Fiom Cgil Vicenza: imposta da Fiat rinuncia a diritti Con aziende vicentine sacrifici nel rispetto delle leggi
Sabato 19 Giugno 2010 alle 01:16Il direttivo provinciale della FIOM CGIL di Vicenza, riunito in data odierna, condivide e sostiene le decisioni assunte dalla FIOM in merito alla vicenda dell'accordo firmato da FIM CISL, UILM UIL, UGL e FISMIC con la FIAT sullo stabilimento di Pomigliano.
1- da sempre la FIOM si batte per il lavoro e per la difesa dei posti di lavoro. nessuna azienda ha mai chiesto in cambio del lavoro di rinunciare a diritti sanciti dalla nostra Costituzione ( diritto di sciopero ) e previsti dalle leggi sul lavoro e dai contratti nazionali di lavoro ( pausa mensa turnisti e pagamento in caso di malattia ).
Marchionne e l'odio (di classe)
Venerdi 18 Giugno 2010 alle 23:02Riceviamo da Giorgio Langella (Federazione della Sinistra, PdCI) e pubblichiamo  Â
Oggi, il "signor" Marchionne (a margine della lectio magistralis di Mario Draghi per il master honoris causa conferitogli dalla fondazione Cuoa ad Altavilla Vicentina) ha dichiarato che gli operai del gruppo Fiat devono smetterla di "inventare" scioperi proprio quando gioca la Nazionale, perché se si continua a "prendersi per i fondelli" il Lingotto non sarà più interessato a produrre in Italia. E poi ha anche aggiunto che "l'Italia non avrà un futuro manifatturiero, l'industria non esisterà più. Se la vogliamo ammazzare me lo dite, lo facciamo, sono disposto a fare quello che vogliono gli altri".
Continua a leggereSolidarietà di classe, una buona notizia
Venerdi 18 Giugno 2010 alle 18:06Giorgio Langella - Una notizia diversa da tante altre: "Fiat: Fiom, adesioni dell'80% a sciopero Mirafiori
Torino, 18 giu. - (Adnkronos) - Sarà replicato anche nel pomeriggio lo sciopero che questa mattina ha interessato i lavoratori delle Carrozzerie di Mirafiori (foto Automania) che si sono fermati per due ore, per protestare contro l'accordo separato di Pomigliano e per esprimere solidarietà ai lavoratori campani. L'adesione, secondo la Fiom, e' stata dell'80%, con blocco totale della produzione, mentre oltre 1.000 persone sono sfilate in corteo dalla porta 2 alla porta 5.
Pomigliano: l'accordo-ricatto, una pistola alla tempia
Giovedi 17 Giugno 2010 alle 00:29Langella, considerazioni sull'intervento di Zuccato
Martedi 15 Giugno 2010 alle 11:181.- dice Zuccato: "abbiamo bisogno di riforme che ci aiutino a stare sui mercati, a investire sui nostri prodotti e sui nostri processi, quindi sulla ricerca; ad avere prezzi più competitivi; un costo del lavoro meno assurdo; un carico fiscale meno opprimente; un mercato del lavoro più flessibile anche se tutelato; abbiamo bisogno di figure professionali formate".
Continua a leggereIndesit chiude a Refrontolo (paese di Zaia) e va a sud
Domenica 13 Giugno 2010 alle 18:54Giorgio Langella - Qualche giorno fa il consiglio d'amministrazione di Indesit Company annunciava di aver varato un piano "per il consolidamento della presenza industriale in Italia", prevedendo investimenti per 120 milioni per "innovazione di prodotto e processo". Il primo risultato del piano è, a quanto si apprende, la chiusura degli stabilimenti di Brembate (Bergamo) e di Refrontolo (Treviso), "il paese di Zaia" come recitano i titoli dei giornali. Circa 500 lavoratori perderanno il posto di lavoro. La chiusura dovrebbe avvenire all'inizio del quarto trimestre 2010. Tra poco, quindi. Si precisa che non è un trasferimento della produzione all'estero, ma un potenziamento dei poli industriali Indesit nel centro-sud d'Italia. Questa è comunque e sempre delocalizzazione.
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