"In questo fine settimana abbiamo assistito ancora una volta al cortocircuito che vive l'Europa. A Londra si muore mentre a Manchester si esorcizza la paura del terrorismo ballando e cantando, in nome di un non meglio specificato amore globale che dovrebbe salvarci, non si capisce come, dal terrorismo" questo il commento secco di Sergio Berlato, Consigliere regionale e Coordinatore per il Veneto di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale.
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Si polemizza da ieri se sia lecito o meno e, soprattutto, se sia rispettoso della libera formazione e successiva espressione della volontà dei popoli che l'Ambasciatore Usa in Italia, John Philips, e che l'agenzia internazionale di rating Fitch (che sia in Usa ci sembra irrilevante, perchè in Usa c'è anche l'Onu, tanto per dire) si siano pronunciati sul voto per loro migliore al prossimo referendum costituzionale (nella fattispecie le due "istituzioni" hanno "sponsorizzato" il Sì). In questa polemica abbiamo dimostrato ancora una volta la nostra abitudine, di popolo, a non confrontarci col mondo e a plaudire alla libertà di opinione solo quando questa coincide con la nostra e noi lo diciamo forti del fatto che ci piacerebbe votare sì o no ma solo dopo aver discusso approfonditamente nel merito.
Contra Tenebras, associazione che dichiara di voler far vivere un movimento apartitico di proposta culturale, ci fa pervenire una serie di riflessioni sulla strage del 7 gennaio nella redazione di Charlie Hebdo che sottoponiamo, come sempre e per tutti, ai lettori, i nostri unici referenti. Saranno loro con la loro testa pensante a valutare, commentare, condividere, rifiutare una posizione che ha diritto ad essere espressa e ad essere resa nota anche e proprio perchè diversa dal coro predominante di Je suis Charlie, in cui ci riconosciamo anche noi con qualche, netto e chiaro, distinguo rispetto alle ipocrisie di comodo di chi prima avrebbe cancellato Charlie Hebdo e le sue vignette satiriche ma poi se ne è eretto a difensore. Per pura conveninenza mediatica.
Gli attacchi ad Alessandra Moretti arrivano da tutte le direzioni: dopo quelli in pasticceria a Vicenza (video e commento) è la volta dell'assessore regionale del Veneto, Elena Donazzan, che si ricandiderà alle prossime elezioni regionali di maggio 2015 nella lista di Forza Italia a sostegno del presidente uscente Luca Zaia. In un tweet Donazzan scrive: "Alessandra Moretti inizia da seconda...", in riferimento alla scelta della candidata del centrosinistra alla presidenza del Veneto di iniziare il tour elettorale dal comune vicentino di Laghi, il più piccolo del Veneto con i suoi 122 abitanti.
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Anche Vicenza grida “Je Suis Charlieâ€. Il tragico attentato di mercoledì 7 Gennaio 2015 a Parigi che ha avuto come bersaglio la sede del settimanale satirico Charlie Hebdo, colpita da tre uomini incappucciati e armati di kalashnikov che sono entrati aprendo il fuoco su giornalisti e disegnatori, uccidendo 12 persone e ferendone 8, di cui 5 versano in gravissime condizioni, ha toccato il cuore anche di centinaia di vicentini che sabato 10 e domenica 11 gennaio sono scesi in piazza con la matita in mano per difendere la libertà di stampa, l’integrazione tra persone diverse, la pace. Continua a leggere
Roberto Ciambetti, assessore regionale al Bilancio ed Enti locali del Veneto commenta la notizia battuta dalla agenzie dopo la strage di Parigi a Charlie Hedbo
Pietrangelo Pettenò in una sua nota, che pubblichiamo di seguito integralmente, evidenzia i comportamenti dell'assessore Elena Donazzan che, a detta del Consigliere Regionale Federazione Sinistra Veneta, sarebbero ben diversi per il caso Charlie Hebdo rispetto ad altri, efferati fatti di violenza, e che richiederebbero quindi, una presa di distanza da parte della Giunta Zaia per non essere assimilata a chi, come Donazzan, strumentalizzerebbe il tutto a fini elettorali, per giunta nella veste ufficiale di assessore al'istruzione.
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Patrizia Cammarata del Direttivo Partito di Alternativa Comunista sezione di Vicenza condanna l'attentato contro la rivista Charlie Hebdo
L'attentato terroristico contro la rivista Charlie Hebdo, accaduto a Parigi, è un duro colpo contro la stampa critica, contro la lotta dei lavoratori e contro le masse islamiche. Molte volte abbiamo visto come attentati terroristici siano serviti agli interessi dell'imperialismo.