Variati:né moralismo,né guerra alle prostitute che vogliamo aiutare,ma no a degrado urbano
Lunedi 8 Agosto 2011 alle 18:07 | 0 commenti
Comune di Vicenza - "L'ordinanza che ho firmato l'altro giorno non ha l'obiettivo di vietare la prostituzione ovunque, né ha natura moralistica. Non ho nulla contro le prostitute. Se una donna vuole trarre reddito dal proprio corpo, oggi può farlo, perché la legge glielo consente. Come sindaco il mio obiettivo, che ho dichiarato fin da subito, è spostare il fenomeno dalle zone fortemente urbanizzate e residenziali, dove è diventato perno di degrado urbano, a zone non abitate". Questa la precisazione che il sindaco ha voluto anteporre alla comunicazione dei primi dati sui controlli della polizia locale nelle zone vietate alla prostituzione dall'ordinanza di venerdì.
"Nelle 48 ore successive all'entrata in vigore del provvedimento - ha comunicato il comandante della polizia locale Cristiano Rosini - le forze dell'ordine hanno compiuto l'annunciata attività di informazione nei confronti delle prostitute, senza fare scattare la sanzione pecuniaria. Sabato sera, in particolare nelle zone tra viale San Lazzaro, viale Verona e corso San Felice, i nostri agenti hanno elevato 23 verbali privi di sanzione, in relazione ad altrettante prostitute che hanno tutte spontaneamente accolto l'ordine di allontanarsi dalle zone vietate. Domenica sera i controlli sono stati eseguiti con i medesimi criteri e i verbali sono stati solo 7. Anche in questo caso le prostitute si sono allontanate senza fare problemi".
"Ciò non dimostra - ha commentato il sindaco - che il problema sia stato risolto, ma almeno che l'ordinanza per ora sta dimostrando la sua efficacia e che il fenomeno pare spostarsi altrove, in zone non residenziali. Del resto, al di là della provvedimento firmato venerdì, c'è stato tutto un lavoro fatto assieme a chi segue queste ragazze. Mi riferisco agli operatori della cooperativa Mimosa, con noi convenzionata, che negli anni ha costruito un rapporto di fiducia con queste giovani donne, aiutandole in particolare nelle procedure di regolarizzazione e per gli aspetti sanitari. Sono preziosi i consigli che questi operatori stanno dando alle prostitute, il dialogo aperto per spiegare loro il senso del nostro provvedimento: è come se questi suggerimenti fossero dati direttamente da me".
Intanto ieri sera, mentre nelle zone vietate non c'erano praticamente prostitute per strada, già una quindicina di ragazze si erano volontariamente spostate nella zona industriale. Un movimento, questo, che l'amministrazione comunale sta seguendo con molta attenzione, anche a tutela della stessa sicurezza delle prostitute: "Lo spostamento da un settore all'altro della città - ha precisato Variati - , probabile oggetto di lottizzazioni, speculazioni, bande che danno quotazioni differenti a marciapiedi diversi, è una faccenda molto delicata. Serve la massima tutela e per questo assicuro che queste ragazze non saranno lasciate sole. Anche le aree non abitate saranno adeguatamente sorvegliate. Come ho già ripetuto, questa ordinanza non è contro le prostitute, né può affrontare tematiche complesse come la lotta tra bande rumene ed albanesi che sembrano controllare il fenomeno. Questa è materia per gli investigatori delle forze dell'ordine. Mia competenza di sindaco è occuparmi da un lato del degrado urbano, di cui la prostituzione su strada era diventata un perno in zone abitate, dall'altro della tutela delle donne che si prostituiscono, offrendo loro, attraverso le persone di cui hanno fiducia, la possibilità di informarsi ed eventualmente di chiedere aiuto".
Ma l'azione del Comune non si fermerà solo a questo: "Per ora - annuncia Variati - ci stiamo occupando della prostituzione su strada che genera degrado. Poi arriverà anche il momento dei vicentini che affittano appartamenti o gestiscono agenzie di comodo, voltando lo sguardo dall'altra parte...".
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