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Polemiche anche di Donazzan con gli Usa per "Sì" al referendum e commemorazione a Villa Cordellina dei loro morti dell'11 settembre

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Mercoledi 14 Settembre 2016 alle 14:18 | 1 commenti

Si polemizza da ieri se sia lecito o meno e, soprattutto, se sia rispettoso della libera formazione e successiva espressione della volontà dei popoli che l'Ambasciatore Usa in Italia, John Philips, e che l'agenzia internazionale di rating Fitch (che sia in Usa ci sembra irrilevante, perchè in Usa c'è anche l'Onu, tanto per dire) si siano pronunciati sul voto per loro migliore al prossimo referendum costituzionale (nella fattispecie le due "istituzioni" hanno "sponsorizzato" il Sì). In questa polemica abbiamo dimostrato ancora una volta la nostra abitudine, di popolo, a non confrontarci col mondo e a plaudire alla libertà di opinione solo quando questa coincide con la nostra e noi lo diciamo forti del fatto che ci piacerebbe votare sì o no ma solo dopo aver discusso approfonditamente nel merito.

Per citare solo il penultimo esempio di tolleranza a senso unico facciamo riferimento al caso dell'orribile, per chi vi scrive, esteticamente e concettualmente, vignetta su Amatrice di Charlie Hebdo, che però è stato esaltato come espressione di libera stampa quando ha fatto satira, magari altrettanto orripilante, su Maometto. Noi possiamo e dobbiamo scegliere di comprare o non comprare quel giornale ma non possiamo impedier a qualcuno di diffonderlo e ad altri di andare o nona ndare in edicola, fisica oppure online che sia, per afre scelte magari diverse dalla nostra.

Questa è libertà, di espressione e di critica.

Ecco, se un appunto possiamo fare alla commemorazione a Villa Cordellina Lombardi a quindici anni di distanza dell'attentato dell'11 settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York, è che, accanto alle indiscutibili parole di condanna per il terrorismo e di cordoglio ancora vivo per le migliaia di morti, è mancato il confronto con chi, da allora, non ha visto chiaro sui reali mandanti della strage, che di certo ha contribuito all'escalation delle guerre del mondo, che, se uccidono in complesso più di quanto abbia fatto la seconda guerra mondiale, non fanno di certo dispèiacere a chi con le guerer si arricchisce, di soldi o di potere.

Ma quella dell11 settembre era una commemorazione e di certo, rispondiamo noi stessi alla nostra eccezione, non era il luogo di un dibattito, che, però, si può (ri)aprire vedendo e ascoltando grazie a VicenzaPiùTv, tutti i vari interventi dopo l'intervista da noi già pubblicata a Ubaldo Alifuoco.

Qui pubblichiamo quello introduttivo di Mario Giulianati, presidente dell'Associazione Culturale 11 Settembre, che ha aperto i lavori lasciando poi la parola alla sindaca di Montecchio Milena Cecchetto, al rappresentante della Provincia di Vicenza nonchè sindaco di Quinto Vicentino, al consigliere Renzo Segato, e alla articolata relazione finale di Ubaldo Alifuoco.

Lasciamo lo spazio in due video successivi agli interventi, che hanno preceduto quello conclusivo di Alifuoco, del comandante della guarnigione militare americana a Vicenza, Steve Marks, per il dovuto rispetto, e all'assessore regionale Elena Donazzan, per le nostre "sentite" critiche per i suoi atteggiamenti che dietro la solidarietà a un popolo colpito (salvo accennare oggi a una timida critica nei suoi confronti per la cosiddetta "ingerenza", mai voluta dalla destra e dalla sinistra "toste", negli affari italiani del suo ambasciatore), non celano una, da noi, condannabile xenofobia indiscriminata.

Ma, alla fine di questo video, ci gustiamo anche alcune delle note  del Quartetto Odeo 1910 scelto per dare, come ha detto la gentile conduttrice e padrona di casa Chiara Rebellato, "con la cultura, la bellezza e la poesia un vero messaggio di pace"...


Commenti

Inviato Mercoledi 14 Settembre 2016 alle 18:45

La satira deve far sorridere, Il giornale francese non fa ridere che i soliti intellettuali di maniera, per cui nulla, tranne loro stessi e il loro sant'oro contano.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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