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La Consob multa, ora, BPVi per 9,14 milioni: violazioni di Zonin, Sorato & c. tra aprile 2011 e aprile 2015! Tagli da 50 mln proposti al personale già vanificati dalle varie multe

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Mercoledi 3 Maggio 2017 alle 20:44 | 0 commenti

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Come riporta l'Ansa, che pubblichiamo di seguito*, approfondisce NordEst Economia, la cui nota riportiamo in fondo**, e come pubblicato ufficialmente dalla Consob (qui riportiamo alcune delle sanzioni sul suo bollettino ufficiale odierno in via di aggiornamento)  Banca Popolare di Vicenza , dopo la multa dell'Antitrust per oltre 4 milioni e quella in arrivo della BCE per 27, è stata sanzionata dal "controllore" che, lo si capisce sempre di più, ben poco ha controllato, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, per un totale di 9,14 milioni di euro per violazioni commesse dal vertice aziendale tra aprile 2011 e aprile 2015: meglio tardi che mai? Quali saranno i riflessi sulle decisioni di sistema (Governo, Bankitalia e, soprattutto, BCE) non è possibile prederlo ma, di certo, i provvedimenti odierni cominciano a fare luce sui metri diversi usati proprio dal "sistema" nei confronti di BPVi, la "pupilla" di Visco e Barbagallo, e Veneto Banca, che, al di là delle sue comunque ben minori responsabilità, appare sempre di più come la vittima predestinata per coprire Zonin & c.

Sapremo in futuro, si spera non lontano, se per i passi futuri non si terrà ancora conto di questo quadro, ora ufficiale, nel quale le crepe della vecchia BPVi appaiono ben più larghe di quelle dell'Istituto di Montebelluna, che gli osservatori "indipendenti", ben pochi per la verità, anche a Francoforte, definivano come la banca da salvare e non da macellare nella "polpetta avvelenata" della Popolare Vicentina.

Intanto, nel primo incontro tra la banca e i sindacati per definire la riduzione dei costi del personale, in attesa della definizione del piano necessario per accedere agli aiuti di Stato, la banca ha ribadito la necessità di ridurre i costi di 50 milioni nel 2017 (serviranno a qyalcosa e, soprattutto, basteranno di fronte a buchi miliardari?) e i sindacati la loro contrarietà ai licenziamenti. Le parti si rivedranno il prossimo 10 maggio, anche se una, amara, battuta non si può non fare: Viola e Piccin puntano a una prima riduzione di costidi 50 milioni mentre le sanzioni se li sono già mangiati.

Senza contare che le evidenze della Consob e dell'azione di responsabilità avviata non fanno che riforzare le ragioni legali di coloro i quali, il 30% dei soci interessati dalla Opt, non hanno accettato la transazione: col rischio di dover pagare per costoro molto di più dei 200 milioni "ristorati" ai soci rassegnati e a chi magari (Fondazioni bancarie, enti vari e grossi investitori privati) quel ristoro lo "meritava" molto meno, cresce quello della mancanza di continuità aziendale.

Non vorremmo essere oggi nei panni dai cavalieri solitari Gianni Mion e Fabrizio Viola, che, presentando un bilancio da approvare in queste condizioni, stanno rischiando in proprio e che potrebbero pagare, in caso di fallimento, più di chi ha truffato decine di migliaia di soci...

 

*Ansa. La Consob, scrive l'Ansa, presenta il conto agli ex vertici della Popolare di Vicenza dopo aver accertato una la lunga lista di violazioni ai danni dei piccoli risparmiatori e del mercato: 9,14 milioni di euro il totale delle sanzioni comminate al Cda, ai sindaci e ad alcuni dirigenti in carica tra l'aprile 2011 e l'aprile 2015. A partire dall'ex direttore generale, Samuele Sorato, e dall'ex presidente, Gianni Zonin.

 

Consob - che ha distribuito tra gli ex vertici anche la sanzione accessoria della perdita dei requisiti di onorabilità e l'incapacità di assumere incarichi in società quotate per complessivi 76 mesi - ha contestato la violazione della norme "in materia di regole di condotta degli intermediari nei confronti della clientela, di prospetto, di offerte al pubblico e di informazione societaria". Illeciti tutti "riconducibili, secondo i rispettivi ruoli e responsabilità, ai principali livelli decisionali e di controllo interno della banca".
Lo spaccato delle sanzioni - a partire da quelle dirette a Zonin e Sorato (la proposta di Consob era di 370 mila euro per il primo e 650 mila per il secondo), ma anche all'intramontabile presidente del collegio sindacale Giovanni Zamberlan - si potrà ricavare solo una volta pubblicate tutte le delibere. Per ora ne sono state rese note due. Una, minore, di cui sono destinatari Sorato (50 mila euro) e il suo vice Emanuele Giustini (35 mila euro). L'altra, da 470 mila euro, di cui è destinataria solo la banca per aver reso al mercato informazioni non corrette sui criteri di determinazione del valore delle azioni, sull'esito degli aumenti del 2013 e del 2014 e sull'evoluzione della compagine sociale.
Ma la Consob - che al pari della Banca d'Italia è stata oggetto di critiche per la tempestività nell'intercettare gli illeciti prima che i 'buoi siano scappati' - ha appurato violazioni anche in tema di vendita di azioni e finanziamenti alla clientela, carenze nell'esecuzione degli ordini di vendita dei titoli, nella determinazione del prezzo delle azioni e nella redazione dei prospetti informativi sugli aumenti in cui non si faceva menzione, ad esempio, al macroscopico fenomeno del capitale finanziato.
Bpvi, bisognosa degli aiuti di Stato per salvarsi, sarà chiamata a rispondere in solido per gli illeciti degli ex vertici, contro cui ha avviato un'azione di responsabilità da 2
miliardi di euro. Certo il conto delle authority si sta facendo pesante: 4,5 milioni dall'Antitrust per pratiche commerciali scorrette, a cui potrebbe aggiungersi una maxi-sanzione da 27 milioni della Bce, il cui iter è pero' ancora in corso.

 

**NordEst Economia. I provvedimenti riguardano il Consiglio di amministrazione, all'epoca presideduto da Gianni Zonin mentre alla guida operativa dell'istituto c'era Samuele Sorato, e il Collegio sindacale in carica all'epoca dei fatti, segnala una nota della commissione, in cui si segnala che agli stessi soggetti sono state comminate anche le sanzioni accessorie della perdita temporanea dei requisiti di onorabilità e dell'incapacità di assumere incarichi in società quotate o loro controllate per un totale di 76 mesi.

In particolare, prosegue il comunicato, Consob ha accertato - al termine di un'attività di vigilanza, che ha compreso anche un'ispezione fra aprile 2014 e maggio 2015 - che la banca «ha violato le discipline in materia di condotta degli intermediari nei confronti della clientela, di offerte al pubblico e di informazione societaria».I comportamenti illeciti, scrive Consob, «risultano essere frutto di scelte aziendali riconducibili, secondo i rispettivi ruoli e responsabilità, ai principali livelli decisionali e di controllo interno della banca».

I provvedimenti sanzionatori sono in via di pubblicazione sul Bollettino elettronico della Consob.

In dettaglio vengono contestate da Consob le informazioni al pubblico non corrette o incomplete in merito al valore delle azioni della Banca Popolare di Vicenza, nonché relativamente all'esito degli aumenti di capitale del 2013 e del 2014 e all'evoluzione della compagine sociale della banca.

Si tratta del primo dei provvedimenti sanzionatori diretti all'istituto berico pubblicato dalla Consob sul suo sito internet.

Per queste violazioni in materia di informativa (delibera 19930) la Consob ha applicato alla Bpvi sanzioni per complessivi 470 mila euro.

Tra le contestazioni «l'omessa indicazione» nel comunicato del 25 marzo 2015 «dell'imminente ridimensionamento del prezzo delle azioni», che «ha privato il mercato di un rilevante warning sulla congruità dell'investimento».

L'8 aprile 2015 Bpvi tagliò da 62 a 48 euro il valore dei titoli, a distanza di meno di due settimane da un piano che prevedeva una «significativa crescita» dell'utile, con profitti per 201 milioni nel 2017 e per 313 milioni nel 2019.

Per quanto riguarda i comunicati relativi al prezzo delle azioni, «l'omessa indicazione dei criteri valutativi utilizzati non ha consentito agli investitori di comprendere il processo di formazione del prezzo e, conseguentemente, di valutare la congruità
del prezzo rispetto agli indicatori patrimoniali e reddituali della Banca».

Mentre «gravemente fuorvianti» per come ne hanno enfatizzato il successo sono stati ritenuti da Consob i comunicati sull'esito degli aumenti del 2013 e 2014.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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