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Je Suis Charlie a Vicenza: libertà di stampa ma non confondere terroristi con popolo islamico

Di Edoardo Andrein Domenica 11 Gennaio 2015 alle 20:50 | 0 commenti

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Anche Vicenza grida  “Je Suis Charlie”. Il tragico attentato di mercoledì 7 Gennaio 2015 a Parigi che ha avuto come bersaglio la sede del settimanale satirico Charlie Hebdo, colpita da tre uomini incappucciati e armati di kalashnikov che sono entrati aprendo il fuoco su giornalisti e disegnatori, uccidendo 12 persone e ferendone 8, di cui 5 versano in gravissime condizioni, ha toccato il cuore anche di centinaia di vicentini che sabato 10 e domenica 11 gennaio sono scesi in piazza con la matita in mano per difendere la libertà di stampa, l’integrazione tra persone diverse, la pace.

La prima manifestazione è avvenuta sabato alle ore 16 in Piazza dei Signori, un flash mob al quale hanno partecipato cittadini, rappresentanti politici e anche tanti studenti:

“Vogliamo condannare questo attentato – affermano i ragazzi e ragazze della Rete Studenti Medi - la libertà di stampa è un diritto inviolabile e non si uccide. Anche noi vogliamo manifestare la nostra solidarietà, come nelle piazze parigine, con una matita in mano”.
Domenica 11 dalle ore 15, in concomitanza con la grande manifestazione a Parigi alla quale hanno partecipato tanti capi di stato e di governo di Europa, Africa e Medio Oriente, insieme a un milione di persone in corteo per le vie della capitale francese, in piazza Matteotti a Vicenza hanno invece sfilato dietro lo striscione "Nè terrorismo nè guerre" i rappresentanti vicentini dei musulmani e degli stranieri residenti nel capoluogo berico, tra cui l'imam di Vicenza, Aref Al Galal, oltre a tanti vicentini di religione cattolica e islamica.

“Un momento importante per la libertà e la democrazia, contro il nemico comune del terrorismo religioso e politico – spiega Giovanni Rolando, rappresentante del Partito Democratico di Vicenza e presente alla manifestazione berica – molto importante anche per la presenza dei rappresentanti islamici che dal microfono hanno proclamato la più netta condanna del fanatismo e del terrorismo criminale, perché quei tre terroristi stragisti di Parigi non possono essere confusi con il popolo islamico".  


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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