Cis: un affare tra Pdl e Lega
Giovedi 21 Gennaio 2010 alle 18:06 | non commentabile
Partito Democratico Vicenza
Il Cis? Un regolamento di conti fra Pdl e Lega. Dimenticate le esigenze del territorio
Gruppo consiliare Pd provinciale: «Presentata una domanda di attualità per chiedere chiarezza sul futuro dell'area»
«Il Cis? Ormai è solo un regolamento di conti fra Pdl e Lega che hanno perso di vista gli interessi dei cittadini. Abbiamo presentato come gruppo consiliare del Pd una domanda di attualità per chiedere chiarezza su un progetto che riteniamo dannoso per il territorio».
È la lettura che dà il gruppo consiliare del Partito Democratico in Provincia delle recenti schermaglie fra Pdl e Lega sull'affare Cis, l'area di 500.000 metri quadrati in territorio di Montebello per cui si parla di un mega centro commerciale a fianco del polo logistico di interscambio merci.
«Da tempo il Partito Democratico si è opposto al progetto Cis, sollevando numerose obiezioni contro il progetto, votando contro il rinnovo delle fideiussioni per l'area Cis e invitando la Provincia, socio di maggioranza della Cis Spa, a riconsiderare il progetto che, allo stato attuale, riteniamo dannoso per il territorio - spiega Pietro Maria Collareda, capogruppo, a nome del gruppo consiliare del Pd in Provincia -. Negli ultimi giorni anche il Pdl si è messo di traverso chiedendo chiarimenti sull'eliminazione del vincolo che impediva la destinazione commerciale e scontrandosi con Alberto Filippi, senatore leghista e proprietario di circa metà dei terreni. Ci chiediamo come mai solo adesso sorgono dubbi all'interno del Pdl, dopo che da anni si sente parlare dell'ipotesi di un centro commerciale all'interno dell'area Cis e da tempo i Comuni della zona hanno approvato il Pati che prevede la destinazione commerciale. È realmente un passo indietro del Pdl, oppure sono solo schermaglie fra Pdl e Lega in vista delle elezioni regionali? Perché Berlato e Zanettin non vanno a chiedere chiarimenti all'interno del loro stesso partito (sempre che il Pdl vicentino, lacerato dalle correnti interne, debba considerarsi ancora un partito unico), al presidente della Cis Spa, il pidiellino Galdino Zanchetta, che ha sempre assicurato che tutto procedeva secondo le previsioni? Una domanda la rivolgiamo anche alla Lega: come mai il segretario provinciale e senatore Paolo Franco, che ogni giorno riempie le pagine dei giornali con i suoi commenti su ogni materia, mantiene sulla questione Cis un assordante silenzio lasciando da solo il senatore Filippi in balia delle accuse di speculazione? Perché non lo difende dalle pesanti accuse di speculazione immobiliare? Forse anche la Lega è lacerata al suo interno e Franco e Filippi non fanno parte della stessa corrente?».
«Invitiamo inoltre Pdl e la Lega a riflettere sul futuro di quell'area verde equivalente all'estensione di circa 100 campi da calcio; ci pensino bene prima di condannarla alla cementificazione senza che sia chiaro quali strutture saranno realizzate, senza che ci sia un progetto condiviso - concludono i consiglieri provinciali del Pd -. Al presidente Schneck chiediamo quali intenzioni abbia la Provincia. Permetterà l'insediamento di un centro commerciale dove da oltre vent'anni si parla di realizzare un centro logistico al servizio delle imprese del territorio? Nel caso l'operazione centro commerciale non andasse in porto è evidente che gli investitori privati si tireranno indietro: la Provincia continuerà a rinnovare fideiussioni all'infinito o abbandonerà il progetto? Cosa lascia pensare che dopo vent'anni il progetto Cis sia ancora valido, dato che nel frattempo i trasportatori hanno trovato altre sistemazioni logistiche, l'idea di scalo ferroviario è stata abbandonata, l'economia è in crisi ed in particolar modo il distretto della concia, che doveva essere il settore più interessato al Cis?».