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Pio Serafin e il fuoco amico di un'opposizione anche a Vicenza non in grado di stimolare la maggioranza

Di Mario Giulianati Domenica 30 Settembre 2018 alle 10:18 | 2 commenti

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I segnali si intensificano. Fuoco amico si usa definirlo quando qualcuno della tua parte, di qualsiasi parte tu sia, ti impallina oppure almeno ci tenta. Ora è la volta dell'avv. Pio Serafin, che se non vado errato oltre che avvocato ha anche operato nel mondo della scuola. Probabilmente iscritto al PD o comunque molto vicino all'area del PD tanto da divenire consigliere comunale di questo partito nella legislatura che va dal 13/05/2008 al 27/05/2013. Insomma una persona che oltre a essere uno dedito al suo lavoro è pure impegnato nella attività politica cosa questa che lo spinge ad esternare le sue idee, specie sulla stampa quotidiana. 

E lo fa anche in questi giorni. Con una lettera al Giornale di Vicenza che ha trovato ospitalità come "lettera del giorno" e che è quindi considerata, dal lettore, con maggior attenzione. Come sparare a palle incatenate. E' un chiaro e puntuale messaggio diretto in parte alla dirigenza del PD locale e forse anche provinciale, e in buona parte all'attuale capo della opposizione in Consiglio Comunale di Vicenza, dott. Otello Dalla Rosa. Al PD imputa un silenzio di quattro mesi: nessuna analisi, autocritica, assunzione di responsabilità, presa di posizione, scelta di una strategia futura, ecc. in riferimento alla sconfitta del 10 giugno. Ma quello che colpisce e dove ritorna ad essere sottolineato il peccato originale di una certa sinistra è proprio quando scrive che il PD ritiene che "...la colpa è stata degli altri che avevano il vento nelle vele". Sono anni che assistiamo a questo giochetto. Ha ragione l'avvocato Serafin: scaricare la responsabilità dei propri errori su soggetti terzi è stato l'alibi costante delle ultime legislature variatiane. Questo è il punto centrale della questione ma il messaggio diretto all'ex candidato sindaco, a mio avviso, dimentica, nella sua formulazione proprio questo elemento. Un partito che ha messo in piedi le primarie, se le è giocate praticamente nell'assoluto silenzio della parte avversaria, che però seppur silente non è stata per niente assente, si è beato di un successo evidente, il numero dei partecipanti a questo anticipo di campagna elettorale, ma non ha ben digerito l'allora vincitore come non l'ha digerito Achille Variati che aveva sponsorizzato vivacemente il suo vice, sconfitto. Da tutte queste cattive digestioni si è proceduto a costruire una gabbia che ha serrato il candidato, che pure vi ha messo del suo, in un ruolo esattamente contrario a quello che la città attendeva: il cambiamento. Certamente Otello dalla Rosa non ha convinto molti che poter essere l'uomo del futuro, colui che fosse in grado di girare pagina e di avviarsi su una strada, difficile sicuramente e piena di trabocchetti, ma autenticamente nuova. Ma va riconosciuto che sia il PD sia il sindaco uscente, ovverossia il suo vice, lo hanno imbrigliato e per nulla aiutato. Ora il messaggio molto chiaro dell'avv. Serafin in fondo non fa altro che invitare tutti i soggetti coinvolti, dalla dirigenza del PD allo stesso ex candidato, a farsi da parte e a trovare in una nuova forma di unità la via di una ipotetica rivincita. Sono sempre stato dell'opinione che una buona maggioranza di governo, a qualsiasi livello, abbisogna di una ottima opposizione. Quella che si è espressa fino ad ora, nei famosi 100 giorni di governo della città esercitata dal sindaco Francesco Rucco, si è limitata a una forma di opposizione alla rovescia. Criticare e accusare i vincitori della tornata elettorale sulla base delle cose non fatte o fatte male dai loro predecessori. Questa non è opposizione. È una banalità politica. Forse è solo banalità. Come è banale chiedere da parte della opposizione attuale alla nuova giunta di proseguire sulle orme del passato. Quel passato che l'ha portata alla sconfitta. L'avv. Serafin in questo ha ragione: è solo nel rinnovamento e nel cambiamento, sempre che siano autentici, che vi è un futuro.


Commenti

Inviato Domenica 30 Settembre 2018 alle 14:33

Questi PIDINI e altri civici, faticano a capire che l'aria è cambiata, che hanno perso e non sanno dire nulla di nulla. Come Renzi o peggio! Nessuna attenzione alla città, a quanto hanno "dimenticato" di fare, solo sagre e spaghetti tricolore! Amen. Rinfresco la memoria a lor Signori: la ex Zambon dopo 10 anni di bonifica Dalla Pozziana e ancora lì in attesa! Porta Santa Croce una porcheria mai vista con assessore PDina abbandonata ai Giapponesi; Il fortilizio della Rocchetta, una vergogna l'incompiuta ! Via Cengio un "progetto" Dalla Pozza mai finito ! Europarking 600 posti auto per dipendenti Banca Popolare, chiude alle auto; Le piste ciclabili di Dalla Pozza ? Via siamo seri, questi personaggi dovrebbero ritornare
ai cittadini gli emolumenti ricevuti! E la biblioteca del Campo marcio? Spese inutili per integrare chi ? Forse gli spacciatori nord africani ? Via siate seri. Meno proteste più proposte..ma alternative! Amen.
Inviato Domenica 30 Settembre 2018 alle 22:01

Essi..nun ce vojamo stà, nun ce vojamo stà.
Nun ce vojamo stà ad un sindaco fantasma, incapace di qualunque azione se non di parlare di sicurezza, di colpe dell'amministrazione precedente
Nun ce vojamo stà ad un assessore caricatura della buonanima, che spadroneggia togliendo dossi rallentatori e creando nuove strade in pieno centro storico
Nun ce vorremo stà, quando, finalmente questi due personaggi sveleranno finalmente il loro fantastico piano del parco della pace...
100 giorni buttati, tronfi della potenza di fuoco dei media loro amici (il sont deux cons, mais il s'agit de nos cons!)
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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