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Maurizio Franzina, Capogruppo gruppo consiliare PdL - E’ davvero incredibile l’odierno commento del Sindaco alla sua ordinanza contro il degrado causato dalla prostituzione su strada, rinominata oggi ordinanza “sposta prostitute”. Dapprima il Sindaco, novello” arbiter”  dell’altrui stupidità, si pavoneggia con 23 verbali elevati (senza sanzione) il sabato e sette la domenica. Ma il Sindaco ha idea di quante centinaia siano le prostitute che stazionano la notte nelle vie cittadine ? Ha idea di quante centinaia siano gli appartamenti “affittati in nero” alle prostitute ? Forse è bene che, al sopralluogo che faremo nei prossimi giorni, si aggreghi anche il Sindaco.

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Comune di Vicenza - "L'ordinanza che ho firmato l'altro giorno non ha l'obiettivo di vietare la prostituzione ovunque, né ha natura moralistica. Non ho nulla contro le prostitute. Se una donna vuole trarre reddito dal proprio corpo, oggi può farlo, perché la legge glielo consente. Come sindaco il mio obiettivo, che ho dichiarato fin da subito, è spostare il fenomeno dalle zone fortemente urbanizzate e residenziali, dove è diventato perno di degrado urbano, a zone non abitate". Questa la precisazione che il sindaco ha voluto anteporre alla comunicazione dei primi dati sui controlli della polizia locale nelle zone vietate alla prostituzione dall'ordinanza di venerdì.

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Da sabato sera è attiva la nuova ordinanza "sposta prostitute" e nel frattempo al sindaco di Vicenza sono arrivate dall'opposizione critiche di ogni tipo. "Alcune davvero stupide - commenta Achille Variati - Ci tengo quindi a precisare la finalità della decisione presa dall'Amministrazione. Non vogliamo, e nemmeno potremmo, vietare la prostituzione; non c'è niente di moralistico; non abbiamo nulla contro le prostitute. L'obiettivo è invece quello di spostare la prostituzione su strada dalle aree residenziali a quelle industriali".

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Riceviamo su [email protected] da Giorgio Santacaterina, Schio, e pubblichiamo
Desidero evidenziare come siano emerse due diverse posizioni all'interno della Lega Nord locale in riferimento alla vertenza sindacale aperta presso il Consorzio di Polizia Locale Alto Vicentino. Da una parte la Lega di Schio alla continua ricerca di occasioni di scontro e di visibilità, che strumentalizza brutalmente qualsiasi argomento per racimolare qualche consenso che poi gli viene regolarmente sottratto dai comportamenti romani dei suoi leader.

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Giorgio Aldighieri, coordinatore provinciale di Futuro e Libertà - Ancora una volta la cecità dell'opposizione in consiglio comunale rivela i propri limiti di faziosità ed incapacità di porsi al servizio della comunità. Se da un lato è dovere dell'opposizione sottolineare inefficienza ed errori della giunta crediamo sia ancor più importante che sappia farsi parte attiva nel sostenere ogni possibile azione atta a migliorare la città.

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Una questione postaci dalla Uil Polizia Vicenza: il Fondo unico di giustizia è gestito da Equitalia ma non si riesce a comprendere a quanto ammonta il tesoretto. Del quale per legge un terzo deve essere dato al ministeri dell'interno per ordine, sicurezza pubblica e soccorso pubblico. Di quei soldi non ne parla nessuno... E non sappiamo se la quota viene versata e in quale quantità.

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Federico Formisano e Claudio Veltroni capigruppo PD in Consiglio Comunale - I cittadini oggi guardano ai loro Sindaci con enorme aspettativa. Anche quando le competenze sono di altri,  i sindaci rappresentano  con  la loro vicinanza fisica  il primo e più immediato interlocutore. E’ indiscutibilmente vero che le competenze in materia di ordine pubblico sono in capo agli Ufficiali di Governo, al Prefetto e al Questore; ma i cittadini si sentono ancora più sicuri se sanno che chi sta nel Palazzo del Comune si sta occupando della loro sicurezza. Purtroppo la normativa di legge al riguardo è molto lacunosa: lo dimostrano casi paradossali come quelli legati alle ordinanze dichiarate non legittime con la nota sentenza della Corte Costituzionale.

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Raffaele Colombara consigliere comunale - La misura era colma. Bene ha fatto quindi il Sindaco ad emanare un’ordinanza tanto coraggiosa quanto necessaria in una situazione resa acuta da un fatto di cronaca che ha messo in evidenza ruoli e responsabilità. Sulla sua efficacia contano molti cittadini e residenti di aree provate come Stadio, San Felice, San Lazzaro, che sperano in una maggiore tranquillità; d’altro canto, essi sono consapevoli che per la gestione di questo problema sono necessarie soluzioni strutturali che non possono venire che da un livello governativo, che in questo momento non ha ancora dato risposte normative.

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Riceviamo per [email protected] da Irene Rui e pubblichiamo

Con l'ordinanza emessa ieri da Variati e Dalla Pozza, rispettivamente Sindaco e Assessore alla Sicurezza del Comune di Vicenza, in perfetta anticostituzionalità, ma con il beneplacito del Prefetto Fallica, si vieta agli operatori e operatrici del sesso di esercitare in strada. E' definita una zona rossa che va dallo stadio passa per la stazione e prosegue in zona ovest della città.Zone storiche di esercizio del mestiere di strada, aree di recenti contestazioni dei residenti e di disordini, non per ultima la sparatoria in zona stadio; dove due padroni si contendevano la schiava rubata.

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Arrigo Abalti consigliere provinciale PdL - "Il sindaco Variati mette una pezza sul problema della prostituzione ma ci vuole ben altro che un'ordinanza dichiarata in pompa magna. Dovrebbe spiegare ai vicentini che quella che fece nel 2008 era insufficiente, dovrebbe mettere in campo una serie di misure che aggrediscano il problema a 360 gradi, dovrebbe occupare con iniziative virtuose gli spazi a rischio.

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