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Derby rocambolesco e scoppiettante: il Vicenza parte bene, si inceppa  subendo il ritorno della corazzata veronese e forse spreca un pareggio che per quanto visto oggi, sarebbe stato più giusto. Ma la differenza tra le squadre, si sapeva, sta nella capacità di punire gli errori che puntualmente il Verona ha concretizzato, a dispetto della generosa prova degli uomini di Breda, usciti sconfitti ma tra gli applausi del numeroso pubblico del Menti (qui la photo gallery).

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Sale la febbre da derby contro Verona,  prevendite a gonfie vele per una delle poche atmosfere rimaste intatte nel cuore dei tifosi vicentini. La città chiede la vittoria per saldare i conti con gli scaligeri, dopo la mortificante sconfitta al Bentegodi del 17 marzo scorso e per sentire di contare su una squadra di nuovo all’altezza. Breda in conferenza di presentazione non scopre le carte ma rilancia: per lui una vittoria vale doppio   

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C’è un altro piemontese biancorosso, un'altra promessa in comproprietà con la Juventus. Voluto fortemente dalla dirigenza berica (tanto da giocare subito il giorno dell' arrivo contro l’Andria in Coppa Italia), è già titolare inamovibile del centrocampo. Ha 22 anni e un segreto alla base del suo rendimento:  “Volevo il Vicenza”.

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Si tratta ancora una volta di sapere aspettare. E in questa categoria, i tifosi biancorossi possono tranquillamente puntare al Guiness. Era dal campionato 1991 che il Vicenza non rispondeva alla sconfitta d'esordio con una vittoria in casa e un pareggio fuori: era il Lane di Ulivieri e del suo proverbiale cappotto, lo avrebbe indossato anche in B ma solo due anni più tardi. Passa il tempo ma a quanto pare le attese non finiscono mai, dal verdetto in tribunale, alle scadenze fiscali di fine settembre, alla cessione latitante, il tifoso sa che dovrà restare sulle spine, ancora e ancora.

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Bello fare affari extra time. Alla fine di una giornata che pareva complicarsi, ecco l'ennesimo colpo di un mercato esuberante. Non solo per la scadenza prorogata al 10 settembre (ora indispensabile per le operazioni in uscita: Imparato, Danti, Forò, Lo), ma per la gestione di una rosa a prima vista coerente e con ricambi adeguati.

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Nasce la rubrica per scambiare opinioni in libertà con i protagonisti biancorossi. Ma sarete voi lettori a chiudere il triangolo: con i vostri commenti.   

Questa settimana: Gianvito Misuraca

Ha ritrovato Vicenza e la serie B, ha ritrovato subito il gol, ritrova Giandonato compagno in Under 21. Classe 1990, palermitano, punta a fondere due colori, bianco e rosso per una maglia rosa: sogna la serie A nella piazza della sua città.

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Chiusa la conferenza stampa della vigilia, apertissima l'attenzione sul mercato: il tecnico è ansioso di conoscere gli effettivi che avrà a disposizione. Intanto convoca Pinardi e Di Matteo (avrà il numero 27) e sposta l'allenamento al pomeriggio per testarne le condizioni. La formazione anti Cesena si saprà solo al termine delle trattative in corso. Ecco di seguito le dichiarazioni salienti del mister e i 21 convocati 

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Sembrava di essere tornati indietro nel tempo oggi pomeriggio, alla presentazione del nuovo allenatore del Vicenza Roberto Breda al Menti. Quasi come se il Vicenza non fosse retrocesso poco più di un mese fa in Lega Pro Prima Divisione e che la società non sia in vendita ormai da quasi tre anni. A fare da contrasto con questi dati di fatto l'entusiasmo contagioso del presidente Massimo Masolo: «Abbiamo scelto con forza il nuovo allenatore che sarà per me il vero futuro del Vicenza. E' una scelta meditata e condivisa ma al tempo stesso sofferta per i pretendenti che c'erano in ballo. Alla fine ha prevalso Breda perché noi vogliamo un uomo vincente»

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