Un lavoro decente
Sabato 27 Febbraio 2010 alle 11:04 | 0 commenti
In anteprima le "ciacole" pubblicate sul numero 184 di VicenzaPiù, in edicola a 1 euro e disponibile da domani nei punti di distribuzione in città Â
Nel 1999 'Organizzazione internazionale del Lavoro (un'agenzia delle Nazioni Unite con sede a Ginevra, non un covo di comunisti) pubblicava un rapporto intitolato "Per un lavoro decente". Vi si elencavano le condizioni minime che si dovrebbero assicurare a tutti i lavoratori: tra queste c'erano, riassumendo all'osso, la stabilità dell'occupazione, la possibilità di valorizzare nel tempo la propria identità professionale, la sicurezza sui luoghi di lavoro, la sicurezza di un reddito adeguato, la possibilità di avere una rappresentanza sindacale libera e collettiva, la possibilità di assicurarsi una pensione. A rileggerle adesso, a undici anni di distanza, dopo un fiume di parole (e di leggi) sulla flessibilità , e ormai assuefatti a cose come il lavoro in affitto, le collaborazioni a progetto, i rapporti di dipendenza mascherati da partite Iva e quant'altro, pare quasi di essere su un altro mondo. In questo decennio la politica si è mossa esattamente nella direzione opposta. Blaterando di sicurezza per ogni motivo, anche il più futile, e erodendo progressivamente e scientificamente le sicurezze reali di milioni di persone. Adesso, con le regionali alle porte, si ricomincerà : tutti a parlare di sicurezza, ad agitare spauracchi, e nessuno a toccare il cuore del problema. Che, come dice chiaramente la Costituzione, è il lavoro. Chiedere poi che sia anche decente, in tempi di crisi, è ormai un optional.Â
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