Utente: Lb60
Ultimi commenti di Lb60
Inviato Domenica 30 Settembre 2018 alle 22:01
Essi..nun ce vojamo stà, nun ce vojamo stà.
Nun ce vojamo stà ad un sindaco fantasma, incapace di qualunque azione se non di parlare di sicurezza, di colpe dell'amministrazione precedente
Nun ce vojamo stà ad un assessore caricatura della buonanima, che spadroneggia togliendo dossi rallentatori e creando nuove strade in pieno centro storico
Nun ce vorremo stà, quando, finalmente questi due personaggi sveleranno finalmente il loro fantastico piano del parco della pace...
100 giorni buttati, tronfi della potenza di fuoco dei media loro amici (il sont deux cons, mais il s'agit de nos cons!)
Nun ce vojamo stà ad un sindaco fantasma, incapace di qualunque azione se non di parlare di sicurezza, di colpe dell'amministrazione precedente
Nun ce vojamo stà ad un assessore caricatura della buonanima, che spadroneggia togliendo dossi rallentatori e creando nuove strade in pieno centro storico
Nun ce vorremo stà, quando, finalmente questi due personaggi sveleranno finalmente il loro fantastico piano del parco della pace...
100 giorni buttati, tronfi della potenza di fuoco dei media loro amici (il sont deux cons, mais il s'agit de nos cons!)
Inviato Sabato 15 Settembre 2018 alle 22:00
Per Campo Marzo, i problemi si trascinano da ben di più di 4.000 giorni. O vogliamo dare a bere che "Quando c'era LUI" (Hullweck) Campo Marzo fosse una specie di Eden ? Faceva pena tanto quanto: in più 'l'eccellentissimo' aveva inventato quell'infame tavolata l'8 settembre lungo il centro storico, odiata da tutti i 'non allineati' che Rucco si guarda bene dal riproporre. Una cosa è certa: l'elemento comune alle giunte di tutti i colori è Claudio Cicero, anche Variati ha dovuto tenerselo per un bel po'. E' evidente che Cicero è soprattutto il garante degli Usa a Vicenza: non c'è altra spiegazione, speriamo che sia l'ultimo discendente di una specie in via d'estinzione. Rucco.....come direbbe un professore: 'non valutabile'...e dopo 100 giorni è un demerito. Ma è chiaro che si tratta solo di un ologramma: creato dal GRuppo Athesis (GDV e TVA) e programmato per dire 'Sicurezza, sicurezza, ordine, piano Marshall, amministrazione precedente'. A mio avviso: un pericoloso incompetente.
Inviato Martedi 4 Settembre 2018 alle 23:34
L'amministrazione Rucco brilla per il suo...nulla. Le rotatorie di Cicero, la sicurezza la sicurezza la sicurezza sbandierata ad ogni piè sospinto. Tanto i nodi verranno al pettine... e quando dovranno mantenere i patti con gli amici americani, il pugno di ferro sponsorizzato da Salvini, lo dovranno usare...contro i 'cattivi vicentini' ovviamente.
Inviato Venerdi 20 Luglio 2018 alle 23:22
Ecco quello che mi suonava strano in tutta questa sequela di solidarietà, anzi: una gara di solidarietà all'attentato alla libertà di stampa e compagnia bella. L'orchestra dell'ipocrisia, per fortuna in forma di parodia: ossia, totalmente a sproposito. Ottimo articolo, condivido.
Inviato Sabato 7 Luglio 2018 alle 23:39
Senza polemica, però mi sembra che il comunicato di Dalla Rosa fosse molto più articolato: "Il filobus da est ad ovest, 12 km in gran parte su corsia dedicata, consentirà di attraversare la città in 20 minuti da Ponte Alto alla Stanga.(...) Un TPL non inquinante, efficiente e rapido.
Abbandonare la corsia dedicata significa restituire, con grande miopia, il trasporto pubblico al ruolo di marginalità che ha sempre avuto nella nostra città (...). Per l’ambiente e l’abbattimento delle polveri, prima di tutto, ma per la sostenibilità nel tempo del trasporto pubblico" solo a questo punto il comunicato mette anche l'accento sul piano finanziario, parlando degli stanziamenti deliberati. Ciò non toglie che la TAV a VIcenza rimanga un progetto ad altissimo impatto ambientale, finchè la linea verrà affiancata all'esistente in superficie: e quindi - tralasciando le fantasie ciceroniane - un parziale interramento sarebbe auspicabile.
Abbandonare la corsia dedicata significa restituire, con grande miopia, il trasporto pubblico al ruolo di marginalità che ha sempre avuto nella nostra città (...). Per l’ambiente e l’abbattimento delle polveri, prima di tutto, ma per la sostenibilità nel tempo del trasporto pubblico" solo a questo punto il comunicato mette anche l'accento sul piano finanziario, parlando degli stanziamenti deliberati. Ciò non toglie che la TAV a VIcenza rimanga un progetto ad altissimo impatto ambientale, finchè la linea verrà affiancata all'esistente in superficie: e quindi - tralasciando le fantasie ciceroniane - un parziale interramento sarebbe auspicabile.
Inviato Mercoledi 4 Luglio 2018 alle 18:42
Mi permetto di fare un commento telegrafico, per una successiva risposta più articolata. Tralascio i problemi 'veri': se il Dal Molin non fosse uno di questi, forse un articolo non andrebbe sprecato. Si tratta di opposti estremismi: è più 'utile' o meno dannosa una presa in giro di 'parco' da 600.000 (o 650.000) metri quadri, o una presa in giro di 'base per la protezione civile' da 500.000 (o 550.000) metri quadri? Si dia una risposta a questa domanda ora. Visto che 'tertium non datur' (ai cittadini) scelgo senza dubbi la prima: se non altro perchè è più divertente, e di certo non più costosa della seconda.
Lamberto.
Lamberto.
Inviato Lunedi 2 Luglio 2018 alle 23:00
Il ripristino della denominazione Dal Molin non potrà essere fatta, se si vuole strumentalizzare questo nome per cancellare il progetto di un'area verde, per nascondere dietro un velo di finta nostalgia del vecchio aeroporto l'ennesima occupazione di Vicenza da parte degli americani. Ipotizzo la buona fede dell'articolista: ma sono sicuro della cattivissima fede della giunta Rucco. Ricordo che l'aeroporto Dal Molin fu sempre un aeroporto italiano, tranne la parentesi 1943-1945 con l'occupazione tedesca: anche quando gli americani lo utilizzarono nel dopoguerra fu sotto la bandiera NATO. Ora questi lo vogliono ad uso esclusivo: o vogliamo credere che la base della protezione civile sia una cosa seria? Ma chi vogliamo prendere in giro? La giunta Rucco sa quanto sia spudorata l'operazione: e difatti non ha ancora avuto il coraggio di pubblicare il piano del (fu) Parco della Pace. Manovra per l'alto: manda avanti la Gardini a far capire l'importanza della protezione civile a Vicenza (convegno sabato scorso); starà smuovendo Enac e ministeri. I vicentini sono proprio l'ultimo dei suoi problemi: tanto si berranno tutto, purchè adeguatamente confezionato. Ma forse, dico forse, qualche maleducato i giro c'è ancora. Per fortuna.
Inviato Venerdi 29 Giugno 2018 alle 23:01
Interessante questa disputa sulla toponomastica, come se fosse questione di parti, di fazioni, di 'ideologia' e non di sostanza. Innanzitutto ricordo che la ridenominazione della nuova base americana Dal Din non ha nulla a che fare con il 'fascismo' o meno di Dal Molin: tanto è vero che gli americani usarono tranquillamente l'aeroporto militare italiano - finchè fu attivo - senza fare tanto gli schifiltosi. Il problema è che Dal Molin divenne NODalMolin quando gli USA decisero di annettersi la base militare dismessa, suscitando la ribellione della popolazione: tutto ciò mi sembra che questo rappresenti un 'particolare problema di convivenza', tanto è vero che gli Usa e le autorità Italiane (non vicentine) tirarono fuori dal cilindro questo sconosciuto partigiano per ribattezzare la base e tentare di cancellare il 'vizio d'origine della stessa' (leggasi: proteste, referendum abusivo votato massicciamente dalla popolazione, 100.000 persone che sfilano contro la nuova base etc..). Altro che fascismo! Veniamo ora alla denominazione Parco della Pace: per me si potrebbe anche chiamare Dal Molin (ci sono affezionato per le ragioni suesposte). Il problema è che chi vorrebbe cambiarne il nome vuole anche stravolgerne la destinazione: come chiamare 'parco' una pista d'atterraggio di 1.200 metri? E' esattamente quello che vuole la giunta Rucco e - guarda caso - anche gli americani al di là della rete, che hanno bisogno di un posto dove tenere e far decollare gli elicotteri pesanti dell'aerobrigata. E' per questo che si vuole distruggere il parco della pace a partire dal nome. E' un conflitto ideologico? Certo. E personalmente sono orgoglioso di non far parte di quelli che dicono 'prendi i soldi e taci': a partire da Maltauro, sceso da Recoaro nel dopoguerra, e passato direttamente dalla costruzione dei bunker del comando tedesco alla costruzione della base americana Ederle (e ora di Borgo Berga, nonchè della Del Din, nonchè dei grattacieli a Dubai e dei futuri allargamenti della base americana a Vicenza). L'Italia negli ultimi 20 anni è diventata la 'Corea del Sud' europea: e ciò non è un bene nè per l'Italia nè per l'Europa. Non aggiungo altro. Alla prossima puntata: tema i vicentini e gli americani.
Inviato Mercoledi 27 Giugno 2018 alle 23:43
Proposta apprezzabile, come a mio avviso sarebbe apprezzabile un progetto 'minimalista' del parco della pace, riportandolo ad un uso agricolo 'biologico' e mantenendolo allo stesso tempo percorribile a piedi (o in bicicletta) come 'corridoio verde' tra la città e la campagna. Ma purtroppo temo che Rucco abbia le mani legate - anzi legatissime - assai più che Della Rosa. L'insistenza sul ripristino di una pista di atterraggio lunga 1.200 metri indica che il progetto del centro destra non è negoziabile, se non in misura marginale. Il perchè l'ho detto allo sfinimento: perchè il progetto è quello elaborato 10 anni fa, quando gli Usa accettarono lo spostamento della base dal lato Est (via Sant'Antonino) al alto Ovest (viale Ferrarin), in cambio di un eliporto. Lo scandalo è cercare di convincere i vicentini che sono loro a volerlo...
A proposito, un pensiero al Brasile: FORZA HADDAD!! (anche lì il sistema ha 'forti anticorpi')