Dubbi sulla delibera della Provincia sul Cis
Giovedi 4 Febbraio 2010 alle 21:26 | 0 commenti
Partito Democratico Vicenza
La delibera della giunta provinciale sul Cis? Molti dubbi sulla sua legittimitÃ
PD provinciale: «Ignorato il voto del consiglio provinciale. Il vincolo che impedisce l'insediamento di grandi strutture commerciali non può essere tolto dalla giunta»
«Il via libera della giunta provinciale alle osservazioni del Pati sul Cis? Una delibera di dubbia legittimità , che ignora il voto del consiglio provinciale e accende il semaforo verde per il mega centro commerciale. Se non verrà ritirata, la Provincia rischia una marea di ricorsi al Tar. E poi cosà andrà a dire la Provincia in conferenza dei servizi con la Regione? Che il centro commerciale si può fare, perché così dice il Pati, o che non si può fare, perché così dice il documento di indirizzo, mai decaduto, del Ptcp? Con la sua superficialità , la giunta Schneck si sta tirando la zappa sui piedi».
Il gruppo consiliare provinciale del Partito Democratico mette nuovamente sotto accusa la giunta provinciale per l'affare Cis di Montebello Vicentino. Alla vicenda ora si aggiunge un nuovo capitolo, dato che la delibera di giunta del 29 dicembre 2009 (in allegato a questa mail) con cui viene dato il via libera alle osservazioni del Pati di Gambellara, Montebello, Montorso e Zermeghedo (Pati che introduce la destinazione commerciale per l'area Cis), è in palese contrasto con quanto previsto nel documento di indirizzo del Ptcp Dal Lago, documento di indirizzo votato dal consiglio e valido fino a quando non sarà modificato da un voto dello stesso consiglio.
«Con quella delibera del 29 dicembre la giunta provinciale svilisce il ruolo del consiglio provinciale, poiché ignora il suo voto - spiega Pietro Maria Collareda, vicepresidente del consiglio provinciale -. Il documento di indirizzo del Ptcp Dal Lago, approvato dal consiglio provinciale, imponeva il vincolo contro nuove strutture commerciali di grandi dimensioni. Non ci sembra che la giunta abbia seguito una procedura legittima e per questo intendiamo muoverci nelle sedi opportune per chiedere che il ruolo del consiglio provinciale non venga umiliato in questo modo. Se i consiglieri votano documenti che la giunta considera carta straccia, è meglio se ce ne stiamo tutti a casa ed evitiamo di perdere tempo a Palazzo Nievo. Attendiamo risposte dalla giunta, come le attende l'Ascom preoccupata per la sopravvivenza dei negozi tradizionali, ma soprattutto come le attendono i cittadini».
Dell'affare Cis torna a parlare anche Matteo Quero, che questa mattina ha protocollato in Provincia un'interpellanza per chiedere conto degli investimenti della Provincia degli ultimi 20 anni sul Cis, in merito all'acquisto di terreni, fidejussioni, progettazioni, organi direttivi.
«A parte lo spreco di denaro pubblico, su cui spero di ricevere al più presto la documentazione, ciò che colpisce in questa vicenda sono le procedure seguite dalla giunta - afferma Quero -. Il Ptcp introduceva come documento di indirizzo approvato dal consiglio provinciale il vincolo contro la realizzazione di centri commerciali lungo l'asse Vicenza-Montebello con la motivazione: "Non è previsto l'insediamento di grandi strutture di vendita in quanto si richiede il miglioramento e lo sviluppo della rete distributiva esistente". Dopo tre anni e qualche giorno dall'adozione del Ptcp, la giunta provinciale il 29 dicembre 2009 ha messo il primo timbro sul Pati, forse pensando che quel vincolo fosse decaduto. Ma il vincolo rimane, perché è un documento di indirizzo votato dal consiglio, e solo il consiglio lo può togliere»
«Questa situazione può portare a conseguenze imbarazzanti per la Provincia - conclude Quero -. Se tutti i cittadini, le associazioni, gli enti che hanno presentato osservazioni (oltre 200) al Pati, decidessero di rivolgersi al Tar per far valere il documento di indirizzo del Ptcp che impone il vincolo? Quale interpretazione sceglierà di portare la Provincia in Regione: vincolo sì (Ptcp) o vincolo no (delibera di giunta)? Per l'ormai palese superficialità della giunta (ricordo i recenti precedenti: libretto sul Muro di Berlino - sponsorizzazione all'Arzignano Grifo - perdita dei fondi regionali per l'integrazione - assegnazione dell'appalto per i concerti in Villa al consorzio "Vicenza è" presieduto dal vicepresidente della Provincia) a pagare saranno come sempre i cittadini?».
Il gruppo consiliare provinciale del PD conclude: «Ci auguriamo che la giunta riesca a confutare le nostre ipotesi. E non ci vengano a dire che in giunta non ne sapevano nulla, dato che il Pati la Provincia lo ha "copianificato" con i quattro Comuni. La giunta Schneck non ha nulla da dire? Intende svendere il territorio agli interessi dei privati, cementificando, massacrando la piccola distribuzione commerciale locale e svilendo il ruolo del consiglio provinciale?».
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