Dopo la votazione dell'assemblea degli azionisti BPVi che ha dato il via libera ad un'azione di responsabilità generalizzata verso gli eventuali responsabilidella sua mala gestio nell'era di Gianni Zonin, la Banca Popolare di Vicenza si è solo riservata di avviarla nei confronti della KPMG spa, la sua precedente società di revisione ora "sostituita" da PricewaterhouseCoopers spa /aliasPwC spa) la società di revisione "ingaggiata" da Veneto Banca all'epoca di Vincenzo Consoli, confermata da Cristiano Carrus e anch'essa probabilmente e a maggior ragione, vista la conferma a Montebelluna e la promozione a Vicenza, non toccata ad oggi da azioni legali dall'istituto trevigiano.
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I Consumatori Italiani Uniti di Schio stanno organizzando dei nuovi incontri di aggiornamento, che avranno luogo a breve a Schio e a Valdagno per fare chiarezza con gli azionisti sul tema del rimborso della Banca Popolare di Vicenza. "La Banca - spiega Piero Mincato, responsabile dell'area finanziaria dei Consumatori Uniti di Schio- ha accettato l'accordo transattivo con gli azionisti, anche se non è stato raggiunto il quorum dell'80%. Non è scattata la procedura di bail-in, per cui lo Stato adesso può in qualche modo aiutare. Nelle prossime riunioni di aggiornamento spiegheremo tecnicamente ai risparmiatori la proposta commerciale della Banca e cercheremo di far capire agli azionisti che al di là di ogni giusta arrabbiatura, bisogna cercare di essere razionali".Â
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La Banca popolare di Vicenza è sull'orlo del fallimento e solo un tempestivo intervento statale da almeno 3,5 miliardi potrà salvarla. L'alacre lavoro di anni con cui il dominus Gianni Zonin, tutto il consiglio d'amministrazione e alcuni top manager sono accusati di aver messo in ginocchio l'istituto, polverizzando 6 miliardi di euro investiti dai 120 mila soci nelle azioni della banca, è stato ieri sanzionato dalla Consob, con una maxi multa per complessivi 9 milioni di euro. Il comunicato della Vigilanza sui mercati finanziari parla di una serie di violazioni "commesse dal vertice aziendale tra aprile 2011 e aprile 2015", e riguardanti "le discipline in materia di regole di condotta degli intermediari nei confronti della clientela, di prospetto, di offerte al pubblico e di informazione societaria".
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Come riporta l'Ansa, che pubblichiamo di seguito*, approfondisce NordEst Economia, la cui nota riportiamo in fondo**, e come pubblicato ufficialmente dalla Consob (qui riportiamo alcune delle sanzioni sul suo bollettino ufficiale odierno in via di aggiornamento) Banca Popolare di Vicenza , dopo la multa dell'Antitrust per oltre 4 milioni e quella in arrivo della BCE per 27, è stata sanzionata dal "controllore" che, lo si capisce sempre di più, ben poco ha controllato, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, per un totale di 9,14 milioni di euro per violazioni commesse dal vertice aziendale tra aprile 2011 e aprile 2015: meglio tardi che mai? Quali saranno i riflessi sulle decisioni di sistema (Governo, Bankitalia e, soprattutto, BCE) non è possibile prederlo ma, di certo, i provvedimenti odierni cominciano a fare luce sui metri diversi usati proprio dal "sistema" nei confronti di BPVi, la "pupilla" di Visco e Barbagallo, e Veneto Banca, che, al di là delle sue comunque ben minori responsabilità , appare sempre di più come la vittima predestinata per coprire Zonin & c.
Palladio Holding S.p.A. è diventata azionista di RCF Group S.p.A. con una quota del 30 percento. Una partnership che mira ad unire le qualità e le competenze dei soci per consolidare ed accelerare gli ambiziosi obiettivi di crescita della Società . Un nuovo importante investimento per PFH effettuato dalla holding del gruppo attraverso un veicolo dedicato e senza ricorso a leva finanziaria, anche in vista dei piani di crescita di RCF Group che potranno prevedere acquisizioni nel breve o medio periodo. RCF Group, con sedi a Reggio Emilia e Bologna, opera con i marchi RCF e dB Technologies ed è leader a livello internazionale nella progettazione, produzione e commercializzazione di prodotti e sistemi per l'audio professionale e la sonorizzazione pubblica.
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Era fuori discussione che la presenza di Giorgio Meletti, giornalista economico de Il Fatto Quotidiano, esperto di banche e degli intrecci intorno a Banca d'Italia, desse ancora maggior lustro e visibilità alla presentazione del secondo libro dossier della collana Vicenza Papers, che dopo "Vicenza. La città sbancata" si è arricchita, sempre a firma di Giovanni Coviello, di "Roi. La Fondazione demolita". Il giornalista, che vanta una lunga conoscenza del nostro direttore da lui più volte intervistato per Il Mondoquando Coviello dirigeva negli anni 80 e 90 aziende nel settore dell'informatica, ha aggiunto la sua visione nazionale e sistemica del mondo che ruota intorno alla banche venete alla cronaca e alla denuncia puntale del magma locale intorno alla vecchia BPVi.
Sull'incerto destino delle banche italiane pesa il dominio pieno e incontrollato della Banca centrale europea (Bce) e della Banca d'Italia. La Vigilanza esercita il suo potere di vita e di morte senza rendere conto a nessuno, con una discrezionalità prossima all'arbitrio. Esemplare il caso del Monte dei Paschi di Siena e del suo amministratore delegato Marco Morelli. Dal 22 dicembre i titoli della più antica banca del mondo sono sospesi in Borsa, in attesa che la vigilanza decida se consentire il salvataggio pubblico o decretare il fallimento, pudicamente detto risoluzione.
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Da NordEst Economia: è in calendario domani, 3 maggio, alle 12.30 il primo incontro tra Fabrizio Viola e i sindacati sul piano di riduzione strutturale costi BPVi. Da VeneziePost: dopo Parma, la fiera di Bologna strizza l'occhio alla Fiera di Verona. Per i tagli di personale delle banche venete il piano di riduzione strutturale dei costi della Banca Popolare di Vicenza parte, per ora, dal taglio delle retribuzioni apicali e del personale di Banca Nuova. Sul tavolo è attesa per il 3 maggio la proposta di almeno 100 mila giornate di solidarietà . Farà il suo primo ingresso a Vicenza il capo del personale di Veneto Banca, Vania Piccin. La donna che gestirà d'ora in poi i tavoli sindacali e la riorganizzazione della nuova e unica banca. In attesa dell'ok a procedere della Bce.
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Il 26 aprile a Bassano presso la libreria Palazzo Roberti, una delle top 3 per la vendita di "Vicenza. La città sbancata", è stato presentato in anteprima "Roi. La Fondazione demolita", il secondo libro/dossier della nostra collana Vicenza Papers, alla presenza dell'autore Giovanni Coviello, che ha avuto al suo fianco il prof. Italo Francesco Baldo, autore della ricca prefazione sul marchese mecenate Giuseppe Roi, e Giorgio Meletti, giornalista economico de Il Fatto Quotidiano, esperto di banche e degli intrecci intorno a Banca d'Italia. Stasera dopo avervi proposto la registrazione della presentazione, alcune delledomande e risposte al termine dell'evento e il ricordo del mecenate marchese Giuseppe Roi, il cui lascito a Vicenza è stato deturpato fisicamente e moralmente, vi proponiamo in video l'intervento di Coviello e, di seguito, la sua prefazione al suo secondo libro denuncia di una Vicenza che non vuole cambiare ma di cui vuole svelare la "cupola" per poi demolirla insieme a chi a questa terra tiene veramente.