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Mercati e finanza, lettera di Alex Cioni: "gli italiani devono capire che siamo in guerra"

Di Lettere al direttore Lunedi 22 Ottobre 2018 alle 21:27 | 1 commenti

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Non se ne può proprio più del debito pubblico e dei relativi giudizi tutt'altro che disinteressati dei "mercati finanziari" - scrive in una lettera aperta Alex Cioni - Lo spread, le agenzie di rating, gli speculatori finanziari, le banche d'affari e tutti coloro che lucrano con il destino dei popoli, sono meccanismi che andrebbero aboliti, mentre chi ne tira le fila andrebbe rinchiuso nelle patrie galere.

Gli italiani devono capire che siamo in guerra (non da oggi) anche se non ci sono città bombardate e vittime per strada visibili all'occhio nudo, anche se non sentiamo il rombo dei caccia militari o il fragore delle bombe. Da oltre oceano sono arrivate e continuano ad arrivare solo disgrazie, motivo in più per prenderne coscienza e rialzarsi in piedi. 
Lo dobbiamo fare noi Italiani, ma lo dovrà fare l'Europa tutta per buttare a mare questo sistema economico bugiardo e criminale. 
O l'Europa aspira ad essere la patria del lavoro e di un'economia sana al servizio dei popoli e dei suoi bisogni, o il destino è segnato definitivamente. 
Non v'é spazio per le vie di mezzo. Vanno cambiate le regole del gioco, i fondamentali su cui poggia e prospera il sistema economico finanziario. L'era delle regole dettate dalle banche d'affari e di investimento (angloamericane) e di tutto quanto sta dentro questo sistema va contrastato in ogni modo, coscienti però che una guerra di questa portata comporta dei sacrifici. Non v'è alternativa: o si va in questa direzione, prendendo consapevolezza degli equilibri in campo, altrimenti non cambierà nulla, visto che arrivare al Governo di una nazione a queste condizioni e con queste regole, vuol dire limitarsi al ruolo di semplice notaio al servizio di coloro che detengono veramente tra le mani le casseforti dei popoli, dirigendone così la loro politica. Inutile votare se poi la sostanza del potere non lo detiene la politica. Non vi pare? Ha senso la democrazia se poi ogni decisione deve essere subordinata al giudizio dei magnati della finanza internazionale? 
Non si tratta di andare al massacro con folli proposte antistoriche come l'uscita dall'euro o dall'Unione europea, tra l'altro senza ben spiegare che tipo di ricadute ci sarebbero sull'intero sistema economico nazionale e nei risparmi dei cittadini, si tratta però di essere coscienti che se non si dissinescano le cause che hanno prodotto questo modello economico autoreferenziale, non ne usciremo mai pienamente. Andare oltre è possibile solo se i cittadini sono ben informati di come stanno le cose realmente, sennò basta una manciata di caramelle per comprarci tenendoci buoni a vivacchiare adeguandoci a vite sempre più precarie e infelici.  

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Commenti

Inviato Mercoledi 24 Ottobre 2018 alle 23:22

Penso che sia difficile contestare le argomentazioni della lettera. Il che dimostra che, visto da destra (in questo caso) o da sinistra, il problema esiste e non è ignorabile. Il problema è come uscirne, tenuto conto che il sistema ha forti anticorpi per difendersi (tra i quali il più potente esercito al mondo).
A proposito, un pensiero al Brasile: FORZA HADDAD!! (anche lì il sistema ha 'forti anticorpi')
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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