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Rucco e Sorrentino di Idea Vicenza critici con Achille Variati: invece che andare in tenda a Roma per le province, lo faccia per Vicenza e dipendenti e soci della BPVi

Di Alessandro Cascino Giovedi 16 Marzo 2017 alle 18:02 | 2 commenti

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Pubblicato alle 16.27, aggiornato alle 18.02. Il presidente del gruppo Idea Vicenza in consiglio comunale, Francesco Rucco, e Valerio Sorrentino, ex vice sindaco della giunta Hüllweck e poi candidato sindaco alle ultime ammistrative, hanno affrontato in un incontro con la stampa il tema della situazione della Banca Popolare di Vicenza e le ultime notizie che vorrebbero complicarrsi l'ipotesi di fusione con Veneto Banca, con il rischio connesso di eventuali maggiori tagli al personale dipendente, cosa in effeti più probabile in presenza della desiderata aggregazione. A prendere per primo la parola è stato Sorrentino, il quale ha ricordato come "le notizie riguardanti la mancata eventuale fusione con l'altro istituto interessato non sono positive perchè premonitrici di uno scenario ricco di nubi e di incognite".

"I decreti del governo Renzi finalizzati alla trasformazione degli istituti bancari in Spa", ha proseguito Sorrentino, "sono stati approvati troppo in fretta e senza una adeguata riflessione per valutare le conseguenze che avrebbero avuto sui correntisti e questo al di là e oltre le conseguenze negative della pasata gestione".

"Un altro problema da considerare è quello dell'indotto e del contracolpo economico sul nostro territorio", ha concluso Sorrentino, "tenendo conto anche del ruolo pressochè assente che ha ricoperto la politica in tutta questa vicenda".

A prendere parola è stato, quindi, Francesco Rucco che ha sottolineato come il sindaco Achille Variati "non si preoccupi della questione Popolare di Vicenza, nemmeno con piccoli gesti simbolici che testimonino la vicinanza nei confronti dei risparmiatori truffati. Proprio a causa di questo lassismo dei vertici di Palazzo Trissino è importante stimolare chiunque possa avere voce in capitolo ad adottare e fare propria questa battaglia che sta a cuore a molti cittadini di Vicenza e provincia mentre il sindaco Variati guarda da un'altra parte annunciando bivacchi in tenda a Roma di protesta per le province italiane e nessuna iniziativa per i problemi a soci e dipendenti creati dalla situazione attuale della BPVi".

Sempre il consigliere Rucco, illustrando il lato puramente numerico ha affermato che "analizzando i dati statistici, in data 30 giugno 2016, i dipendenti della Popolare di Vicenza erano 4330, rispetto alle 5128 unità del periodo antecedente l'inizio della crisi degli istituti di credito, e moltissime di queste persone risiedono tra la città e la provincia, senza contare che con il loro stipendio da impiegato devono sfamare anche la loro famiglia".

"In caso di fusione con Veneto Banca", ha puntualizzato Rucco, "andrebbero di sicuro tagliati altri posti di lavoro, ma c'è anche da dire che l'effetto degli ammortizzatori sociali andrebbe ad attenuare il contraccolpo e, inoltre, con l'attuazione dei cosiddetti 'contratti di solidarietà', ogni lavoratore avrebbe 20 giorni di assenza dal lavoro all'anno non retribuiti in modo da permettere agli altri colleghi di non perdere il posto".

Sul finire della conferenza stampa, poi, il consigliere Francesco Rucco ha evidenziato come "c'è un altro dato che dovrebbe far riflettere, e cioè il fatto che il 30% delle farmacie vicentine è collegato a Farbanca, una collegata della Banca Popolare di Vicenza, quindi potete immaginare quale contraccolpo si potrebbe avere anche in questo senso nel caso in cui si dovesse materializzare lo scenario più pessimistico".


Commenti

Inviato Giovedi 16 Marzo 2017 alle 20:42

Cosa succederebbe alle farmacie?
Inviato Sabato 18 Marzo 2017 alle 14:47

Probabilmente, i nostri...politici, non si sono accorti di quanto la gente sia arrabbiata. Nessuno ha più paura nemmeno di rubare, tanto la fanno sempre franca. Giornali, TV, media e altro ci chiamano "populisti" cioè quelli che rompono dicendo quello che pensano! Altri ancora...utilizzano i voti e le preferenze che diamo loro, non per risolvere i problemi, ma solo per mettersi in mostra e fare sempre i propri interessi! Basterebbe un leggina di 3 Articoletti brevi Art. 1 - 7° NON RUBARE. Art. 2 - CHI RUBA VA IN GALERA. Art. 3 - Chi ruba soldi pubblici (vedi Minzolini) pena raddoppiata. I parlamentari complici a calci in culo fuori dal Parlamento! Mala tempora currunt !
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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