Categorie: Banche
Lunedi 6 Marzo 2017 alle 09:15
Due date, tre miliardi di perdite e una montagna di sofferenze a cui trovare un prezzo. La primavera per le due ex popolari venete è ancora lontana. Sulla loro strada il primo nodo si scioglierà la prossima settimana, il secondo otto giorni dopo. Mercoledì 15 marzo scadrà il termine per le adesioni alla Opt di
Veneto Banca, l’Offerta pubblica di transazione. Il 22 arriverà a termine l’offerta della
Popolare di Vicenza. Solo allora, contando le adesioni, sarà possibile capire quanti soci avranno deciso di rinunciare a ogni possibile azione legale in cambio di 9 euro (6 per la Veneto), mantenendo però il possesso azionario.Â
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Categorie: Banche
Mercoledi 1 Marzo 2017 alle 09:00
Veneto Banca, i «grandi soci» tornano sulla scena. Primo obiettivo: i rimborsi, con una maratona legale che affronti caso per caso la miglior soluzione per gli iscritti; e poi magari l’avvio di una trattativa, non escludendo di battere la via del recesso. Il tutto dopo aver già incontrato i due amministratori delegati di Veneto Banca,
Cristiano Carrus, e di
Popolare Vicenza,
Fabrizio Viola, che guida la fusione tra le due ex popolari nelle mani del
Fondo Atlante. Era scomparsa «Per Veneto Banca», l’associazione che raggruppava i cosiddetti grandi soci - prima dell’azzeramento del vecchio azionariato con l’aumento di capitale sottoscritto da Atlante - intorno al re della carta
Bruno Zago, all’imprenditore vicentino
Matteo Cavalcante e al docente di Ca’ Foscari,
Loris Tosi.
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Categorie: Banche
Lunedi 27 Febbraio 2017 alle 08:30
Vent’anni dopo lo
Stato italiano torna in banca. Uscito dal capitale dei grandi istituti di credito con la quotazione delle tre Bin (Commerciale, Credito, Banco di Roma) e della Banca nazionale del Lavoro, si riaffaccia oggi per sanare due situazioni esplosive generate da decenni di mala gestione, che l’intervento dei privati non ha avuto la forza, o la capacità , di salvare. A Siena come a Nordest, tra la
Popolare di Vicenza e
Veneto Banca, serve lo Stato per chiudere i conti con il passato.
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Categorie: Banche
Lunedi 13 Febbraio 2017 alle 07:46
Lunedì scorso gli uomini della Vigilanza bancaria europea si sono presentati alla sede di via Battaglione Framarin della Banca Popolare di Vicenza per dare inizio a una nuova, inattesa, attività di ispezione. Secondo quanto è trapelato, al centro dell’attività ispettiva ordinata da Francoforte vi sono i finanziamenti correlati, ovvero le cosiddette pratiche «baciate»: finanziamenti erogati in cambio della espressa richiesta di sottoscrizione di quote di capitale della banca.Â
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Categorie: Economia&Aziende, Giudiziaria
Mercoledi 8 Febbraio 2017 alle 14:43
Pubblichiamo di nuovo l'articolo di Maurizio Crema messo onlne all'1.42 di stamattina scusandoci con i nostri lettori (anche per altri testi scomparsi e che stiamo gradualmente recuperando) dopo che per la seconda volta in pochi giorni il nostro sito è andato in blocco. Perchè...
L'inchiesta su Banca Popolare Vicenza si chiuderà al massimo tra settembre e ottobre e presto potrebbero arrivare novità decisive. «La richiesta di proroga di sei mesi delle indagini è appena scattata - spiega il Procuratore capo di Vicenza Antonino Cappelleri - e quindi i tempi finali di chiusura delle indagini sono a inizio autunno. Ma stiamo parlando di tempi tecnici, l'inchiesta potrebbe essere chiusa anche prima se non ci sono novità eclatanti». Dopo due anni dunque la Procura di Vicenza è in dirittura d'arrivo nell'indagine sul tracollo di Popolare Vicenza, banca che ha chiuso il 2015 con 1,4 miliardi di perdite e si appresta a definire domani un bilancio 2016 da profondo rosso. Ora si attende a breve un salto di qualità con possibili sequestri dei beni per i maggiori indagati.
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Categorie: Banche
Lunedi 23 Gennaio 2017 alle 08:37
Quanto sta costando il turnover del top management alla
Popolare di Vicenza? Dopo il benservito milionario all’ex amministratore delegato
Francesco Iorio, la scorsa settimana è stata la volta delle dimissioni del braccio destro di Iorio,
Iacopo De Francisco. Con il manager, che resterà in carica fino a febbraio, si è arrivati a una risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Dopo che al suo arrivo – nell’estate 2015, sotto la presidenza di
Gianni Zonin – Di Francisco era stato accolto da un consistente welcome bonus , sembra abbia accordato, in sede di addio, uno sconto alla banca.
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Categorie: Banche
Lunedi 9 Gennaio 2017 alle 08:24
Questo pomeriggio, dopo i rispettivi consigli di amministrazione, i vertici di
Popolare di Vicenza e
Veneto Banca appariranno per la prima volta pubblicamente assieme per presentare la proposta di conciliazione con i propri azionisti – oltre 200 mila – beffati e impoveriti al termine delle ventennali gestioni che hanno fatto capo a
Gianni Zonin e
Samuele Sorato a Vicenza e a
Flavio Trinca e a
Vincenzo Consoli a Montebelluna. Sarà un momento di svolta e ricostruzione per quel che rimane delle due ex popolari. Ci si attende un’offerta tombale tra il 15 e il 20 per cento delle perdite in conto capitale, con un corollario di proposte commerciali per chi, nonostante tutto, deciderà di mantenere vivo il rapporto con quella che si avvia a diventare un’unica banca.
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Categorie: Fatti
Sabato 31 Dicembre 2016 alle 11:47
Pubblicato il 30 dicembre alle 18.48, aggiornato il 31 dicembre alle 11.47
Il Giornale di Vicenza più che il Tribunale del lavoro di Vicenza, lo stesso che, applicando le leggi giuslavoristiche e non quelle penali o "puramente" civilistiche, ha dato ragione al direttore generale della Banca Popolare di Vicenza, Samuele Sorato, sulla correttezza della sua liquidazione da 4,5 milioni di euro, "riabilita" Vincenzo Riboni, primario del Pronto soccorso del San Bortolo di Vicenza, che aveva espresso considerazioni e valutazioni pesantissime sul personale medico e infermieristico coinvolto, secondo Riboni, nella famosa gara degli aghi che, tra l'altro, lo stesso tribunale ufficializza come mai avvenuta. Scrive infatti il GdV, sotto il titolo in prima, "La rivincita del primario", che «Il tribunale del lavoro riabilita Vincenzo Riboni, primario del Pronto soccorso del San Bortolo di Vicenza: mesi fa, dopo la presunta gara degli aghi via chat tra il personale del reparto, Riboni era stato sospeso dalla direzione dell'Ulss 6. Il giudice del lavoro dice che la sanzione disciplinare è illegittima, per altro è già stata scontata ed è cessato l'oggetto del contendere. Il medico non andava sospeso per le dichiarazioni rilasciate sulla vicenda, ha subito un danno d'immagine e il contenuto dei messaggini viene definito "agghiacciante"».
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Categorie: Banche
Mercoledi 14 Dicembre 2016 alle 10:13
La crisi, l’Europa cattiva delle regole e i direttori della “sua†banca . Sono loro per
Gianni Zonin i colpevoli del dissesto della Vicenza su cui ha regnato per quasi 20 anni. Tutto come se Gianni Zonin abbia avuto solo un ruolo di rappresentanza dentro la banca che ha presieduto per 4 lustri. Possibile? Nel diritto la forma è sostanza e tutta l’autodifesa dell’ex dominus gioca su questa linea. I crediti dati a chi non era palesemente in grado di rimborsarli? Lui non c’entra, c’era la direzione crediti a deliberare. La svalutazione del titolo fino ad azzerarlo? È accaduto per la severità della
Bce e poi c’era la perizia del tecnico indipendente a certificare la bontà del valore della banca.
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Categorie: Banche
Mercoledi 14 Dicembre 2016 alle 09:09
Prima di tutto, un piano industriale. Poi una accelerazione, in modo da rientrare nei tempi previsti per la fusione. Senza perdere mai di vista che la chiave di volta per la rinascita resta la riconquista della fiducia dei risparmiatori.
Fabrizio Viola riordina i pochi tasselli che, dopo appena una settimana di nomina, può mettere in fila per ristabilire un clima di operatività e propositività . Il “battesimo†come nuovo amministratore delegato della
Banca Popolare di Vicenza - al posto del dimissionario
Francesco Iorio - non è stato dei migliori: l’assemblea dei soci di ieri, che ha approvato la tanto attesa azione di responsabilità nei confronti degli ex amministratori (in primis, il presidente
Gianni Zonin e il dg
Samuele Sorato) colpevoli della malagestio che in decenni ha portato al quasi default, si è svolta in un clima tesissimo, dominato da proteste, fischi, frasi poco ortodosse ed altrettante poco ortodosse e addirittura irrispettose risposte dal palco.
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