Due passaggi con: Luca Castiglia
Giovedi 13 Settembre 2012 alle 16:34 | 0 commenti
C’è un altro piemontese biancorosso, un'altra promessa in comproprietà con la Juventus. Voluto fortemente dalla dirigenza berica (tanto da giocare subito il giorno dell' arrivo contro l’Andria in Coppa Italia), è già titolare inamovibile del centrocampo. Ha 22 anni e un segreto alla base del suo rendimento:  “Volevo il Vicenzaâ€.
Luca Castiglia, il coraggio non manca: cosa la spinge quest'estate, dopo la retrocessione (e il fallimento) della Spal a venire in una squadra dal destino incerto come il Vicenza?
Il Vicenza è una grande, anzi una grandissima piazza e appena ho saputo che mi cercava ho preso al volo l’occasione. Che poi fosse in Lega Pro o in serie B, volevo venire qui. Ora rispetto allo scorso anno ho la fortuna di giocare in cadetteria, e sono doppiamente felice.  A Ferrara è stata dura per la classifica e gli stipendi arretrati, ma senza gli 8 punti di penalizzazione ci saremmo salvati (42 punti sul campo)
Anche lei per venire qui si è consigliato con i vecchi amici Primavera, con cui ha vinto scudetto e Torneo di Viareggio?                                                   Â
Non solo, peraltro con Giandonato non ho giocato direttamente insieme, mentre ritrovo Pinsoglio e in particolare un bianconero di un altro Viareggio, Brighenti: siamo amici dalla stagione nell’Hesperia (2010-11)
Dall’esordio in serie A e in Champion’s League a fianco a mister Ranieri, Del Piero e Trezeguet, fino ad oggi cosa le è mancato per non essere sbocciato al pari di Giovinco, Marchisio, Criscito…?
Beh anzitutto sono grandissimi giocatori, poi contano vari aspetti: l'anno del prestito a Cesena non mi sono inserito: la squadra era molto forte e io non ero ancora pronto. Mi sono sgrezzato in Lega Pro a Reggio Emilia, a Viareggio, Ferrara, esperienze molto valide per crescere.
Quindi Vicenza: tra due centrocampisti umili, come lei e Breda non poteva che nascere l'intesa    Â
E’ un allenatore molto preparato, cura i particolari in campo e fuori: un grande uomo
Torino per lei è stata soprattutto granata: un bel derby                           Â
Sì, ho fatto 6 anni di giovanili con la maglia del Toro, sono stato benissimo. Ma quando è fallito, con la mia famiglia ho scelto di restare in zona, e ho accettato la proposta solida della Juve dove spero di tornare. Il vero obiettivo è giocare in serie A, anche non subito, tra tre, quattro anni mi piacerebbe guardarmi indietro e vedere che ho fatto tutto perbene, un passo alla volta. Me la godo di più
Beh almeno a Vicenza di derby ne potrà giocare ancora, il primo col Verona tra due giorni. Come valuti la preparazione?                                                               Â
Nelle prime tre partite abbiamo fatto bene, da La Spezia le nostre sicurezze sono aumentate il Verona che vuole andare in A, sono fiducioso che gli renderemo la vita difficile.
Magari con una botta da fuori che è nel suo repertorio
Sì (Ride) ogni tanto ci provo...i gol che ho fatto finora sono venuti così
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.