Polemiche anche di Donazzan con gli Usa per "Sì" al referendum e commemorazione a Villa Cordellina dei loro morti dell'11 settembre
Mercoledi 14 Settembre 2016 alle 14:18Si polemizza da ieri se sia lecito o meno e, soprattutto, se sia rispettoso della libera formazione e successiva espressione della volontà dei popoli che l'Ambasciatore Usa in Italia, John Philips, e che l'agenzia internazionale di rating Fitch (che sia in Usa ci sembra irrilevante, perchè in Usa c'è anche l'Onu, tanto per dire) si siano pronunciati sul voto per loro migliore al prossimo referendum costituzionale (nella fattispecie le due "istituzioni" hanno "sponsorizzato" il Sì). In questa polemica abbiamo dimostrato ancora una volta la nostra abitudine, di popolo, a non confrontarci col mondo e a plaudire alla libertà di opinione solo quando questa coincide con la nostra e noi lo diciamo forti del fatto che ci piacerebbe votare sì o no ma solo dopo aver discusso approfonditamente nel merito.
Continua a leggereL'ambasciatore Usa John Philips e Fitch per il "sì" al referendum: sollevata una questione di dignità e sovranità nazionale
Martedi 13 Settembre 2016 alle 21:35
Una questione di dignità e sovranità nazionale (che "lorsignori" vogliono ridurre a lontani ricordi). Oggi si possono leggere due notizie estremamente gravi. La prima è la presa di posizione netta e chiara dell'ambasciatore statunitense in Italia John Philips (nella foto di archivio col nostro presidente del consiglio, ndr) che riguardo al referendum costituzionale. Ebbene il rappresentante del paese che si è autoproclamato "padrone del mondo", afferma senza mezzi termini che al referendum deve vincere il Sì. Come riporta l'ANSA Philips dichiara la vittoria del NO "sarebbe un passo indietro per gli investimenti stranieri in Italia" e che il Sì alla riforma costituzionale "offre una speranza sulla stabilità di governo per attrarre gli investitori".
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