiamo padroni per cui se, cosa sempre possibile, "sbagliamo", nelle opinioni, però, perchè le notizie sono il nostro vero e originale prodotto, non lo facciamo mai "per conto terzi". E, soprattutto, sapete che se si sottopongono opinioni diverse (e noi amiamo anche ospitarne di discordanti) non si commettono errori ma si danno opportunità di confronto mentre, se si danno notizie false o anche solo parziali (vedi il caso della Banca Popolare Vicenza), allora sì che si fanno danni. I contenuti (notizie e opinioni) sono, quindi, al centro del nostro lavoro, ma sottoporveli al meglio e sfruttando il meglio della moderna multimedialità fa parte del nostro concetto di essere al servizio dei lettori.

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Quotidiano | Categorie: Politica, Economia&Aziende, giornalismo

Matteo Renzi a Padellaro da Vespa: su BPVi i giornali non hanno parlato. Giorgio Langella: «vero per il GdV, falso per VicenzaPiù. Mandategli "Vicenza. La città sbancata"»

ArticleImage Caro Direttore, ieri a Porta a Porta davanti a Bruno Vespa ci sono state (come viene riportato in rete) "scintille tra Matteo Renzi e Antonio Padellaro sulle banche" ed è stata tirata in ballo la Banca Popolare di Vicenza. Ebbene, Renzi ha tentato di mettere soprattutto sotto accusa i giornalisti, tutti. Il mondo della politica, ha detto Renzi, ha fatto l'impiccione, specialmente quello territoriale, ma i giornalisti hanno dormito su BPVI. Al solito Renzi ha in parte ragione ma non spiega mai tutta la realtà, quella vera. Tace sempre "dettagli" che lui riterrà insignificanti ma che possono essere illuminanti. Non specifica mai le cose, spara nel mucchio. Se si prende il caso della BPVI, la cosa appare chiara. E' vero che i politici territoriali hanno fatto gli impiccioni con le banche popolari, ma non dice chi. Non dice che, tra quelli che lui chiama "impiccioni" si possono annoverare evidentemente anche esponenti del PD come Alessandra Moretti, fotografata con Gianni Zonin durante la campagna elettorale delle europee in uno stand del Partito di Renzi.

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Quotidiano | Categorie: Economia&Aziende, giornalismo

Tanto tuonò che piovve: al foglio locale serve una "ispezione" del centro destra per beccare le telecamere "cieche" dei vigili e un parere dell'esperto per accorgersi che la crisi a Vicenza dipende dalla BPVi. Ma anche no

ArticleImage Oggi, mentre il sole ferragostano non accenna diminuire di lux, la luce si è finalmente accesa anche nella redazione del Giornale di Vescovi, il GdV, già "Vedetta fascista" perchè chi comanda ha sempre ragione...  Per giorni e giorni i suoi cronisti hanno propinato ai loro, residui, lettori dei fantastici "copia e incolla" delle dichiarazioni ("stiamo cercando nelle immagini video delle telecamere Herm Bone, il vandalo del Cristo di S. Lorenzo") dei portavoce tecnici e politici della Polizia Locale di Vicenza. A dirigerla tecnicamente e magistralmente (verso il collasso della sua residua credibilità) c'è tal comandante Cristiano Rosini, uno che si diletta soprattuto in scorribande non autorizzate (e non sanzionate dall'ammisitrazione di Achille Variati) in Ztl, in parchegi invasivi del camper del cognato (non sanzionati se non in un inconcepibile ritardo) e in mancati controlli di cosa ci girino a fare per il Park Rocchetta alcuni suoi sottoposti (un buffettino e via ai trasportatoti di cassette varie con le auto di servizio sempre più usate a Vicenza dai dipendenti pubblici per servizi... personali, vedasi lo shopping gastronomico dell'autista sempre di Variati...).

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Quotidiano | Categorie: Economia&Aziende, giornalismo

Il tribunale di Venezia cambia orientamento e le baciate BPVi e Veneto Banca sono di sicuro legittime? Tonino De Silvestri: non è vero. Scrivete al direttore a [email protected]

«Le possibili tutele per i soci traditi della Banca Popolare di Vicenza: intervista all'avv. Tonino De Silvestri, già magistrato di Cassazione. Scrivete al direttore a [email protected]»: è questo il titolo che davamo ieri, 31 agosto, alla nostra intervista per VicenzaPiùTv all'avv. Tonino De Silvestri, già magistrato di Cassazione e noto pm della procura di Vicenza che "provò" ad indagare su Gianni Zonin a cavallo dei primi anni 2000 con gli esiti ben noti e riassunti da Giovanna Faggionato su Lettera 43 facendo riferimento anche a nostre "denunce". E lì sottolineavamo che «proprio perchè noi la storia l'abbiamo scritta mentre si svolgeva oggi ci preoccupiamo non solo di completarla anche con le inchieste in corso e di seguire gli incerti sviluppi attuali della nuova gestione della BPVi, targata Gianni Mion, Salvatore Bragantini e Francesco Iorio, ma cerchiamo di trasferire da tempo i consigli che possano aiutarli ai soci traditi dalla Banca...». Non tutti i 118.000 i possessori di azioni della Banca Popolare di Vicenza (ma lo stesso vale per gli oltre 80.000 di Veneto Banca) possono avere pretese perchè, scrivevamo, «molto diverse sono le singole posizioni, alcune delle quali non difendibili o addirittura "privilegiate"». 

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Quotidiano | Categorie: Banche, Economia&Aziende, giornalismo

Dario Loison e i 22 milioni di euro di baciate rifilate dalla BPVi. Per la fu Popolare di Zonin arriva il "soccorso abbronzante": fa arrossire l'excusatio non petita del foglio locale

ArticleImage Dario Loison, un noto imprenditore dolciario di Vicenza che ha portato il suo panettone anche in Santa Sede e in tanti paesi stranieri, "ha mostrato più coraggio di quello appena sussurrato da quelle istituzioni locali come Comune, Provincia di Vicenza e Regione Veneto, che lui stesso ha richiamato alle loro responsabilità etiche ("visto che la BPVi non sa cosa sia") insieme a quelle dei politici nazionali espressi dal territorio e muti di fatto di fronte a questa "calamità", non naturale, che rischi di distruggerlo più di quanto non abbia fatto l'alluvione del 2011". Così evidenziavamo oggi un passaggio fondamentale del suo intervento di ieri alla Fornaci Rosse, di cui abbiamo riferito praticamente in tempo reale e in cui ha fatto un "outing" accusatorio coraggioso ("la mia famiglia ha 22 milioni di euro di baciate BPVi sul collo, quello che ci hanno fatto è inconcepibile!") e ha mostrato a tutti i presenti il nostro libro testimonianza "Vicenza. La città sbancata" le cui ultime copie, prima della seconda ristampa in arrivo, sono acquistabili, salvo esaurimento, anche nel nostro gazebo a soli 9 euro per i visitatori dell'evento curato dall'Associazione Nuova Sinistra.

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Quotidiano | Categorie: Economia&Aziende, giornalismo

Nuova BPVi in tribunale: "baciate" lecite. Il GdV nasconde il Cda dietro il Fondo Atlante e la tesi assolverebbe Gianni Zonin e tutto il "cucuzzaro". Antonino Cappelleri archivi e assegni i pm al problema di Variati: i profughi

Oggi il quotidiano locale riferisce della "giustificazione" in tribunale da parte dei nuovi vertici della Banca Popolare di Vicenza delle cosiddete "operazioni baciate"  nascondendo, tanto per cambiare e per "abbellire" come in passato i vertici della Popolare, la scelta delle tesi legali a loro sostegno dietro la nuova proprietà, il Fondo Atlante, che più di una volta ha, invece, dichiarato ufficialmente e in documenti inequivocabili, che non è suo compito gestire la banca, le cui decisioni e operazioni sono di totale e completa responsabilità del Cda, quello sì nominato dal fondo. Premettiamo questa fondamentale precisazione (le tesi sono della nuova BPVi e non della proprietà, anche se questa di certo non se ne lagna) per raccontare ai lettori la verità, come fatto in "Vicenza. La città sbancata", che ha raccolto in 342 pagine a 9,99 euro e di cui è in corso la seconda ristampa i nostri articoli testimonianza sul caso BPVi pubblicati fin dal 13 agosto 2010.

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Quotidiano | Categorie: Politica, Fatti, giornalismo

"Prima bruciare, poi indossare": l'editoriale di Gervasutti che apprezziamo. Anche perchè corregge il titolo falso di pochi giorni fa sul "burka vietato da Merkel"

ArticleImage "Prima bruciare, poi indossare", così Ario Gervasutti titola il suo corsivo sulla querelle sul "burkini sì o no". Ve lo proponiamo soprattutto perchè molte delle considerazioni che fa il direttore de Il Giornale di Vicenza sono condivisibili o portano a riflessioni necessarie e non facile sull'argomento della libertà delle donne, anche islamiche, e della cività occidentale che si farebbe paladina della libertà "imponendo", però, questa volta in Francia un divieto: quello di indossare il burkini in spiagga. Ma vi proponiamo l'editoriale anche perchè il direttore rimette a posto, con stile anche se con un'evidenza limitata e chiara agli addetti ai lavori e non ai malpancisti a cui puntava il precedente titolo "commerciale", la questione di un titolo di venerdì 19 agosto sul suo quotidiano che, per noi, era palesemnte falso.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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