Opinioni | Categorie: Politica, Dal settimanale

Un lavoro decente

Di Luca Matteazzi Sabato 27 Febbraio 2010 alle 11:04 | 0 commenti

In anteprima le "ciacole" pubblicate sul numero 184 di VicenzaPiù, in edicola a 1 euro e disponibile da domani nei punti di distribuzione in città 

La civetta di VicenzaPiù n.184, da oggi in edicolaNel 1999 'Organizzazione internazionale del Lavoro (un'agenzia delle Nazioni Unite con sede a Ginevra, non un covo di comunisti) pubblicava un rapporto intitolato "Per un lavoro decente". Vi si elencavano le condizioni minime che si dovrebbero assicurare a tutti i lavoratori: tra queste c'erano, riassumendo all'osso, la stabilità dell'occupazione, la possibilità di valorizzare nel tempo la propria identità professionale, la sicurezza sui luoghi di lavoro, la sicurezza di un reddito adeguato, la possibilità di avere una rappresentanza sindacale libera e collettiva, la possibilità di assicurarsi una pensione. A rileggerle adesso, a undici anni di distanza, dopo un fiume di parole (e di leggi) sulla flessibilità, e ormai assuefatti a cose come il lavoro in affitto, le collaborazioni a progetto, i rapporti di dipendenza mascherati da partite Iva e quant'altro, pare quasi di essere su un altro mondo. In questo decennio la politica si è mossa esattamente nella direzione opposta. Blaterando di sicurezza per ogni motivo, anche il più futile, e erodendo progressivamente e scientificamente le sicurezze reali di milioni di persone. Adesso, con le regionali alle porte, si ricomincerà: tutti a parlare di sicurezza, ad agitare spauracchi, e nessuno a toccare il cuore del problema. Che, come dice chiaramente la Costituzione, è il lavoro. Chiedere poi che sia anche decente, in tempi di crisi, è ormai un optional. 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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