Dal settimanale

Opinioni | Categorie: Dal settimanale

Uno di troppo

 In anteprima le "ciacole" pubblicate sul numero 186 di VicenzaPiù, dal oggi in edicola a 1 euro e disponibile da domenica nei punti di distribuzione in città

Incidenti sul lavoro, ancora un luttoNotizie del genere non se ne vedevano da un po' di tempo, e francamente non se ne sentiva proprio la mancanza. Nei giorni scorsi un operaio dell'Etra, la multiservizi bassanese che si occupa di energia e gestione rifiuti, è morto stritolato dagli ingranaggi di un macchinario. Al di là delle specificità dell'incidente, sulle quali sono in corso gli accertamenti del caso, l'episodio ha riacceso i riflettori sul tema sempre troppo trascurato della sicurezza nei luoghi di lavoro.
I dati dello Spisal (il servizio di prevenzione dell'Ulss) dicono che la situazione sta migliorando sensibilmente. Merito del lavoro di prevenzione fatto dallo stesso Spisal, della maggior attenzione delle aziende, e anche della crisi, che contribuisce a spegnere un po' di macchinari e ridurre il numero di ore lavorate. Ma le cifre restano drammatiche: si parla sempre di oltre quattromila feriti all'anno, e di qualche vita perduta. Si trattasse di qualsiasi altro problema, ce ne sarebbe a sufficienza per suonare la grancassa dell'emergenza, a destra come a sinistra. Invece per chi muore o si ferisce in fabbrica, nei campi, o nei cantieri, il silenzio arriva in fretta: qualche fiaccolata, qualche commento di rito, poi basta. Quando invece la situazione, in questo caso sì, è davvero intollerabile: non è ammissibile che qualcuno esca di casa per andare al lavoro e non ci rientri più. Anche fosse uno solo, è sempre di troppo.

Continua a leggere
Opinioni | Categorie: Politica, Dal settimanale

Beppe Grillo stasera a Vicenza. Cosa non va

Beppe Grillo sarà alle 21 in Piazza dei SignoriSarà Piazza dei Signori ad accogliere stasera alle 21 Beppe Grillo a Vicenza. L'evento è legato alla presentazione della lista nazionale "Movimento a 5 Stelle" presente su tutte e 7 le province del Veneto, chiamate alle urne il 28 e 29 Marzo. Si parlerà di Acqua, che deve rimanere pubblica, di Energia pulita che può sostituire il nucleare, di politici con troppo privilegi in questo momento di crisi e di dove sta andando questa Italia tra debito pubblico svenduto ai cinesi e lo scarso rispetto delle leggi. Si farà Libera informazione e sarà un'occasione di utile riflessione per chi è indeciso, una risata amara per chi pensa di non poter far niente, ma una ventata di speranza per chi, invece, vuole cambiare le cose.

Di seguito riproponiamo la lettera aperta a Beppe Grillo pubblicata sul numero 185 di VicenzaPiù.

 

Continua a leggere
Inchieste | Categorie: Politica, Dal settimanale

Alta velocità, numeri contro

Articolo pubblicato su VicenzaPiù n.185, in edicola e nei consueti punti di distribuzione.
Viene presentata come fondamentale per non perdere il treno dello sviluppo
Ma ha costi esorbitanti, e molto spesso vantaggi minimi
Tutte le cifre della Tav, e la situazione del tratto vicentino

 Tav a Vicenza, ormai se ne parla da 20 anniSe c'è un progetto che viaggia a velocità da lumaca, è proprio quello per la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità. Se ne parla ormai da vent'anni e, almeno per quanto riguarda il Vicentino, ancora non si vede una soluzione o una decisione condivisa. Tra tunnel chilometrici, deviazioni a sud dei Berici, passaggi su viadotti a fianco dell'autostrada e polemiche varie, si fa presto a perdere il conto delle proposte gettate in mezzo alla mischia. Proviamo allora a fare un po' di chiarezza sullo stato dell'arte.

Continua a leggere
Inchieste | Categorie: Politica, Dal settimanale

Aimopoli, un gioco durato troppo

Articolo pubblicato su VicenzaPiù n.185, in edicola e da oggi nei consueti punti di distribuzione.

La sede Aim di Contrà San BiagioCi sono voluti tre anni per arrivare al primo giro di boa nell'inchiesta giudiziaria sull'acquisto da parte di Aim Bonifiche della piattaforma di smaltimento rifiuti tossico-nocivi di Marghera. La Procura di Vicenza chiede il processo per l'ex presidente della multiservizi comunale, Beppe Rossi (ex An), per il geometra Carlo Valle, costruttore già condannato per illeciti legati ai rifiuti, e per il commercialista Gianni Giglioli (clicca qui per sua replica, da noi pubblicata, n.d.r.), ex assessore della giunta Variati e più volte advisor per conto dell'ex municipalizzata.

Continua a leggere
Opinioni | Categorie: Politica, Dal settimanale

Grillo, l'azione è nulla senza pensiero

Lettera aperta sui limiti di un tentativo positivo ma senza sbocchi. Pubblicata su VicenzaPiù n.185, da oggi in edicola a 1 euro e da domani nei consueti punti di distribuzione.

Caro Beppe,

Beppe Grilloti do del tu perché in questi anni, leggendo quotidianamente il tuo blog, mi sei diventato amico. Ho condiviso molte tue battaglie, il V-Day 1 e 2, la denuncia della corruzione mai morta e della partitocrazia sempre viva, l'appoggio ai genuini movimenti popolari No Tav, No Discariche e naturalmente No Dal Molin, l'appello per una democrazia dal basso, la sensibilità verso la decrescita. Meno il tuo approccio tecnologico al problema ambientale (l'idrogeno, che stupidaggine), il tuo fiancheggiamento dell'Italia dei Valori finito, com'era prevedibile, in una cocente delusione, la tua amnesia del criminale signoraggio bancario, un generale "minimalismo" che ti porta a occuparti di questioni specifiche senza affrontare quella centrale e decisiva: la rivolta contro un sistema per intero sbagliato, folle, oppressivo, che ha nell'economia del profitto la sua logica e nella tecnologia, soprattutto informatica, la sua arma più forte. Ma, comune cittadino incazzato come sono, mi starai sempre simpatico perché sei uno dei pochi che chiama le cose col loro nome e dà voce all'anelito di liberazione da questa farsa altrimenti nota come Italia.

Continua a leggere
Opinioni | Categorie: Politica, Dal settimanale

Sviluppo insostenibile

In anteprima le "ciacole" pubblicate sul numero 185 di VicenzaPiù, dal oggi in edicola a 1 euro e disponibile da domenica nei punti di distribuzione in città

Dal webQualche settimana fa Fabio Salviato, il fondatore di Banca Etica e di Idea (la lista politica che risponde all'acronimo di Italia democratica, etica e ambientalista), ci ha detto in un'intervista che preferisce parlare di crescita sostenibile piuttosto che di decrescita. Nei giorni scorsi il sindaco Variati, parlando di Tav, ha sottolineato l'importanza di "tenere assieme" sviluppo e sostenibilità.
Quello dello sviluppo sostenibile è un leit motiv che si sente sempre più spesso, ma che nasconde un enorme equivoco di fondo. Per non finire come russi e americani, che ai tempi della Guerra Fredda si ritenevano tutti e due depositari dell'autentico concetto di democrazia, bisogna infatti mettersi d'accordo su cosa significhino le parole sviluppo e sostenibile: se per sviluppo si intende la crescita economica e per sostenibilità ci si riferisce a idee come rispetto per l'ambiente, tutela dei diritti delle persone, miglioramento della qualità di vita, i due concetti fanno a pugni. Quindi, o si rivede l'idea di sviluppo, slegandola dai suoi risvolti economici (ci può essere uno sviluppo sociale anche se il Pil non cresce), o si rivede, in un modo che ci riesce difficile immaginare, il concetto di sostenibilità (ad esempio ipotizzando un modello di società sostenibile solo per una piccola parte dell'umanità - più o meno come quello esistente adesso). Una terza alternativa non c'è. E i tanti proclami sullo sviluppo sostenibile sono, nella maggior parte dei casi, solo uno specchietto per allodole.

Continua a leggere
Opinioni | Categorie: Dal settimanale

Aziende (sane) sull'orlo della crisi

Articolo pubblicato sul numero 184 di VicenzaPiù, in edicola a 1 euro, disponibile nei punti di distribuzione in città e scaricabile dal sito

 

Operai al lavoro"Sono anni che lo denunciamo. Adesso è servito il morto per evidenziarlo. È brutale dirlo, ma è così". Filippo De Marchi, presidente dell'Associazione delle piccole industrie vicentina, non usa tanti giri di parole e va dritto al cuore del problema. Il problema è un aspetto della crisi che finora è rimasto un po' in secondo piano, sotto traccia, oscurato dal dilagare di licenziamenti e crisi aziendali. Ci sono le aziende che non ce la fanno perché la produzione è crollata, gli ordini non arrivano, il mercato si è fermato. E ci sono quelle che ordini e commesse li avrebbero anche, e il lavoro pure: ma sono ugualmente con l'acqua alla gola, messe alle corde dalla difficoltà sempre maggiore di farsi pagare da clienti e committenti. La situazione è finita al centro delle cronache nei giorni scorsi con il suicidio di un piccolo imprenditore, disperato perché non riusciva a ottenere il saldo di alcuni lavori già eseguiti e, di conseguenza, a pagare gli stipendi dei propri dipendenti. Ma situazioni del genere sono all'ordine del giorno da tempo. E sempre più frequenti, anche senza arrivare ad esiti tanto drammatici.

Continua a leggere
Opinioni | Categorie: Politica, Dal settimanale

Un lavoro decente

In anteprima le "ciacole" pubblicate sul numero 184 di VicenzaPiù, in edicola a 1 euro e disponibile da domani nei punti di distribuzione in città 

La civetta di VicenzaPiù n.184, da oggi in edicolaNel 1999 'Organizzazione internazionale del Lavoro (un'agenzia delle Nazioni Unite con sede a Ginevra, non un covo di comunisti) pubblicava un rapporto intitolato "Per un lavoro decente". Vi si elencavano le condizioni minime che si dovrebbero assicurare a tutti i lavoratori: tra queste c'erano, riassumendo all'osso, la stabilità dell'occupazione, la possibilità di valorizzare nel tempo la propria identità professionale, la sicurezza sui luoghi di lavoro, la sicurezza di un reddito adeguato, la possibilità di avere una rappresentanza sindacale libera e collettiva, la possibilità di assicurarsi una pensione. A rileggerle adesso, a undici anni di distanza, dopo un fiume di parole (e di leggi) sulla flessibilità, e ormai assuefatti a cose come il lavoro in affitto, le collaborazioni a progetto, i rapporti di dipendenza mascherati da partite Iva e quant'altro, pare quasi di essere su un altro mondo. In questo decennio la politica si è mossa esattamente nella direzione opposta. Blaterando di sicurezza per ogni motivo, anche il più futile, e erodendo progressivamente e scientificamente le sicurezze reali di milioni di persone. Adesso, con le regionali alle porte, si ricomincerà: tutti a parlare di sicurezza, ad agitare spauracchi, e nessuno a toccare il cuore del problema. Che, come dice chiaramente la Costituzione, è il lavoro. Chiedere poi che sia anche decente, in tempi di crisi, è ormai un optional. 

Continua a leggere
Opinioni | Categorie: Politica, Dal settimanale

Concia e corruzione, tra rassegnazione e impunità

Articolo pubblicato sul numero 183 di VicenzaPiù, in edicola a 1 euro e disponibile da domani nei punti di distribuzione in città

 

La civetta di VicenzaPiù n.183, da oggi in edicolaL'inchiesta della Guardia di Finanza nel settore della concia è impressionante fin dai numeri: 128 le imprese coinvolte, 21 il numero degli imprenditori destinatari di provvedimenti restrittivi e 178 il numero complessivo degli indagati. Finora la Gdf ha accertato movimenti di denaro contante verso gli istituti di credito e società fiduciarie di San Marino per oltre 17,3 milioni di euro. Oltre 1 miliardo di euro l'imponibile sottratto all'erario, con un'evasione solo ai fini Iva di circa 245 milioni di euro.

Indignazione scomparsa...
Sono numeri davvero notevoli. Eppure nonostante le dimensioni della vicenda, non ho percepito significativi moti di indignazione o di sdegno. Sembra quasi che tutto quanto possa scivolare nel dimenticatoio della rassegnazione. Ed è proprio la rassegnazione una delle maggiori nemiche della speranza di poter sconfiggere la corruzione. In un Paese rassegnato, trova la strada spianata chi vuol far passare leggi dannose per i più e favorevoli per pochi. Poi ci sono quelli che sentenziano pubblicamente che l'evasione fiscale e la corruzione sono una cosa normale in un generale clima di magna-magna. Anzi meritano comprensione: al Sud Italia non rubano forse ugualmente se non di più? Ma non ho neppure sentito voci di intellettuali o della cultura indignarsi più di tanto per lo scandalo arzignanese.

Continua a leggere
Opinioni | Categorie: Politica, Eventi, Dal settimanale

Unità d'Italia, i valori da riscoprire

150 anni dall'Unità d'ItaliaMarco Appoggi risponde alla lettera aperta pubblicata due settimane fa. Articolo pubblicato sul numero 181 di VicenzaPiù, in edicola a 1 euro e disponibile nei punti di distribuzione in città, oppure scaricabile in formato pdf dal box a destra.

 

Caro Direttore,
ho letto l'articolo pubblicato dal suo settimanale sulle celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia. Considerato che è stato convertito in una sorta di lettera aperta al sottoscritto quale consigliere delegato "alla programmazione e realizzazione delle celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia" , cortesia vuole che risponda.

Tesi ingenerose
Certo, le tesi che sono sostenute mi paiono un po' ingenerose; in alcuni punti anche autolesioniste. Me lo lasci dire con franchezza. Partiamo da un dato. Indipendentemente dalle valutazioni e critiche storiche, i protagonisti del Risorgimento hanno agito con passione, con idealità politica e limpidezza intellettuale. Su questo spero sia d'accordo. La lapide che a Monte Berico ricorda Massimo D'Azeglio nel suo ruolo di comandante nelle giornate del giugno 1848, durante le quali fu ferito, è un orpello inutile, grondante retorica o evento importante per avviare una riflessione sulla nostra identità e sulle nostre radici? Davvero D'Azeglio ha del tutto perso, come si asserisce nell'articolo a conclusione del ragionamento?
Tutti noi abbiamo letto, spero, i versi manzoniani "una d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, /di sangue e di cor". Questa era la definizione di patria nell'Ottocento, che possedeva comunque una dimensione europea ed era accompagnata da una rivendicazione popolare di autonomia multietnica. Come nell'impero asburgico o ottomano, anche in Italia c'era questa speranza che poi s'inverò nelle complesse vicende del Regno Sabaudo. Tutto da gettare o un punto di partenza per ripensare il senso di appartenenza del popolo italiano, naturalmente con gli strumenti e i linguaggi del XXI° secolo?

Continua a leggere
<| |>





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network