Trasloca il Centro per l'impiego
Martedi 17 Novembre 2009 alle 16:18Provincia di Vicenza
Centro per l'Impiego di Vicenza: due giorni di chiusura prima del trasloco da via Torino a via Legione Gallieno n. 31
Storico cambiamento di sede per il Centro per l'Impiego di Vicenza, che dal prossimo martedì 24 novembre sarà operativo in via Legione Gallieno n. 31.
"Un trasloco importante quanto necessario -afferma l'Assessore Provinciale al Lavoro Morena Martini- visto che la vecchia sede in viale Torino non era più adeguata al ruolo che era chiamata a svolgere, sia per le dimensioni sia per la disposizione delle stanze, che non garantivano privacy durante i colloqui né un posto a sedere durante l'attesa."
A ciò si aggiunga che l'edificio non era facilmente accessibile ai disabili, fatto ancor più grave se si considera che il Centro per l'Impiego di Vicenza ospita l'ufficio disabilità provinciale.
I lavori necessari al trasloco comporteranno che, in previsione dell'apertura in via Legione Gallieno il 24 novembre, il Centro per l'Impiego rimarrà chiuso al pubblico due giorni: venerdì 20 e lunedì 23 novembre durante tutta la giornata.
Gli utenti potranno rivolgersi ai Centri per l'Impiego più vicini:
Schio/Thiene (via lago di Garda, 24 a Schio tel. 0445/576751 fax 0445/501808 e-mail: [email protected] - [email protected] )
Lonigo (via Cappelletto, 3/A tel. 0444/832469 fax 0444/835264 e-mail: [email protected] )
Arzignano (via Diaz, 7 tel. 0444/453626 fax 0444/453125 e-mail: [email protected] )
Secondo la normativa, la Provincia gestisce i Centri per l'Impiego, che sono ospitati su strutture messe a disposizione dai Comuni ognuno in proporzione al numero di abitanti. Il nuovo edificio, è comodo al centro città , ma non tanto da subire la difficoltà di parcheggio, visto che nell'area adiacente a via Legione Gallieno i posti auto a disposizione non mancano. E' comunque raggiungibile anche con l'autobus. La struttura è moderna e gli spazi, ampi, sono stati suddivisi in maniera tale da assicurare agli utenti un colloquio riservato e a permettere un'accoglienza adeguata.
"Diamo così una risposta -sottolinea la Martini- ai tanti utenti del Centro per l'Impiego di Vicenza, che la crisi economica ha purtroppo aumentato. La media giornaliera è di circa 70-80 utenti, con giornate che arrivano a contarne 140 e periodi particolari, come in luglio e agosto, in cui si arriva a file anche di 180 persone, perlopiù insegnanti precari che sbrigano formalità burocratiche."
Numeri che ben dipingono il quadro di una giornata tipo al Centro per l'Impiego e che in un solo anno sono raddoppiati, a causa anche delle tante persone in mobilità che si iscrivono alle liste dei disoccupati e delle altrettanto numerose aziende che ricorrono ai servizi di stage organizzati dalla Provincia.
Chi volesse maggiori informazioni in merito al trasloco e ai giorni di chiusura può contattare il Centro per l'Impiego di Vicenza ai seguenti recapiti: tel. 0444.226811, fax 0444.320463 e-mail: [email protected]
Continua a leggere
Approvata la nuova rotatoria di Piovene
Giovedi 12 Novembre 2009 alle 16:50Provincia di Vicenza
Approvata la nuova rotatoria di Piovene
Progetto definitivo per la nuova rotatoria a Piovene. E' stata approvata pochi giorni fa la delibera con cui la Giunta provinciale licenzia il progetto per sistemare un incrocio con cinque innesti. Si tratta dell'intersezione tra le strade provinciali 349 del Costo e 350 Val d'Astico tra Via Trieste, Via Gorizia, Via Fogazzaro, Via Dante e via Eurosia. Attualmente a regolare il traffico c'è un semaforo con svolte sia a destra sia a sinistra, che in diversi casi risultano difficoltose e con discreti margini di rischio.
"Su questo incrocio - spiega l'Assessore alla Viabilità Costantino Toniolo- transita una gran quantità di traffico pesante da e verso il casello dell'autostrada A31 Valdastico. Il semaforo, in particolare negli orari di punta, non è in grado di gestire il congestionamento della viabilità , tanto che le code e i rallentamenti interessano anche la viabilità circostante. Intervenire era indispensabile".
La Provincia ha così stipulato un accordo con il Comune di Piovene e avviato la progettazione per realizzare una rotatoria a cinque braccia di adeguate dimensioni per regolare il volume di traffico rilevato in zona garantendo anche maggiore sicurezza per gli utenti.
"E' stato necessario rivedere il progetto originario -spiega Toniolo- poiché la Sovrintendenza ha dichiarato di interesse culturale un manufatto, l'annesso produttivo adiacente all'ex sede di un pastificio, di cui si era prevista una parziale demolizione limitata a un fabbricato successivo alla costruzione originaria. Abbiamo quindi rivisto la geometria della rotatoria e apportato le necessarie modifiche. Ora siamo al progetto definitivo di un'opera ormai improrogabile ai fini della sicurezza e della riqualificazione di una zona molto trafficata".
L'iter prevede ora il perfezionamento delle procedure di esproprio e la progettazione esecutiva. L'importo dei lavori ammonta a 650 mila euro. L'appalto è previsto per la tarda primavera 2010.
Continua a leggereBuona amministrazione e innovazione
Venerdi 6 Novembre 2009 alle 20:46Provincia di VicenzaÂ
La Provincia di Vicenza fa scuola di buona amministrazione grazie all'innovazione
La Provincia di Vicenza fa scuola di buona amministrazione grazie all'innovazione.
E' successo ieri a Milano, al COM-PA (Salone della Comunicazione Pubblica), dove l'Assessore Provinciale all'Innovazione Andrea Pellizzari ha presentato un progetto di riduzione dei costi per l'automazione d'ufficio attraverso l'utilizzo di software libero. Tecnicamente: la Provincia sta guidando la sua struttura informatica, composta da 25 server, 450 PC e periferiche varie distribuita su 23 sedi, da "Microsoft" a "StarOffice", ossia da programmi a pagamento a soluzioni scaricabili gratuitamente dalla rete.
Il progetto, sviluppato assieme a Sun Microsystems, nasce dalla riflessione condivisa che l'adozione di soluzioni Open Source possa essere un passo importante nella riduzione della spesa corrente. Secondo le stime di Sun, il risparmio effettivo che la Pubblica Amministrazione potrebbe ottenere con l'adozione di StarOffice nella gran parte delle postazioni di lavoro è di circa 100milioni di euro nell'arco di due anni.
"L'utilizzo di software a formato aperto non è solo un'esigenza economica per le pubbliche amministrazioni, ma è un dovere -sottolinea Pellizzari- Inutile spendere risorse pubbliche in diritti per l'utilizzo di software che sono disponibili sul mercato anche in formato non proprietario a parità di funzionalità . La conversione delle postazioni di lavoro a software libero consente un risparmio di spesa che è possibile reinvestire in tecnologia più utile per il cittadino".
La partnership nasce in seguito al protocollo di intesa sull'Innovazione Digitale nella PA firmato lo scorso 23 giugno 2009 tra il Ministro della Funzione Pubblica e dell'Innovazione Renato Brunetta e Sun Microsystems Italia, società che fa della Rete il centro della propria offerta tecnologica, e che da sempre considera gli standard aperti e il modello open source acceleratori dell'innovazione tecnologica. L'acquisto di licenze e contratti di supporto per strumenti di Office Automation resta infatti una voce di spesa sempre presente nei bilanci delle amministrazioni, sia in ragione del naturali cicli di espansione e rinnovo delle postazioni di lavoro, sia in ragione della necessità di adeguamento alle nuove versioni del software per gli utenti.
La Provincia di Vicenza è stata scelta quale ente sperimentatore. D'altra parte l'Ente non è nuovo all'adozione di soluzioni open source per l'automazione dei propri servizi. "Da qualche anno -aggiunge l'Assessore Pellizzari- abbiamo intrapreso un forte rilancio dell'informatizzazione, in sintonia con i programmi del Ministero della Pubblica Amministrazione e dell'Innovazione. L'obiettivo non è solo un uso allargato della Rete e degli strumenti del web 2.0, ma anche l'uso di software basati sulla filosofia open source. E' nostro obiettivo primario riqualificare la spesa destinata all'Information Technology, voce significativa nel bilancio di tutte le amministrazioni, ma anche fattore abilitante primario dell'innovazione digitale della Pubblica Amministrazione, facendo leva sui nuovi modelli di economia del software fondati sull'open source".
La collaborazione tra Sun e la Provincia di Vicenza si traduce in un progetto pilota che prevede la migrazione a StarOffice da parte di un "gruppo campione" di postazioni di lavoro dell'Ente.
Il progetto prevede due parti, una di analisi e una di implementazione vera e propria. Nella prima parte è stata condotta un'analisi approfondita dei processi aziendali relativi alla produzione documentale, delle competenze degli utenti e della struttura dei documenti interessati dalla migrazione. Nella seconda parte, in corso d'opera, StarOffice viene reso disponibile ad un gruppo di 50 utenti e vengono erogati i moduli di formazione e supporto sulla tecnologia utilizzata.
Nella sperimentazione sono state coinvolte anche alcune postazioni di lavoro dei Comuni di Altavilla Vicentina e Chiampo, Enti della provincia di Vicenza aderenti al Centro Servizi Territoriali
Importante sottolineare che sia la Provincia sia Sun hanno posto particolare attenzione a tutte le attività correlate alla corretta gestione del cambiamento, nella consapevolezza che il cambio di abitudini consolidate nell'operatività quotidiana e l'impatto psicologico dell'adozione di nuovi strumenti possono facilmente assumere una connotazione negativa se non adeguatamente spiegate agli utenti in termini di vantaggi diretti ma imposte solo in ragione del risparmio economico a favore di una pubblica amministrazione intesa come puro centro di costo.
Infine, e di valore fondamentale per documenti di uso pubblico, va ricordato che lo strumento OpenOffice/StarOffice garantisce la proprietà e il controllo dei dati dell'amministrazione. Infatti, i documenti salvati in formati binari proprietari - tipo quelli di Microsoft Office - sono dipendenti dallo strumento di elaborazione e, di fatto, impediscono alle amministrazioni di conservare nel tempo il controllo e la leggibilità dei propri dati (ad esempio, un documento scritto oggi non potrà essere letto tra 20 anni se nel futuro non esisterà un software capace di interpretare correttamente l'attuale formato .doc, anche se i dati vengono oggi salvati e mantenuti a norma di legge). Il formato ODF, invece, è uno standard aperto, cioè ha una struttura dati pubblica, ed è gestito in una modalità che separa sempre i dati inseriti dai dati di formattazione/controllo inseriti dallo strumento di elaborazione.
Continua a leggereUltimati i lavori per il PTCP
Venerdi 6 Novembre 2009 alle 13:40Provincia di Vicenza
PTCP: ultimato il lavoro in Commissione
Hanno raggiunto quota 25 le sedute della Quarta Commissione Consiliare Provinciale "Governo del Territorio, Ambiente e Grande Viabilità " per la conoscenza e l'approfondimento del Ptcp, il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale che detta le linee guida dello sviluppo territoriale del vicentino.
Un lavoro iniziato nell'ottobre del 2007, subito dopo l'insediamento del Presidente Schneck e dei nuovi amministratori, con la presa in carico e l'analisi del Ptcp adottato dall'amministrazione Dal Lago. Le prime 18 riunioni della Commissione hanno approfondito e condiviso il lavoro e gli obiettivi, con particolare attenzione all'adeguamento del Ptcp al Ptrc, documento di programmazione urbanistica della Regione Veneto. Sono stati analizzati nel dettaglio la circonvallazione nord di Vicenza, la riqualificazione della strada regionale 11 di collegamento Vicenza-Verona, l'area Berica, la Valle Agno-Chiampo, l'area dell'Alto Vicentino, il Bassanese, la complanare autostradale, il sistema delle tangenziali venete e il percorso ciclabile Treviso-Ostiglia.
Il tutto con l'ausilio del Presidente Schneck, che ha tenuto per sé la delega all'urbanistica, ma anche degli assessori alla viabilità Costantino Toniolo e alle risorse idriche Paolo Pellizzari, e con la competenza dei tecnici del settore urbanistica della Provincia diretti dall'architetto Roberto Josè Bavaresco.
Dopo che a inizio ottobre 2009 la Giunta Provinciale ha licenziato il Piano, la Commissione si è riunita altre 7 volte per analizzare il testo aggiornato secondo le direttive del Piano Regionale e arricchito con ulteriori elaborati riguardanti, in particolare, l'ambito ambientale.
"Le novità introdotte - precisa il Presidente della Commissione Massimo Confente -vanno dal sistema delle infrastrutture viabili e ciclabili alla nuova definizione dei contesti figurativi, dalla valorizzazione della montagna al sistema delle aree industriali e commerciali, fino al sistema delle città quale motore di sviluppo. Il tutto dettagliato in modo più snello e agevole, per essere maggiormente fruibile e di immediata comprensione per i Comuni e per tutti coloro che sono chiamati a programmare lo sviluppo del territorio."
Tra gli obiettivi di fondo del Ptcp anche stabilire interconnessioni tra ambiti omogenei interni ed esterni al territorio provinciale, con specifiche criticità e soprattutto con potenzialità comuni, da valorizzare sia dal punto di vista economico che ambientale anche grazie ad infrastrutture di ampio respiro. Due, in particolare, gli ambiti di appartenenza di Vicenza nel contesto regionale: montano, l'uno, e insediativo l'altro.
Dal punto di vista morfologico, Vicenza rientra nel territorio montano delle Dolomiti. Il Piano regionale prevede un apposito capitolo dedicato al piano strategico delle Dolomiti e le montagne venete, frutto della concertazione tra le Province di Belluno, Verona, Vicenza e Treviso. Da un punto di vista più prettamente insediativo, il Ptrc riconosce nel Veneto una Rete di Città e fa rientrare Vicenza nell'Ambito Centrale di cui fanno parte anche Venezia, Padova e Treviso. Il Ptcp ha accolto la suddivisione, nella consapevolezza che razionalizzare lo sviluppo insediativo del Veneto significhi poter competere a livello europeo e internazionale quanto a sostenibilità e qualità della vita.
Il testo del Ptcp, così come Giunta e Consiglio Provinciale hanno analizzato e licenziato, viene ora inviato ai Comuni dai quali ci si attendono contributi in uno spirito di leale collaborazione.
Continua a leggere
Martini: crocifisso in tutte le scuole
Giovedi 5 Novembre 2009 alle 17:44Provincia di Vicenza
"Il crocefisso sia presente in tutte le aule delle scuole vicentine"
"Il crocefisso sia presente in tutte le aule delle scuole vicentine."
La Provincia di Vicenza, attraverso l'Assessore all'Istruzione Morena Martini, esprime il suo disappunto in merito alla sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo e appoggia la decisione del Governo italiano di ricorrere alla Grande Camera.
"Nel settembre del 2007 -precisa la Martini- a poco più di un mese dalla nomina ad Assessore all'Istruzione, ho voluto augurare un buon anno scolastico agli studenti degli istituti superiori del vicentino, alle loro famiglie, agli insegnanti, al personale ausiliario, ai dirigenti, insomma a tutti i protagonisti del mondo della scuola con una lettera in cui ho ribadito l'importanza della presenza del crocefisso in aula. Un simbolo che richiama le nostre origini culturali, altamente educativo a prescindere da ogni singola e specifica confessione religiosa. In quell'occasione ho anche invitato i Dirigenti e gli insegnanti, qualora non avessero un crocefisso a disposizione, a richiedermelo, che avrei provveduto io alla fornitura. Oggi, alla luce delle considerazioni fatte dalla Corte di Strasburgo e da qualche politico miope che non perde occasione per gettare fango sulla nostra storia e i nostri valori prima ancora che sul nostro credo, ribadisco a gran voce il mio invito: in ogni aula sia presente un crocefisso. E se manca, non indugiate a chiedere, sarò io stessa a procurarlo."
Una presa di posizione chiara, che peraltro non fa altro che confermare quanto la Provincia, e l'Assessore Martini in particolare, vanno dicendo già da tempo.
"A seguito della mia lettera -sottolinea la Martini- ho ricevuto il plauso dell'Imam di Vicenza, a dimostrazione che il crocefisso rappresenta, indipendentemente dal valore religioso attribuitogli dal singolo, l'insieme di quei principi e valori umanistici, etici e comportamentali che costituiscono il patrimonio storico e le radici più profonde della nostra cultura".
Un convegno per vivere meglio
Lunedi 2 Novembre 2009 alle 19:47Provincia di Vicenza
Un convegno che insegna i "tempi" per vivere meglio
Mercoledì 4 Novembre alle ore 17 alla Camera di Commercio di Vicenza si terrà l'incontro "Cambiare per vivere meglio è possibile?", presentazione del progetto proposto dalla Consigliera di Parità , Maria Irene Trentin, ai Comuni vicentini per governare "i tempi" delle nostre città . Si tratta di un percorso di formazione che sarà realizzato in collaborazione con la Fondazione Giacomo Rumor - Centro Produttività Veneto e l'Università di Padova, a cui seguirà una fase di sperimentazione.
Il tempo è una dimensione fondamentale per vivere in una società organizzata.
Termini quali frenesia, stress, conciliazione, fatica, riposo sono spesso riferiti al tempo che scorre nelle nostre giornate e permettono alla persona di percepire bene o male la propria quotidianità e le relazioni che in essa prendono forma.
Governare i tempi non è soltanto una questione individuale e soggettiva, ma anche istituzionale e produttiva perché c'è una politica che struttura i tempi e ne definisce le modalità d'uso, in rapporto alle esigenze dei vari soggetti che abitano le città e i paesi. Ma gli abitanti non sono tutti uguali e per molti di loro le politiche dei tempi non favoriscono una buona qualità di vita.
Si può quindi vivere meglio attraverso un'attenta politica dei tempi?
La scelta di predisporre un percorso formativo destinato ai Dirigenti comunali è dettata dal desiderio della Consigliera di Parità di rispondere concretamente a questa domanda, coinvolgendo gli Enti locali per i quali si apre la possibilità di presentare progetti per finanziare misure per conciliare tempi di vita e di lavoro grazie ad una recente legge.
Seguendo il filone di pensiero denominato "City Diplomacy", che riconosce agli Enti Locali la competenza e la primarietà nel saper individuare e gestire le esigenze dei propri cittadini, a livello nazionale si è iniziato quindi a considerare il fatto che le politiche dei tempi delle città siano azioni pubbliche che devono essere gestite in prima persona dalle amministrazioni comunali: le più adatte ad identificare un equilibrio tra i tempi dedicati alle varie attività di tipo lavorativo, familiare, sociale ed economico, e, in risposta, a prospettare un piano degli orari che ne sia funzionale.
Aprirà i lavori la Consigliera di Parità Maria Irene Trentin, Pubblico Ufficiale con il compito di vigilare sul rispetto del principio di non discriminazione e di pari opportunità per lavoratori e lavoratrici nonché con funzioni di promozione attiva per rimuovere situazioni che siano di ostacolo alla piena parità e realizzare politiche specifiche.
Seguiranno gli interventi di Laura Balbo e Gabriella Folliero.
Laura Balbo, attualmente sociologa dell'Università di Padova, ha insegnato in diversi atenei italiani e stranieri. Le sue ricerche e i suoi studi si sono incentrati sull'organizzazione dei tempi nella società contemporanea, sui processi di cambiamento del "lavoro" e della "cura" e sul tema dell'Europa di fronte al permanere dei razzismi. Nel 1987 ha pubblicato "Time to Care. Politiche del tempo e dei diritti quotidiani.", seguito da "Tempi di vita. Studi e proposte per cambiarli." edito da Feltrinelli nel 1991 ed infine "Il lavoro e la cura. Imparare a cambiare.", Einaudi 2008.
Durante l'incontro affronterà il tema dei Tempi legati all'organizzazione della vita quotidiana, dei Tempi quotidiani legati alle strutture e ai servizi delle città ed infine presenterà alcune esperienze di "Piani delle città ".
L'Avvocato Folliero è Difensore Civico del Comune di Castelfranco. Nello svolgimento della sua attività si è impegnata per realizzare un servizio che non fosse solo puramente informativo, quanto piuttosto funzionale alla creazione di un punto di riferimento intorno cui possano gravitare varie professionalità pubbliche e private unite dal comune obiettivo dato dal costruire una cultura del diritto, nello specifico un sostegno alle famiglie, per garantire l'attuabilità dei diritti delle persone appartenenti alle fasce più deboli. Nel 2000 ha fondato la Banca del Tempo, in qualità di Presidentessa dell'Associazione Etica 2001 onlus.
Durante l'incontro illustrerà le sue iniziative e scelte, soffermandosi in particolare sul percorso che intende perseguire: dalla convinzione che sia necessaria l'Istituzione di un Ufficio per la tutela minorile, sul modello di quello esistente per le donne, alla necessità di comunicare e sensibilizzare ulteriormente il tema della conciliazione dei tempi, troppo spesso ancora marginale e relegato all'interesse di Comuni illuminati.
Coordinerà il pomeriggio Renzo Scortegana, docente di Sociologia dell'organizzazione presso l'Università di Padova e Direttore della rivista di Servizio Sociale.
Nuova rotatoria già percorribile a Sandrigo
Lunedi 2 Novembre 2009 alle 19:41Provincia di Vicenza
Nuova rotatoria già percorribile a Sandrigo
Lavori ultimati nel giro di una settimana per la rotatoria tra le strade provinciali 119 Chizzalunga e 62 San Sisto e innesto della comunale via Astico in Comune di Sandrigo.
Oggi (lunedì 2 novembre 2009) si sono recati in sopralluogo nella zona l'Assessore alla Viabilità Costantino Toniolo e il Sindaco Barbara Trento.
La rotatoria è già percorribile, rimangono da ultimare parte della segnaletica e lo strato del manto, di tipo "antiskid" che garantisce una maggiore tenuta di strada, migliora il drenaggio e rende il transito meno rumoroso.
" Si tratta di un'intersezione molto frequentata - spiega Toniolo- anche da traffico pesante poiché il tratto costituisce un'alternativa alla viabilità Vicenza-Bassano del Grappa e collega la provinciale 11 Gasparona , e quindi i paesi che gravitano su di essa, con la provinciale 248 "Marosticana". L'incrocio presentava livelli di velocità di percorrenza piuttosto elevati e una situazione urbanistica delicata , il che ha fatto decidere per la realizzazione di una rotatoria particolare ovvero di forma allungata ". Con diversi vantaggi, tutti evidenziati dagli amministratori nel breve incontro in Municipio. Prima di tutto si avrà un aumento della sicurezza e quindi una riduzione del rischio di incidentalità . La rotatoria infatti costringe a rallentare e quindi a diminuire la velocità . Inoltre si ottiene una riduzione della congestione del traffico e quindi una maggiore scorrevolezza che contribuisce a diminuire le code e quindi i livelli di inquinamento da gas di scarico. Altro vantaggio è la riduzione dei costi di gestione e manutenzione rispetto all'installazione di un semaforo e, non ultimo, la riqualificazione dell'area che, nel rispetto del paesaggio, particolarmente importante in una zona a prevalente destinazione agricola, vede comunque un intervento di sistemazione e riordino infrastrutturale.
Particolarmente curato il progetto della rotatoria che ha espresso una soluzione cosiddetta " a raggio variabile", ovvero di forma oblunga, con un anello di circolazione che non si sovrappone alla viabilità della vicina zona industriale e non crea problemi ai numerosi passi carrai che si affacciano sull'arteria, il cui accesso è comunque garantito in condizioni di sicurezza.
L'intervento è stato comprensivo di impianto di illuminazione, raccolta delle acque, segnaletica orizzontale e verticale, barriere spartitraffico e percorsi di attraversamento ciclabili adatti a garantire il movimento in sicurezza di coloro che transitano in bicicletta.
Costo globale dell'opera 860 mila euro.
"Rispettati i tempi di realizzazione - ha aggiunto Toniolo- I lavori sono iniziati il 20 aprile scorso e ultimati entro i primi quindici giorni di novembre. Anche in questa particolare situazione si sono rivelati vincenti lo stretto rapporto con il Comune, la progettazione individualizzata e l'attenzione che l'Amministrazione ha riservato al rispetto dei tempi di realizzazione dell'opera".
Soddisfazione ha espresso il Sindaco Barbara Trento per questo intervento che si traduce soprattutto in minor rischio di incidenti per la comunità locale e, nello stesso tempo, collega in maniera più efficiente Sandrigo con i Comuni limitrofi.
Continua a leggereUna nuova immagine per il Csv di Vicenza
Venerdi 30 Ottobre 2009 alle 19:26Una nuova immagine per il Csv di Vicenza
Un logo per esprimere una nuova idea di volontariato, sempre più protagonista
È un volto nuovo quello che sta mostrando il Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Vicenza. Un nuovo modo di essere di cui diventa simbolo il logo, presentato questa mattina nella sala Giunta della Provincia dal Presidente Csv Maria Rita Dal Molin alla presenza dell'assessore alle politiche sociali Maria Nives Stevan. Un albero formato da tante persone, giovani, anziani, mamme, bambini, disabili: composto esattamente come è composta la società , e come la società si sostiene su intrecci e legami. Un logo che esprime una nuova idea di volontariato e si caratterizza per un design narrativo ed essenziale, che vuol guardare a tutto il territorio vicentino.
La riorganizzazione del CSV, iniziata con l'avvio della gestione Mo.V.I. - Federazione Provinciale di Vicenza avvenuto nel marzo scorso, si è già manifestata quest'anno con un nuovo modello di Bando per il finanziamento dei progetti che hanno presentato e presenteranno le associazioni di volontariato e con la ri-progettazione dell'evento annuale, Azioni Solidali Vicentine.
" La nuova immagine - commenta Maria Rita Dal Molin, presidente del CSV di Vicenza - è simbolo del cambiamento in corso all'interno del Centro di Servizio e degli importanti sviluppi che stiamo apportando alla nostra organizzazione, per poter concretizzare il progetto di "volontariato in rete" che è stato presentato per la gestione. Guardiamo al futuro con fiducia e con determinazione per offrire tutti i servizi necessari a soddisfare le diverse esigenze di tutte le associazioni iscritte e non iscritte al registro regionale per il volontariato".
Il lancio della nuova identità verrà integrato gradualmente nei prossimi mesi e terminerà con la presentazione del nuovo sito, attualmente in fase di sviluppo, che rappresenterà un nuovo strumento di facile ed immediata consultazione e in linea con quanto avviene negli altri CSV del Veneto.
"Il vicentino - sottolinea l'Assessore Stevan- è terra dove la solidarietà e la cooperazione fanno parte della tradizione. Sono tanti i volontari, le associazioni e i gruppi che si adoperano nel sociale, nella cultura e, più in generale, per il benessere dei cittadini e del territorio. Oggi, però, non si può pensare di poter agire da soli, serve preparazione e coordinamento, e serve una struttura che faccia da collante e da guida perché le energie non vengano disperse o male adoperate. Questa struttura è di certo il Centro Servizi Volontariato, a cui assicuriamo il nostro sostegno perché possa rappresentare un punto di riferimento per l'intera provincia."
Anche se è difficile quantificare con precisione l'eterogeneo mondo del volontariato, sono di certo centinaia i gruppi vicentini e decine di migliaia i volontari vicentini. Una realtà che l'Assessore Stevan non ha esitato a definire "unica al mondo".
Presto la mappa dei dissesti idrogeologici
Giovedi 29 Ottobre 2009 alle 18:25Difesa del suolo: allo studio una mappa dei dissesti idrogeologici
Per un'efficace gestione della difesa del suolo è necessario mettere in campo un approccio integrato di programmazione strategica. Ovvero: per difendere efficacemente il territorio dai rischi idrogeologici bisogna prima di tutto conoscerlo a fondo, individuarne le criticità , costruire un archivio delle opere fatte e da fare. Una svolta tanto nel metodo quanto nella sostanza per l'Assessorato alla Difesa del Suolo della Provincia, che si accinge all'elaborazione di una mappa dei dissesti idrogeologici classificati secondo una scala di priorità , con particolare riguardo alla tutela e alla salvaguardia dei centri abitati. Informazioni e dati acquisiti verranno poi costantemente aggiornati e incrociati con le banche dati di altri enti competenti in materia. Operazione che consentirà una razionalizzazione degli interventi e una revisione aggiornata della cartografia a livello provinciale e regionale. Ancora, verrà realizzato un censimento vero e proprio delle opere già realizzate e uno scadenziario delle necessità di manutenzione.
Una rivoluzione nella gestione degli interventi che si tradurrà in un miglioramento delle attività finalizzate a contenere e porre rimedio ai fenomeni di dissesto.
Con un ulteriore obiettivo: condividere queste informazioni con la Protezione Civile, con il settore urbanistica e i tecnici dell'ufficio ambiente, in modo da coordinare le proprie attività e monitorare il territorio in maniera più precisa ed efficace. La gestione del territorio è infatti crocevia di diverse competenze ed esigenze, e fare sistema significa organizzare una rete interna che funzioni e che sia in grado di attivarsi come parte coerente e integrata con la governance del territorio, in uno sforzo di coordinamento e lettura incrociata delle informazioni e dei dati..
"Per fare davvero prevenzione -spiega l'Assessore Costantino Toniolo- e per realizzare interventi di manutenzione all'insegna del massimo beneficio per le nostre comunità , è necessario conoscere bene cosa si va a difendere, fare un'analisi dei costi e dei benefici, individuare la soluzione migliore alla luce della storia del territorio, delle sue caratteristiche geologiche, ma anche una programmazione a breve, medio e lungo termine. L'obiettivo oggi è fare sistema, ovvero mettere insieme e coordinare le conoscenze, le esperienze, le esigenze economiche e tecniche, i bisogni dei cittadini per dare la risposta migliore possibile all'irrinunciabile diritto alla sicurezza" .
A quasi dieci anni dal passaggio alle Province delle competenza in materia di difesa del suolo, altra esigenza molto sentita è il monitoraggio dello stato delle opere già eseguite per garantirne la tenuta e l'efficacia nel tempo. Controllo che si fa soprattutto visivamente sul territorio, andando a verificare i crolli di roccia, anche contenuti, o il parziale scivolamento di una parte di versante, anche e soprattutto quando questo sia ancora limitato. A tal proposito la Provincia punterà a sensibilizzare e sollecitare i gruppi di protezione civile per un controllo coordinato delle aree a rischio.
Per la realizzazione dello studio aggiornato del territorio e delle sue esigenze verrà incaricata una struttura professionale, che opererà in stretta collaborazione con gli Uffici della Provincia e fornirà la mappatura aggiornata delle criticità .
E non sarà un compito facile, se si considera la mole di lavori realizzati e in realizzazione.
Nel solo 2009 sono stati ultimati 15 lavori per un totale di circa 1milione 250mila euro. Ad oggi ci sono 4 interventi in fase di attuazione per oltre 2 milioni di euro e quasi 4 milioni di euro di lavori in progettazione. Il più corposo riguarda la frana Fantoni di Recoaro Terme, 1,7milioni di euro per il primo stralcio di un progetto di consolidamento del versante in frana.
Le aree maggiormente interessate ad interventi, che per caratteristica morfologica maggiormente si prestano a dissesti, sono i Comuni vicentini della fascia pedemontana. Ma le segnalazioni che arrivano dai Comuni sono tante, quest'anno hanno superato le 50: nell'impossibilità di dare risposte a tutti, il criterio finora seguito è di dare precedenza alle zone dove è a rischio l'incolumità delle persone.
" Oggi la gestione dei rischi sul territorio- conclude Toniolo- non può più accontentarsi di interventi di contenimento, ma va pianificata e controllata in un'ottica di seria prevenzione. Anche perché la tecnologia e l'innovazione mettono a nostra disposizione diversi strumenti per razionalizzare la pianificazione. Parliamo di un bisogno primario dei nostri cittadini, la sicurezza, che va tutelata e merita la massima attenzione, anche in un periodo di forte contrazione delle risorse".
Continua a leggereUn tour itinerante nei comuni di confine
Mercoledi 28 Ottobre 2009 alle 18:33Provincia di Vicenza
Comuni di confine : un tour itinerante per affermare l'unitÃ
Comuni di confine uniti per contare di più. Sono partiti di recente ad Asiago gli incontri sul territorio dell'associazione che riunisce le amministrazioni di Cismon, Crespadoro, Lastebasse, Laghi, Pedemonte, Posina, Recoaro, Rotzo, Valdastico, Asiago, Enego, Valli del Pasubio con il coordinatore reggente del raggruppamento dei Comuni di confine Bruno Scalzeri e l'Assessore Provinciale alla viabilità e difesa del suolo Costantino Toniolo.
" La Provincia di Vicenza - ha detto Toniolo - è vicina al raggruppamento dei Comuni che vivono il disagio di una localizzazione geografica critica e in più subiscono la concorrenza delle realtà a statuto speciale. Nel precedente bilancio abbiamo approvato un fondo di sostegno per i progetti di riqualificazione e realizzazione di infrastrutture, cosa che ripeteremo per il bilancio 2010. Nel contempo seguiamo l'attività del raggruppamento e abbiamo dato disponibilità per la consulenza dei nostri Uffici".
Ad Asiago la riunione si è focalizzata sulla verifica delle problematiche emergenti nello sviluppo delle attività dei Comuni di confine, da finanziare con apposite risorse statali e regionali, per ridurre il disagio locale e i disservizi delle popolazioni residenti. L'impegno, rinnovato all'unanimità , è di agire in sinergia, rendendo più produttivi i rapporti dell'Associazione con le superiori Autorità dello Stato e della Regione. A tale intento si è associato il delegato Anci Gino Pante, annunciando l'opportunità di incontri a diversi livelli, al fine di intraprendere iniziative a tutela dei trasferimenti assegnati ai Comuni dalle specifiche normative ad essi riservate. Strategico, da questo punto di vista, il coordinamento degli enti coinvolti. La Provincia si è impegnata a sostenere la collaborazione istituzionale e la progettazione strategica su iniziative intercomunali, e quindi di maggiore appetibilità , in sede di partecipazione a bandi regionali e nazionali.
" E' essenziale procedere uniti per cogliere le opportunità di finanziamento - ha concluso l'Assessore Toniolo- Ogni Ente, per le sue capacità e per i suoi compiti, sia pronto a mettere a disposizione competenze tecniche e attività di coordinamento, strumenti che il raggruppamento saprà rendere efficaci".
Continua a leggere