Barriere in cemento a campo Marzo, Di Bartolo e Ferrarin: "Cicero ringrazia ossequiosamente il Comando americano..."
Martedi 4 Settembre 2018 alle 22:42 | 1 commenti
L’Amministrazione Comunale - scrivono in una nota di Italia in Comune sezione di Vicenza Francesco Di Bartolo e Daniele Ferrarin - ha collocato barriere in cemento del tipo new jersey lungo viale Roma - in corrispondenza dell'esedra di campo Marzio - e lungo viale Dalmazia, a protezione del luna park allestito in occasione della "Festa dei Oto". L’assessore Claudio Cicero, uomo forte della giunta Rucco, ringrazia ossequiosamente il Comando americano della caserma Ederle e le strutture tecniche USAG Italy Army per aver gentilmente messo a disposizione, senza spese per la città , le barriere in cemento.
Osserviamo, come dimostrato da recenti fatti (Londra, Helsinki), che munirsi di deterrenti come i jersey per evitare attacchi terroristici non è una soluzione al problema. Un attentato, per fare un esempio, davanti la stazione ferroviaria, luogo molto affollato, fa meno effetto che in viale Dalmazia? Al contrario, il collocamento delle barriere, oltre che facilmente aggirabile in una zona molto aperta come Campo Marzio, genera inquietudine nelle persone e fa aumentare il senso di insicurezza.
I ringraziamenti a USAG Italy Army appaiono penosi ed evidenziano la sudditanza nei confronti delle forze militari straniere presenti in città .
Come invece non ricordare le cause e responsabilità primarie della situazione internazionale in cui ci troviamo. Infatti, chi sono gli attori principali nello scacchiere mondiale delle varie guerre in corso?  Cosa hanno comportato e stanno comportando le attività belliche atte a destabilizzare e occupare militarmente territori?
Vicenza, Città UNESCO e Città di PACE, suo malgrado con la presenza degli americani si trova al centro scenario di coordinamento delle attività strategiche di guerra.
Ricordiamo all'Amministrazione comunale che con lo Statuto attualmente in vigore, Vicenza “ha sancito il ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e promuove la cooperazione fra i popoli, riconosce nella pace un diritto fondamentale della persona e dei popoli.â€
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