Video esclusivo, Tandin a Veneto Banca: ha finanziato Ferak di Amenduni, Marchi & c. su pegno di 300 milioni in azioni Effeti? Per sottoscrivere magari azioni VB o BPVi?
Domenica 20 Dicembre 2015 alle 14:22
Se le lamentele, sincere quelle dei picccoli soci, ma soprattutto a uso mediatico quelle politiche, per lo meno da parte di chi è nelle stanze del potere da tempo, avessero trovato riscontro ieri (19 dicembre) in "no" assembleari la Veneto Banca sarebbe andata incontro al tracollo. A votazioni avvenute, quindi, con la prevedibile maggioranza bulgara, a fare notizia è una "denuncia" fatta prima dell'assemblea da un cittadino, Franco Tandin, che, nel video VicenzaPiu.Tv qui riportato in esclusiva , rivela di un pegno che sarebbe stato conferito a favore dell'Istituto di Montebelluna per un controvalore di 300 milioni di euro in azioni della Effeti, che come capitale sociale in visura riporta 3 miloni di euro.
Continua a leggereIl Nordest svanisce sotto i colpi dei "poteri" alle Popolari
Mercoledi 18 Febbraio 2015 alle 22:19
A cosa porta la devastante inchiesta su Veneto Banca che mette fine alla lunga storia delle banche popolari venete? Difficile pensare, infatti, che la vicenda di Montebelluna lasci inalterato il panorama regionale. La domanda va quindi posta perché il massacro a cui stiamo assistendo deriva da una molteplicità di vicende che vanno comprese fino in fondo, non solo per evitare il gossip giornalistico, ma sopratutto per capire le dinamiche di dissoluzione delle ambizioni nordestine a diventare un baricentro politico-culturale del Paese che aveva caratterizzato gli anni del boom. E di cui le banche popolari erano uno snodo decisivo.
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Tempi da Lupi: Toniolo e Variati novelli Palladio e Fogazzaro
Domenica 4 Gennaio 2015 alle 23:33
Da stasera siamo bombardati dalle notizie sul crollo del viadotto Scorciavacche sulla Palermo-Agrigento inaugurato alla vigilia di Natale, crollato a Capodanno e subito finito sotto gli anatemi inorriditi del ministro NCD delle infrastrutture Maurizio Lupi, il ciellino amico, in alto, del candido Roberto Formigoni e, a Vicenza, di Costantino Toniolo, sponsor e sponsorizzato del nostro sindaco e presidente provinciale Achille Variati.
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Generali, Finint lavora sulla scissione di Effeti: rimane Amenduni, si sfila Veneto Banca
Martedi 9 Dicembre 2014 alle 21:17
«Il cordone ombelicale tra Generali e il salotto finanziario del Nord-Est potrebbe essere presto reciso», è così che afferma deciso Luigi Dell'Olio, su Il Piccolo di Trieste, aiutandoci a capire quello di cui i media locali poco sanno o poco scrivono sugli interessi e sugli intrecci della finanza vicentina, in primis banche e famiglia Amenduni, raccolta finora in buona parte intorno alla Palladio Finanziaria, coperta dalle ombre che hanno portato, nell'ambito dell'inchiesta sul Mose, all'arresto e all'uscita di scena ufficiale del suo ex patron Roberto Meneguzzo.
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Gli Amenduni spettatori interessati alla corsa a due per acquistare l'Ilva di Taranto
Sabato 27 Settembre 2014 alle 14:38
Ad assistere da spettatore interessato, pur se con poca voce in capitolo, alla corsa a due per acquistare l'Ilva di Taranto è il gruppo vicentino degli Amenduni, che al momento dello scoppio del "bubbone tossico" della mega acciaieria era socio al 10% della famiglia Riva con cui era, però, da tempo in "disaccordo" fino al punto di non "firmare" l'ultimo bilancio dell'impianto tarantino.
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"Veneto Banca tra i dubbi su permanenza in Palladio Finanziaria e stress test", scrive Paolo Possamai: il "messia impossible" del GdV?
Lunedi 15 Settembre 2014 alle 09:38
Su La Repubblica Affari e Finanza di oggi sono pubblicati due lucidi articoli/analisi del "vicentino" Paolo Possamai, che scrive sul prestigioso quotidiano romano e dirige Il Piccolo di Trieste, di proprietà del gruppo L'Espresso tramite Finegil. Il nome di Possamai, padre di Giacomo, vice presidente nazionale dei Giovani Democratici e Capo gruppo del Pd in consiglio comunale, ricorre sistematicamente in città quando si parla di una nuova direzione de Il Giornale di Vicenza.
Continua a leggerePalladio, fine del salotto buono veneto. E Roberto Meneguzzo "passa" al figlio Jacopo
Domenica 24 Agosto 2014 alle 23:16
Di Carlotta Scozzari* Chissà se il 7 maggio 2014, giorno della riunione dell'assemblea dei soci sul bilancio del 2013, l'amministratore delegato di Palladio Finanziaria, Roberto Meneguzzo, avrebbe immaginato che nel giro di un mese per lui sarebbero scattate le manette nell'ambito dell'inchiesta sul Mose di Venezia. Un provvedimento che l'ha spinto, pochi giorni fa, a cedere al figlio Jacopo le proprie quote nella finanziaria vicentina, che un tempo sognava di diventare la Mediobanca del Nord-est.
Continua a leggereAd Amenduni va lo 0,7% di Generali se Ferak va alla scissione
Venerdi 22 Agosto 2014 alle 01:03
Di Laura Galvagni, da Il Sole 24 OreA due mesi di distanza dal terremoto Mose, che ha coinvolto tra gli altri anche Roberto Meneguzzo, fondatore, guida, nonché azionista di maggioranza di Palladio Finanziaria, la merchant bank vicentina avvia il riassetto. Un riassetto che, con ogni probabilità , andrà a ridisegnare la mappa dell'azionariato delle Generali. Il piano di riorganizzazione sembra procedere, infatti, su un doppio binario. Continua a leggere
Roberto Meneguzzo, arrestato per lo scandalo Mose: chi è costui?
Martedi 10 Giugno 2014 alle 00:11
Tra tanti nomi eccellenti e nazional popolari di arrestati o di chi è in procinto di esserlo per lo scandalo Mose, enorme ma solo propedeutico, a detta dei giudici, a una mega tangentopoli veneta, brillano i vari Galan, Orsoni, Sartori, Chisso, Marchese, ma rimangono sconosciuti a molti vicentini il ruolo nella vicenda ma soprattutto quello nel potere economico locale di Roberto Meneguzzo.
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Ribaltone della finanza a Nordest targato Generali: in gioco Veneto Banca, Amenduni
Lunedi 21 Aprile 2014 alle 12:14
Ribaltone a Nordest targato Generali di V.M., da L'Espresso n. 16 in edicola, con data 24 aprileOrmai i giochi sono fatti. Il numero uno di Veneto Banca, Vincenzo Consoli, si presenterà dimissionario alla prossima assemblea dei soci in programma per il 26 aprile. Alla fine, com'era prevedibile, l'ha spuntata la Banca d'Italia, che mesi fa aveva chiesto un ampio rinnovamento nella gestione del gruppo creditizio con base a Montebelluna, non lontano da Treviso (con una notevole presenza anche nel Vicentino, ndr).
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