Equizi, esposto alla Finanza per Cis Spa
Lunedi 7 Giugno 2010 alle 23:08Franca Equizi - In queste ore ho provveduto ad inoltrare alla Guardia di Finanza di Vicenza un esposto relativo all'intero affaire Cis al quale, a parer mio, vanno collegate le vicende che di recente hanno portato palazzo Nievo ad autorizzare il maxi centro commerciale voluto da Vicenza Futura spa (alias Gruppo Marchetti, Maltauro e Cestaro) in zona Vicenza est. Da un punto di vista più generale la miseria di quanto sta accadendo, secondo me, è sotto gli occhi di tutti. L'onorevole del Carroccio Alberto Filippi (benedetto da una plusvalenza fondiaria che definirei senatoriale), i vertici di Cis spa e della provincia (tra i quali Galdino Zanchetta del Pdl e Attilio Scneck della Lega); il sindaco berico Achille variati del Pd; l'uomo ombra della Serenissima Rino Gambari; la società immobiliare Vicenza Futura e la sua trimurti: fanno tutti parte, a parer mio, di una unica pantomima nel nome del mercimonio politico e dello squallore istituzionale per cui destra, sinistra e centro "pari sunt" nel servire i poteri forti o i potentati economici.
Continua a leggereDomande sul Cis di Montebello del Pdl alla Lega Senza risposta. Inciuci Cis- leghisti - Vicenza Est?
Sabato 22 Maggio 2010 alle 14:06Riportiamo il documento distribuito oggi dall'on. Sergio Berlato alla conferenza stampa del gruppo consiliare di Vicenza sul parcheggio multipiano sull'ex area Gil, su cui riferiremo in seguito. Il documento contiene le domande del PdL doc fatte in Provincia all'atto della discussione sul Ptcp con la questione collegata della proprietà di una parte del'area Cis e di possibili cointeressamenti interni alle Lega e con l'area di Vicenza est in cui dovrebbe sorgere lo stadio e un terzo centro commerciale accanto ai due vicini, Palladio e Piramidi.
Il Ptcp è stato poi approvato a voto palese (e non segreto come chiesto da Arrigo Abalti) con 1 voto di scarto grazie al voto difforme rispetto alle indicazioni del PdL provinciale. Berlato vuole, ha detto, "chiarezza sui perché di questo voltafaccia e su chi lo ha ispirato o ordinato!"
Continua a leggereComem-Abb, livello occupazionale, competitività
Martedi 27 Aprile 2010 alle 23:15Comem-Abb: ristrutturazione? Ansia a Montebello
Lunedi 26 Aprile 2010 alle 16:50Sistema concia e capri espiatori
Mercoledi 14 Aprile 2010 alle 21:26I numeri. Tanto per dare un'idea di massima il settore conciario fino a qualche tempo prima della crisi dava lavoro a 8.000 persone tra dipendenti e indotto. Il giro d'affari ammonta ad un paio di miliardi di euro . Dati che vanno presi con le pinze perché il settore è polverizzato e perché anche il nero fa la sua parte. Il Corsera del 24 marzo 2010 con una espressione efficace aveva paragonato il fatturato del settore pelli a quello di Agip e Pirelli messe insieme. Tanto per intenderci siamo di fronte ad una delle realtà industriali più importanti della provincia.
Continua a leggereDubbi sulla delibera della Provincia sul Cis
Giovedi 4 Febbraio 2010 alle 21:26Partito Democratico Vicenza
La delibera della giunta provinciale sul Cis? Molti dubbi sulla sua legittimitÃ
PD provinciale: «Ignorato il voto del consiglio provinciale. Il vincolo che impedisce l'insediamento di grandi strutture commerciali non può essere tolto dalla giunta»
«Il via libera della giunta provinciale alle osservazioni del Pati sul Cis? Una delibera di dubbia legittimità , che ignora il voto del consiglio provinciale e accende il semaforo verde per il mega centro commerciale. Se non verrà ritirata, la Provincia rischia una marea di ricorsi al Tar. E poi cosà andrà a dire la Provincia in conferenza dei servizi con la Regione? Che il centro commerciale si può fare, perché così dice il Pati, o che non si può fare, perché così dice il documento di indirizzo, mai decaduto, del Ptcp? Con la sua superficialità , la giunta Schneck si sta tirando la zappa sui piedi».
Il gruppo consiliare provinciale del Partito Democratico mette nuovamente sotto accusa la giunta provinciale per l'affare Cis di Montebello Vicentino. Alla vicenda ora si aggiunge un nuovo capitolo, dato che la delibera di giunta del 29 dicembre 2009 (in allegato a questa mail) con cui viene dato il via libera alle osservazioni del Pati di Gambellara, Montebello, Montorso e Zermeghedo (Pati che introduce la destinazione commerciale per l'area Cis), è in palese contrasto con quanto previsto nel documento di indirizzo del Ptcp Dal Lago, documento di indirizzo votato dal consiglio e valido fino a quando non sarà modificato da un voto dello stesso consiglio.
«Con quella delibera del 29 dicembre la giunta provinciale svilisce il ruolo del consiglio provinciale, poiché ignora il suo voto - spiega Pietro Maria Collareda, vicepresidente del consiglio provinciale -. Il documento di indirizzo del Ptcp Dal Lago, approvato dal consiglio provinciale, imponeva il vincolo contro nuove strutture commerciali di grandi dimensioni. Non ci sembra che la giunta abbia seguito una procedura legittima e per questo intendiamo muoverci nelle sedi opportune per chiedere che il ruolo del consiglio provinciale non venga umiliato in questo modo. Se i consiglieri votano documenti che la giunta considera carta straccia, è meglio se ce ne stiamo tutti a casa ed evitiamo di perdere tempo a Palazzo Nievo. Attendiamo risposte dalla giunta, come le attende l'Ascom preoccupata per la sopravvivenza dei negozi tradizionali, ma soprattutto come le attendono i cittadini».
Dell'affare Cis torna a parlare anche Matteo Quero, che questa mattina ha protocollato in Provincia un'interpellanza per chiedere conto degli investimenti della Provincia degli ultimi 20 anni sul Cis, in merito all'acquisto di terreni, fidejussioni, progettazioni, organi direttivi.
«A parte lo spreco di denaro pubblico, su cui spero di ricevere al più presto la documentazione, ciò che colpisce in questa vicenda sono le procedure seguite dalla giunta - afferma Quero -. Il Ptcp introduceva come documento di indirizzo approvato dal consiglio provinciale il vincolo contro la realizzazione di centri commerciali lungo l'asse Vicenza-Montebello con la motivazione: "Non è previsto l'insediamento di grandi strutture di vendita in quanto si richiede il miglioramento e lo sviluppo della rete distributiva esistente". Dopo tre anni e qualche giorno dall'adozione del Ptcp, la giunta provinciale il 29 dicembre 2009 ha messo il primo timbro sul Pati, forse pensando che quel vincolo fosse decaduto. Ma il vincolo rimane, perché è un documento di indirizzo votato dal consiglio, e solo il consiglio lo può togliere»
«Questa situazione può portare a conseguenze imbarazzanti per la Provincia - conclude Quero -. Se tutti i cittadini, le associazioni, gli enti che hanno presentato osservazioni (oltre 200) al Pati, decidessero di rivolgersi al Tar per far valere il documento di indirizzo del Ptcp che impone il vincolo? Quale interpretazione sceglierà di portare la Provincia in Regione: vincolo sì (Ptcp) o vincolo no (delibera di giunta)? Per l'ormai palese superficialità della giunta (ricordo i recenti precedenti: libretto sul Muro di Berlino - sponsorizzazione all'Arzignano Grifo - perdita dei fondi regionali per l'integrazione - assegnazione dell'appalto per i concerti in Villa al consorzio "Vicenza è" presieduto dal vicepresidente della Provincia) a pagare saranno come sempre i cittadini?».
Il gruppo consiliare provinciale del PD conclude: «Ci auguriamo che la giunta riesca a confutare le nostre ipotesi. E non ci vengano a dire che in giunta non ne sapevano nulla, dato che il Pati la Provincia lo ha "copianificato" con i quattro Comuni. La giunta Schneck non ha nulla da dire? Intende svendere il territorio agli interessi dei privati, cementificando, massacrando la piccola distribuzione commerciale locale e svilendo il ruolo del consiglio provinciale?».
PD: Sul Cis Pdl e Lega d'accordo
Martedi 2 Febbraio 2010 alle 12:16Partito Democratico Vicenza
Ma quale lotta fra Lega e Pdl? Sul Cis sono tutti d'accordo per il centro commerciale
PD provinciale: «L'obiettivo è rinviare all'infinito la discussione sul Ptcp per evitare ostacoli alla realizzazione del mega centro commerciale»
Vicenza - «Cis viaggiare informati? A Vicenza è diventato Cis vivere disinformati, cornuti e mazziati. Ci sarebbe da ridere perché la storia del Cis sembra una barzelletta, se non fosse che con il suo comportamento la giunta provinciale sta svendendo il territorio agli interessi commerciali dei privati per coprire i buchi dovuti ad una gestione fallimentare nel pubblico. Oltre il danno, appunto, per i cittadini arriverà la beffa».
Così il gruppo consiliare del Partito Democratico in Provincia stigmatizza il comportamento della giunta provinciale sulla questione Cis, il centro interscambio merci di Montebello.
«Sono passati più di vent'anni dalla nascita del progetto ed ora siamo alla farsa: i cittadini saranno ricompensati per vent'anni di ritardi e di spreco di denaro e risorse pubbliche con cemento dove ora c'è il verde e con un megacentro commerciale che i soldi li farà intascare ai privati - spiega Piero Maria Collareda, capogruppo -. Basta, non si può prendere in giro i cittadini in questo modo. Il Ptcp è un baraccone, la cui discussione viene rinviata all'infinito perché nulla ostacoli la nascita di un centro commerciale su un'area di 500mila metri quadrati».
A riaccendere le polemiche è il continuo rinvio della discussione in consiglio provinciale del Ptcp, il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.
«È inutile che Pdl e Lega continuino con il loro teatrino delle parti, facendo finta di litigare e di chiedersi spiegazioni a vicenda - spiega Matteo Quero, consigliere -. Lo hanno capito tutti che si tratta solo di una messinscena per prendere tempo ed evitare di approvare il Ptcp prima che la Regione dia il via libera al commerciale per l'area Cis. Il primo semaforo verde la giunta provinciale lo ha acceso lo scorso 29 dicembre, quando ha dato il via libera alla valutazione delle osservazioni del Pati di Gambellara, Montebello, Montorso e Zermeghedo che prevede la realizzazione di un centro commerciale sui terreni del Cis, senza alcuna presa di posizione sul vincolo che impedisce di realizzare nuove strutture commerciali imposto dalla giunta Dal Lago nel Ptcp (una strana dimenticanza della giunta provinciale, che nella delibera si raccomanda di rispettare il contesto paesaggistico delle ville venete, ma nulla ha da dire sull'ipotesi di un mega centro commerciale che infrange i vincoli imposti dalla precedente giunta). Perché è stato richiuso nel cassetto il Ptcp siglato dalla Dal Lago quando la Regione chiedeva solo qualche aggiustamento, e si è scelto di ripartire da zero? Forse perché è stato redatto da una giunta guidata dalla leghista Dal Lago nel 2006, lo stesso anno in cui il senatore leghista Filippi ha acquistato metà dell'area Cis, e quindi i vincoli del Ptcp che impedivano la realizzazione di nuove strutture commerciali non andavano più bene al Carroccio, e quindi nemmeno all'interno della giunta provinciale guidata dal leghista Schneck?».
«Rivolgiamo un appello alla Provincia, alla Regione, al Pdl e alla Lega Nord - concludono i democratici in Provincia -. Dite ai cittadini qual è la verità sul Cis, perché più che una concertazione trasparente fra enti pubblici per il futuro assetto del territorio, la questione sembra sempre più una trattativa al servizio di interessi privati che si svolge nel segreto delle stanze dei bottoni».
Continua a leggereProvincia, permette qualche domanda?
Domenica 24 Gennaio 2010 alle 09:02Articolo pubblicato sul numero 179 di VicenzaPiù, in edicola da sabato a 1 euro e disponibile da domani nei punti di distribuzione in città , oppure scaricabile da oggi in formato pdf dal box a destra
Parchi evaporati, discariche "segrete" da verificare
e lo scontro (tutto interno al centrodestra, col Pd che tace) sul caso Cis-Filippi
I retroscena e gli interrogativi sul Ptcp
Nei documenti come questo, pomposamente chiamato "Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (o Ptcp)", trattandosi della Provincia che, al momento, ha poteri effettivi principalmente su scuole, viabilità e poco altro, in genere si trovano molto fumo e poco arrosto. Del resto, nello specifico si tratta di un atto d'indirizzo, cioè a dire una cornice di orientamenti che Palazzo Nievo dà ai Comuni, gli enti preposti alla reale pianificazione urbanistica. Eppure qualcosa che non torna, o semplicemente che non si trova, c'è sempre.
Dolomiti scomparse
Una prima questione riguarda l'assenza di qualsiasi riferimento al Parco delle Piccole Dolomiti. Istituito alla fine dell'ottobre scorso con un accordo fra Regione Veneto, Ministero dell'Ambiente e l'Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, la recentissima area protetta lambisce anche una porzione della provincia vicentina. Nel Ptcp non si trova mezzo cenno ad un nuovo parco definito dall'assessore regionale Flavio Silvestrin «un nuovo modo di gestire la governance del territorio». A cui sono delegate «le funzioni d' incidenza ambientale (vinca) e le gestioni di tutte le zone z.p.s., aree protette e siti della rete Natura2000».
Cis: un affare tra Pdl e Lega
Giovedi 21 Gennaio 2010 alle 18:06Partito Democratico Vicenza
Il Cis? Un regolamento di conti fra Pdl e Lega. Dimenticate le esigenze del territorio
Gruppo consiliare Pd provinciale: «Presentata una domanda di attualità per chiedere chiarezza sul futuro dell'area»
«Il Cis? Ormai è solo un regolamento di conti fra Pdl e Lega che hanno perso di vista gli interessi dei cittadini. Abbiamo presentato come gruppo consiliare del Pd una domanda di attualità per chiedere chiarezza su un progetto che riteniamo dannoso per il territorio».
È la lettura che dà il gruppo consiliare del Partito Democratico in Provincia delle recenti schermaglie fra Pdl e Lega sull'affare Cis, l'area di 500.000 metri quadrati in territorio di Montebello per cui si parla di un mega centro commerciale a fianco del polo logistico di interscambio merci.
«Da tempo il Partito Democratico si è opposto al progetto Cis, sollevando numerose obiezioni contro il progetto, votando contro il rinnovo delle fideiussioni per l'area Cis e invitando la Provincia, socio di maggioranza della Cis Spa, a riconsiderare il progetto che, allo stato attuale, riteniamo dannoso per il territorio - spiega Pietro Maria Collareda, capogruppo, a nome del gruppo consiliare del Pd in Provincia -. Negli ultimi giorni anche il Pdl si è messo di traverso chiedendo chiarimenti sull'eliminazione del vincolo che impediva la destinazione commerciale e scontrandosi con Alberto Filippi, senatore leghista e proprietario di circa metà dei terreni. Ci chiediamo come mai solo adesso sorgono dubbi all'interno del Pdl, dopo che da anni si sente parlare dell'ipotesi di un centro commerciale all'interno dell'area Cis e da tempo i Comuni della zona hanno approvato il Pati che prevede la destinazione commerciale. È realmente un passo indietro del Pdl, oppure sono solo schermaglie fra Pdl e Lega in vista delle elezioni regionali? Perché Berlato e Zanettin non vanno a chiedere chiarimenti all'interno del loro stesso partito (sempre che il Pdl vicentino, lacerato dalle correnti interne, debba considerarsi ancora un partito unico), al presidente della Cis Spa, il pidiellino Galdino Zanchetta, che ha sempre assicurato che tutto procedeva secondo le previsioni? Una domanda la rivolgiamo anche alla Lega: come mai il segretario provinciale e senatore Paolo Franco, che ogni giorno riempie le pagine dei giornali con i suoi commenti su ogni materia, mantiene sulla questione Cis un assordante silenzio lasciando da solo il senatore Filippi in balia delle accuse di speculazione? Perché non lo difende dalle pesanti accuse di speculazione immobiliare? Forse anche la Lega è lacerata al suo interno e Franco e Filippi non fanno parte della stessa corrente?».
«Invitiamo inoltre Pdl e la Lega a riflettere sul futuro di quell'area verde equivalente all'estensione di circa 100 campi da calcio; ci pensino bene prima di condannarla alla cementificazione senza che sia chiaro quali strutture saranno realizzate, senza che ci sia un progetto condiviso - concludono i consiglieri provinciali del Pd -. Al presidente Schneck chiediamo quali intenzioni abbia la Provincia. Permetterà l'insediamento di un centro commerciale dove da oltre vent'anni si parla di realizzare un centro logistico al servizio delle imprese del territorio? Nel caso l'operazione centro commerciale non andasse in porto è evidente che gli investitori privati si tireranno indietro: la Provincia continuerà a rinnovare fideiussioni all'infinito o abbandonerà il progetto? Cosa lascia pensare che dopo vent'anni il progetto Cis sia ancora valido, dato che nel frattempo i trasportatori hanno trovato altre sistemazioni logistiche, l'idea di scalo ferroviario è stata abbandonata, l'economia è in crisi ed in particolar modo il distretto della concia, che doveva essere il settore più interessato al Cis?».
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