Categorie: Banche, Fatti, Economia&Aziende
Lunedi 20 Marzo 2017 alle 20:58
Sport e moda ormai vanno a braccetto e anche l'azienda di calzature
PittaRosso è pronta a sfrecciare in pista con la Ducati. PittaRosso, secondo un'intesa biennale, diventerà lo sponsor della scuderia Ducati comparendo con il suo logo sulle moto, come riporta
Il Sole 24 Ore. C'è da chiedersi se la PittaRosso che sfreccia in pista è la stessa
le cui quote sono in pegno al 100% a Banca Popolare di Vicenza e a
Veneto Banca. "
Un accordo importante e strategico" lo definisce
Andrea Cipolloni amministratore delegato che ricopre la carica dal 2011 quando rilevò la maggioranza dell'azienda, poi ceduta nel 2015 al fondo di private equity Lion Capital, il fondo
21 investimenti di
Alessandro Benetton che, pochi forse lo ricordano, in passato dopo solo tre mesi di appartenenza "fuggì" dal cda della fu Popolare di
Gianni Zonin, ora invece presieduta da un ex manager di famiglia,
Gianni Mion.
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Categorie: Fatti
Lunedi 20 Marzo 2017 alle 18:52
Un tema di fondamentale importanza per imprenditori, possessori di partita Iva, commercianti, artigiani e clienti di banche e finanziarie che si troveranno in difficoltà a seguito del default delle banche venete. Stiamo parlando del primo seminario organizzato dalla formazione continua
Associazione Italiana Biocostruire Mediterraneo (
A.I.BI.M) che si è svolto lo scorso venerdì 17 a Zelarino in provincia di Venezia. Venezia, capoluogo della Regione più colpita dagli ultimi accadimenti che hanno visto 200 mila soci di
Veneto Banca e
Banca Popolare di Vicenza trovarsi sul lastrico, volatilizzati nel nulla 20 miliari di euro di risparmi. Materia che dovrà essere ben compresa e capita dai professionisti che verranno sollecitati dai loro clienti per essere accompagnati verso lo "Sdebitamento".
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Domenica 19 Marzo 2017 alle 22:39
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Ora non sono più solo voci ma Beniamino Anselmi, presidente del Cda di Veneto Banca scelto dal Fondo Atlante, l'azionista praticamente totalitario dell'Istituto montebellunese e della Banca Popolare di Vicenza, si è dimesso per la sua diversa visione con l'azionista e con Gianni Mion sulla fusione tra le due ex popolari venete»:
così scrivevamo il 7 novembre 2016 mentre
l'8 riportavamo l'Ansa che così raccontava le dimissioni e la diversa "visione" dell'uomo Anselmi rispetto a Mion, l'ex manager di Benetton che tanto ama, però, descriversi come di origini popolari: «
Un passo indietro "perché certe scelte preferisco non farle" e "forse sono un uomo fuori dal tempo: preferisco non prendere nulla, rinunciare alla poltrona, ma esser in pace con la coscienza e con le persone che incontro per strada"...».
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Categorie: Economia&Aziende
Domenica 19 Marzo 2017 alle 14:50
Caro Direttore, è tra noi recentemente intercorso un breve e veloce scambio di email riguardo alle nostre Banche, la
Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca, confessando che ci sono cascato anch'io per distrazione, negligenza, pigrizia; direi non per incompetenza come potrà desumere scorrendo il mio CV. Ebbene leggo tutto ciò che la stampa riporta, compreso quello che scrive lei e mi sento di dire che non sta accadendo nulla, non si sta facendo nulla di ciò che davvero servirebbe a uscire dal pantano con la speranza di poi risalire. Sul passato non c'è la minima chiarezza, sui "piani industriali" meno che meno, i compensi ad amministratori sono un pubblico insulto, la magistratura non si vede, sulle adesioni si spacciano grossolane bugie la cui diffusione è affidata a
Gianni Mion, un signore in età e dall'eloquio confuso.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Domenica 19 Marzo 2017 alle 11:19
di Emilio Randon, da Il Corriere del VenetoQueste non sono più banche, sembrano alberghi fuori stagione, Rimini a dicembre, il mare d'inverno che a vederlo ti viene da cantare con la Bertè «qui non viene mai nessuno a farci compagnia». Per la verità qualcuno ieri c'era, ma erano pochi, e anche questi erano clienti fuori stagione, fuori tempo massimo e comunque rovinati. Nella sede di Veneto Banca in viale Crispi a Vicenza , dalle 9 a mezzogiorno, se ne sono visti cinque, altrettanti in centro nella sede della Banca Popolare di Vicenza, in entrambe un commesso apriva, un funzionario accoglieva, dopo di che, firmata la capitolazione, li vedevi uscire mesti questi ex clienti schivando i giornalisti, chi non firmava conservando intatta la rabbia e per questo meglio disposto a renderla pubblica.
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Categorie: Economia&Aziende
Sabato 18 Marzo 2017 alle 21:17
Come avevamo preannunciato ieri nell'articolo sul "venerdì 17" per la Banca Popolare di Vicenza ("BPVi: Francesco Micheli lascia, adesioni Opt sotto 50%, rating perde l'ultima B, chiesto l'aiuto di Stato. E poi associazioni più forti insistono col "no" e querelano la banca per stalking quelle di don Torta") diffondiamo oggi in dettaglio l'invito e il supporto tecnico, molto semplice, che l'avvocato Andrea Arman, che segue il Coordinamento associazioni Banche Popoalri Venete "don Enrico Torta", offre ai soci dell'ex popolare vicentina e di quella montebellunese. Costoro, come almeno dal 2012 in poi sono stati subissati di pressioni per sottoscrivere o acquistare azioni poi azzeratesi, oggi subiscono per aderire all'Offerta Pubblica di Transazione (Opt) quello che l'avvocato non esita a definire un vero e proprio stalking.
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Categorie: Economia&Aziende
Venerdi 17 Marzo 2017 alle 22:10
Ieri le dimissioni improvvise dal Cda della Popolare vicentina di un consigliere di peso e esperienza come Francesco Micheli (la risposta pervenutaci in tarda mattinata di ieri della BPVi ha solo confermato quanto da noi scritto e non ha fatto chiarezza su nulla), domani, sabato 18 marzo, ancora "porte aperte" nelle filiali della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca sotto il mirino delle associazioni di Don Torta (stalking?) ma pronte all'ultima caccia al socio aderente nell'operazione "perdita sicura" (l'85% del valore dei titoli e la contestuale rinuncia a perseguire i colpevoli se si aderisce all'Offerta Pubblica di Transazione, Opt) per la quale, lo ha appena comunicato, la banca, «alla data odierna si sono registrate 65.505 Manifestazioni di Interesse, pari al 68,8% delle azioni oggetto del perimetro, a fronte delle quali sono stati già sottoscritti 52.865 accordi transattivi, pari al 49,6% delle azioni in perimetro».
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Categorie: Banche, Fatti, Economia&Aziende
Giovedi 16 Marzo 2017 alle 18:02
Pubblicato alle 16.27, aggiornato alle 18.02. Il presidente del gruppo
Idea Vicenza in consiglio comunale,
Francesco Rucco, e
Valerio Sorrentino, ex vice sindaco della giunta Hüllweck e poi candidato sindaco alle ultime ammistrative, hanno affrontato in un incontro con la stampa il tema della situazione della
Banca Popolare di Vicenza e le ultime notizie che vorrebbero complicarrsi l'ipotesi di fusione con
Veneto Banca, con il rischio connesso di eventuali maggiori tagli al personale dipendente, cosa in effeti più probabile in presenza della desiderata aggregazione. A prendere per primo la parola è stato Sorrentino, il quale ha ricordato come
"le notizie riguardanti la mancata eventuale fusione con l'altro istituto interessato non sono positive perchè premonitrici di uno scenario ricco di nubi e di incognite".
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Categorie: Fatti
Martedi 14 Marzo 2017 alle 17:02
"
Stiamo lavorando per pensare al futuro, la transazione non è delle più semplici ma vogliamo che le situazioni del passato vengano dimenticate". A dirlo è
Gabriele Piccini, vice direttore generale vicario di
Banca Popolare di Vicenza a margine di una conferenza per fare il punto della situazione, precisando che al momento "
nessuno dei grandi azionisti ha rifiutato la proposta". L'obiettivo è quello di arrivare all'80% entro il 22 marzo, data di scadenza della transazione e se "
c'è ancora una grande fetta di indecisi e sono loro la chiave di svolta" ha precisato Piccini. Secxondo Piccini, che precisa più volte che le sue sono stime e non dati certi, le adesioni all'offerta di transazione per gli azionisti di BPVi si aggirano intorno al 60%, immaginiamo noi sommando alle adesioni "firmate" le manifestazioni di interesse... (
qui la presa di posizione del nostro direttore che ha presentato un esposto agli organi competenti e domande a chi di dovere su quelle che appaiono come delle pressioni indebite verso i soci, ndd).
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Martedi 14 Marzo 2017 alle 14:26
Ma le Banche venete possono davvero fallire? E' questa la domanda che si pongono ora gli azionisti di BPVi e
Veneto Banca, ancora indecisi sulla posizione da prendere riguardo l'offerta transattiva fatta dai due Istituti veneti. Negli ultimi giorni, infatti, sono apparsi sui quotidiani nazionali articoli decisamente poco tranquillizzanti, questi alcuni titoli:
Lo spettro del bail in spaventa i soci. Ex popolari, vertice azionisti azzerati (Corriere del Veneto);
Banche, così Mps, Popolare di Vicenza e Veneto Banca rischiano di fallire (Libero Quotidiano);
Bpvi/Veneto Banca a rischio bail in? (Investire Oggi). Diciamo subito che il termine "fallimento" è forse usato in maniera impropria, nella peggiore delle ipotesi si dovrebbe applicare la
direttiva Brrd (
Bank Recovery and Resolution Directive) ossia, tanto per capirci, il cosiddetto
bail-in.
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